domenica 29 ottobre 2017

ALEX INTERVISTA... Emma Altieri


Buongiorno a tutti!

Oggi iniziamo la giornata con l'intervista a una nuova e freschissima scrittrice... Emma Altieri!
Autrice di Adrenalin e Scars (a quattro mani), entrambi di recente pubblicazione, sta scalando le classifiche di Amazon: conosciamola meglio!





 EMMA ALTIERI


 1.      Ciao Emma! Direi di iniziare cercando di conoscerti un po’ meglio… Ci racconti tre curiosità su di te?
Vediamo tre curiosità. La prima è che mi definisco uno spirito libero in cerca di una meta definitiva perché, fin dall’infanzia, ho sempre viaggiato moltissimo e anche ora, quando posso, prendo la mia valigia e parto.  La seconda curiosità credo possa essere che sono sempre stata una persona timidissima, fin da piccola, ma quando metto tutto nero su bianco mi trasformo in un vulcano. Sulla carta metto tutta la me stessa che nella realtà non esce in superficie. La terza…oh mamma già trovarne due è stata critica e non credo siano curiosità interessantissime. Magari potrebbe essere il fatto che non amo particolarmente gli stereotipi del momento e quando scrivo cerco sempre di andare contro corrente. 

2.       Quando hai cominciato a scrivere? Come hai portato avanti la tua passione? Ho iniziato piccolissima. Ricordo il mio primo racconto, ero credo in terza elementare. Dovrei averlo ancora conservato da qualche parte. Nell’adolescenza invece era più che altro lacrimosissime poesie dedicate ai miei amori non ricambiati. Poi, arrivando all’età adulta ho iniziato a leggere FanFiction ed un giorno ho deciso di mettermi ala prova e provarci. C’è stato un periodo più burrascoso in cui ho rinchiuso tutto in un cassetto, poi ho deciso di riprendere tutto in mano e farne un libro, ed eccomi qui.


    3. Parliamo di Adrenalin: com’è nata l’idea per la trama del romanzo? Da dove trai ispirazione per le tue storie? L’ispirazione delle mie storie nasce perlopiù dal mio quotidiano. Un persona, una vicenda vissuta, una cosa letta o magari qualcosa che manca. Adrenalin è nata proprio così. Un giorno parlavo con una amica e l’affermazione è stata “Perché non esistono storie sulle corse in motoGP?”. Io ho una passione per le motociclette trasmessa da mio padre, che ho coltivato negli anni. Ho messo nella storia tutta me stessa, il mio amore per i motori e per l’universo che li circonda. 


    4. Spostiamoci su Scars: da chi è arrivata la proposta di un libro a quattro mani? Come vi siete conosciute tu e Catherine? Io e Catherine ci conosciamo dall’alba dei tempi…forse poco meno. Mi sono ritrovata a leggerla proprio quando anche lei scriveva FanFiction. Da li abbiamo iniziato a parlare e a conoscerci. Abbiamo avuto alti e bassi come tutte le amicizie e poi ci siamo “solidificate” nel rapporto. Un giorno Catherine mi ha chiesto cosa ne pensavo di scrivere a quattro mani e mi ha fatto leggere quella che poteva essere la scaletta di anteprima di Scars. Il progetto mi è piaciuto subito immensamente, ho pensato fosse qualcosa di diverso, così ho accettato e ci siamo buttate in questa avventura insieme. 

5.       Come vi siete organizzate per la stesura? Scrivevate in contemporanea? O prima una e poi l’altra? E’ la prima volta che mi viene posta questa domanda e mi fa davvero piacere. Non si direbbe ma ci siamo divise i personaggi. Catherine ha sviluppato il personaggio di Samuel mentre io mi sono occupata di Lois. Scrivevamo alternate prima uno poi l’altra perché la storia variava a seconda di come i comportavano i personaggi. Sapevamo in linea di massima cosa doveva succedere dopo ma alla fine era il cuore a consigliarci nel momento in cui ci calavamo nel nostro personaggio e scrivevamo il suo capitolo. 

6.       Hai provato a contattare qualche CE prima di scegliere il self? O hai scelto questa opzione fin da subito? Ho contattato una CE prima di prendere in considerazione il self ma Adrenalin non rientrava nelle loro corde così, senza abbattermi, mi sono buttata sul self. Non ho rimpianti, posso dire comunque di aver provato. Non voglio lasciare nulla di intentato in questa avventura letteraria. 

7.       Come ti trovi nel mondo del self? Che impressioni hai avuto? Qui sul blog abbiamo discusso dell’argomento “rivalità tra autrici” già con altre ospiti… Ci racconti la tua esperienza?  Faccio una premessa dicendo che ho lavorato ad Adrenalin e Scars in contemporanea, quindi Catherine mi ha molto aiutato con dritte in questo universo, facendone già parte. Devo ringraziare per esempio anche Sara Purpura che mi ha aiutato molto nel destreggiarmi fra le cose “logistiche” del self. Fino ad ora mi sono trovata bene. So per certo che c’è molta rivalità fra le autrici self, lo vedo ogni giorno. Mi rendo anche conto della differenza fra le recensioni costruttive e distruttive che vengono lasciare per denigrare il lavoro di alcune autrici. Al momento non mi sono trovata in prima persona a vivere questa cosa ma credo che ognuna dovrebbe pensare al suo di lavoro. Cercare di fare meglio per sè e non ledere le altre autrici solo perché magari hanno una posizione in classifica più alta della tua. Mi piacerebbe molto che il lavoro venisse riconosciuto e che la meritocrazia fosse una realtà e non una utopia. Confido sempre nel buonsenso delle persone. Mi piace comunque rendermi conto che ho accanto tantissimi amici, molto autori loro stessi, che mi appoggiano e con i quali condivido questa avventura. 



 
8.      Che rapporto hai con i lettori? Usi molto i social? Per me è tutto nuovo. Mi sono ritrovata messaggi sul mio profilo Facebook in cui mi facevano i complimenti e mi chiedevano a quando il seguito e la cosa mi ha fatto un bellissimo effetto. Mi piace che la gente possa contattarmi e che possa avere un confronto con me sia per le cose belle che magari per farmi presente qualcosa che non ha gradito. Sono molto social. Ho un profilo Facebook, la pagina autrice ed un profilo Instagram. Mi piace condividere con gli altri i miei momenti. Credo sia un bel modo per instaurare un rapporto anche di amicizia con chi mi segue. 


9.       Progetti per il futuro? Adesso sono alle prese con la stesura di Restless, il secondo ed ultimo volume della duologia di Adrenalin. Successivamente ancora ho lasciato tantissime porte aperte. Ci hanno chiesto a gran voce il seguito di Scars, quindi con Catherine abbiamo deciso che ci metteremo a tavolino e ne parleremo per vedere se la cosa è fattibile. La Smartness Serie sicuramente continuerà. Ho progetti, sempre sportivi, che non vedono l’ora di vedere la luce. Spero solo che possano piacere a chi ha apprezzato gli altri libro. 


10.   Ci saluti lasciando un consiglio per gli aspiranti scrittori? Quello che posso dire è di non lasciare mai che gli altri definiscano quello che siete. C’è una affermazione nel film “L’attimo fuggente” che mi ha sempre fatto riflettere e mi ha dato la motivazione per provarci:
Ci teniamo tutti ad essere accettati, ma dovete credere che i vostri pensieri siano unici e vostri, anche se ad altri sembrano strani e impopolari, anche se il gregge può dire: "Non è beene!"
Come ha detto Frost: "Due strade trovai nel bosco e io scelsi quella meno battuta ed è per questo che sono diverso".
Ecco questo a me fa molto riflettere e me lo ripeto tutte quelle volte che vedo le rivalità o la gente che vuole buttarti giù tanto per affossarti gratuitamente.  Credere in se stessi e in quello che si fa è il punto principale per chiunque voglia intraprendere questa avventura.

Spero di non essere stata troppo prolissa e prosaica…..giuro che di solito non sono così. 


Salutiamo Emma e la ringraziamo di essere stata nostra ospite :)


 



 
Vi lascio i link dei suoi romanzi su Amazon:









Vi è piaciuta l'intervista?  Vorreste porle altre domande? Conoscete i suoi libri? 
Fateci sapere cosa ne pensate!


Alex

1 commento:

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