Buongiorno!
Ieri è stato il mio primo vero giorno di Università... E devo ammettere di essere rimasta delusa e colpita allo stesso tempo: delusa perché mi aspettavo (molto ingenuamente) qualcosa di più sconvolgente, di più "diverso" rispetto a quello a cui ero abituata; piacevolmente colpita, invece, grazie al prof di Storia del cinema, che ci ha presentato un corso veramente interessante... Abbiamo iniziato ad analizzare Metropolis e Blade Runner **
Ieri è stato il mio primo vero giorno di Università... E devo ammettere di essere rimasta delusa e colpita allo stesso tempo: delusa perché mi aspettavo (molto ingenuamente) qualcosa di più sconvolgente, di più "diverso" rispetto a quello a cui ero abituata; piacevolmente colpita, invece, grazie al prof di Storia del cinema, che ci ha presentato un corso veramente interessante... Abbiamo iniziato ad analizzare Metropolis e Blade Runner **
Ora (tralasciando la cronaca della mia vita) vorrei proporvi un romanzo che mi affascina molto, soprattutto perché mi ricorda il mio Vuoi conoscere un casino? e, in generale, il tipo di racconto che io amo leggere (e scrivere).
TITOLO: Racconta dall’inizio
AUTORE: Luca Mastrocola
PAGINE: 180 pagine
EDITORE: Artemia
DATA DI PUBBLICAZIONE: 30 aprile 2016
DISPONIBILE SU: Amazon
TRAMA:
Il protagonista Martino è un ragazzo un po’ troppo
romantico che dall’Abruzzo va a studiare Lettere a Bologna e scopre un mondo
nuovo fatto di amicizie particolari e relazioni effimere. L’autore, attraverso
le avventure del protagonista, descrive il difficile e travagliato passaggio
tra l’adolescenza e l’età adulta in attesa di un futuro che spesso, per questa
generazione, si rivela un eterno presente.
Vi lascio un breve estratto, fatemi sapere cosa ne pensate!
ESTRATTO:
Non so nemmeno se mi sento più maturo dopo tutte queste belle
esperienze formative. A dire il vero però mi sento un po’ come un bicchiere di
plastica che, all’inizio, è così instabile che potrebbe volare dappertutto e lo
stesso quando inizi a versarci dentro dell’acqua e potrebbe
rovesciarsi. Ma quando ormai inizia a riempirsi e, anche barcollando, non
è caduto nei primi istanti allora diventa più stabile e non c’è verso che cada,
se non lo spingi tu. Sperando che non mi spinga nessuno mi verso una birra
al tavolino di un bar della stazione perché oggi non ho nulla da fare e allora
sono venuto a vedere le persone che corrono verso i treni.
Io trovo molto carino il paragone con "un bicchiere di plastica"...
Vi siete mai sentiti così? Vi ispira questo libro?
Alex
Grazie per la tua segnalazione. :) sei sempre gentilissima con me!
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