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venerdì 8 marzo 2019

GIORNATA INTERNAZIONALE DELLA DONNA - consigli letterari e non solo

Buongiorno a tutti!
State seguendo le puntate di VCUC on air? Per chi se le fosse perse, potete recuperarle QUI.
La puntata del 27 febbraio è stata dedicata proprio al tema di oggi... le donne.
Siete curiosi di scoprire di cosa abbiamo parlato? Non preoccupatevi, questo post è proprio un bel riassunto dell'intera puntata (che comunque vi consiglio di ascoltare).




Un po’ di storia
 
La Giornata Internazionale della Donna si festeggia ogni anno l'8 marzo. L'obiettivo di questa festa è ricordare le conquiste politiche, sociali ed economiche della donna e le violenze che hanno subito nella storia.  L'origine della scelta della data è spesso erroneamente fatta risalire ad una tragedia accaduta nel 1908, che avrebbe avuto come protagoniste le operaie dell'industria tessile Cotton di New York, rimaste uccise in un incendio. L'incendio del 1908 è stato però confuso con un altro incendio nella stessa città, avvenuto nel 1911 e dove si registrarono 146 vittime, fra cui molte donne. I fatti che hanno realmente portato all'istituzione della Festa della Donna sono in realtà più legati alla rivendicazione dei diritti delle donne, tra i quali il diritto di voto.
Citiamo un paio di eventi in particolare: a San Pietroburgo, l'8 marzo 1917, le donne manifestarono per chiedere la fine della guerra; in seguito, per ricordare questo evento, durante la Seconda conferenza internazionale delle donne comuniste che si svolse a Mosca nel 1921 fu stabilito che l'8 marzo fosse la Giornata internazionale dell'operaia.
In Italia la prima Giornata della Donna si è svolta nel 1922, ma il 12 marzo e non l'8.
Nel settembre 1944 a Roma è stato istituito l’UDI, Unione Donne Italiane, e si è deciso di celebrare il successivo 8 marzo la giornata della donna nelle zone liberate dell'Italia.
Dal 1946 è stata introdotta la mimosa come simbolo di questa giornata. Questo fiore fu scelto perché di stagione e poco costoso.

giovedì 8 marzo 2018

CONSIGLI LETTERARI: Festa della Donna

Buongiorno a tutti!
Oggi arrivo un po' in ritardo... ma arrivo: sto approfittando della pausa tra due corsi per scrivere questo post ;)
Come sapete tutti (e come ci hanno ricordato tutte le prof in uni) è la Festa della Donna! Quindi auguri a me e auguri a voi, care lettrici.  Approfitto dell'occasione per consigliarvi qualche bel libro... di autrici donne e sul tema "donna".







STORIE DELLA BUONANOTTE PER BAMBINE RIBELLI
VOL. 1 E 2 di Francesca Cavallo ed Elena Favilli


C'era una volta... una principessa? Macché! C'era una volta una bambina che voleva andare su Marte. Ce n'era un'altra che diventò la più forte tennista al mondo e un'altra ancora che scoprì la metamorfosi delle farfalle. Da Serena Williams a Malala Yousafzai, da Rita Levi Montalcini a Frida Kahlo, da Margherita Hack a Michelle Obama, sono 100 le donne raccontate in queste pagine e ritratte da 60 illustratrici provenienti da tutto il mondo. Scienziate, pittrici, astronaute, sollevatrici di pesi, musiciste, giudici, chef... esempi di coraggio, determinazione e generosità per chiunque voglia realizzare i propri sogni.

Storie della Buonanotte per bambine ribelli di Elena Favilli e Francesca Cavallo è il libro più finanziato nella storia del crowdfunding: grazie a Kickstarter ha raccolto oltre un milione di dollari da 70 nazioni diverse in soli 28 giorni, per un totale di un milione e 300 mila dollari dal lancio della campagna in aprile 2016 fino a ottobre dello stesso anno.





UNA DONNA PUO' TUTTO di Ritanna Armeni

Le chiamavano Streghe della notte. Nel 1941, un gruppo di ragazze sovietiche riesce a conquistare un ruolo di primo piano nella battaglia contro il Terzo Reich. Rifiutando ogni  presenza maschile, su fragili ma agili biplani, mostrano l’audacia, il coraggio di una guerra che può avere anche il volto delle donne. La loro battaglia comincia ben prima di alzarsi in volo e continua dopo la vittoria. Prende avvio nei corridoi del Cremlino, prosegue nei duri mesi di addestramento, esplode nei cieli del Caucaso, si conclude con l’ostinata riproposizione di una memoria che la Storia al maschile vorrebbe cancellare. Il loro vero obiettivo è l’emancipazione, la parità a tutti i costi con gli uomini. Il loro nemico, prima ancora dei tedeschi, il pregiudizio, la diffidenza dei loro compagni, l’oblio in cui vorrebbero confinarle. Contro questo oblio scrive Ritanna Armeni, che sfida tutti i «net» della nomenclatura fino a trovare l’ultima strega ancora in vita e ricostruisce insieme a lei la loro incredibile storia. È Irina Rakobolskaja, 96 anni, la vice comandante del 588° reggimento, a raccontarci il discorso, ardito e folle, con cui l’eroina nazionale Marina Raskova convince Stalin in persona a costituire i reggimenti di sole aviatrici. È lei a descriverci il freddo e la paura, il coraggio e perfino l’amore dietro i 23.000 voli e le 1100 notti di combattimento. E a narrare la guerra come solo una donna potrebbe fare: «Ci sono i sentimenti, la sofferenza e il lutto, ma c’è anche la patria, il socialismo, la disciplina e la vittoria. C’è il patriottismo ma anche l’ironia; la rabbia insieme alla saggezza. C’è l’amicizia. E c’è – fortissima – la spinta alla conquista della parità con l’uomo, desiderata talmente tanto – e questa non è retorica – da scegliere di morire pur di ottenerla».





LA LIBERTÁ È UNA LOTTA COSTANTE di Angela Davis

Angela Davis, figura centrale e simbolica delle lotte di libertà e per i diritti civili in tutto il mondo,
ben al di là del movimento di liberazione afroamericano, torna dopo oltre dieci anni con un libro di riflessione e di militanza politica. Negli interventi qui raccolti, Davis mette l'accento su un punto fondamentale: tutte le lotte di liberazione sono interdipendenti, da quelle che prendono a oggetto le discriminazioni di classe, di genere, di razza, in base alla nazionalità, all'orientamento sessuale o alle abilità fisiche e mentali, fino all'ambientalismo e persino all'animalismo. Il nome di questa idea è complicato («intersezionalità») ma la sostanza è molto semplice: «è impossibile raccontare davvero quella che si ritiene la propria storia senza conoscere le storie degli altri. E spesso scopriamo che le storie degli altri in definitiva sono le nostre», scrive Davis; scopriamo cioè che i meccanismi dell'oppressione, dell'esclusione e dello sfruttamento sono gli stessi, e le lotte possono essere efficaci solo se si uniscono. Tenendo fede alla sua intuizione fondamentale, Davis affronta qui un'ampia gamma di fenomeni –la violenza domestica e di genere, la violenza della polizia statunitense sui neri, le speculazioni delle multinazionali, l’occupazione dei territori palestinesi, la situazione delle carceri… – e li collega in un auspicio, anzi in un vero programma di lotta globale per i diritti essenziali: a un'adeguata alimentazione, all’istruzione, alla salute, alla casa, al lavoro, a un'esistenza pacifica e dignitosa; in definitiva, alla libertà.



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