lunedì 9 ottobre 2017

642 IDEE PER SCRIVERE #1

Buonasera gente incasinata!

Com'è stata la vostra giornata? Vi riassumo brevemente la mia: oggi in università ho incontrato una ragazza che ama scrivere poesie in inglese *-* e ho assistito a una lezione interessantissima di cinema, su il film City Lights di Charlie Chaplin (inoltre, io continuo a credere che il mio prof di cinema sia strafatto).

Il mese scorso, girovagando tra gli scaffali di una libreria, mi sono imbattuta in un libriccino (o meglio, in un librone) un po' stravagante, e molto stimolante: sto parlando di 642 idee per scrivere, frutto delle menti degli autori del San Francisco's Writer Grotto. Questo volume propone 642 spunti per... scrivere! Che tipo di spunti? Praticamente di tutto: qui dentro si trovano inviti a scrivere storie romantiche e fantasy, a descrivere le proprie giornate, a inventare personaggi di ogni epoca, a trasformare ogni esperienza in un piccolo racconto.

Io ho deciso di trarne una rubrica, di pubblicazione casuale. Ovvero, quando mi sentirò ispirata, vi proporrò la mia versione di una di queste 642 idee.








Ho scelto come primo tema: 


 

"Il gelato che ti ha trasportato nel nirvana"


 


Punto primo: i migliori gelati si mangiano in compagnia.
Punto secondo: i migliori gelati si mangiano dal Christian e la Roberta. (1)
Punto terzo: i migliori gelati si mangiano d'inverno. (2)
Potete quindi, fin d'ora, farvi un'idea del quadretto nel quale è stato consumato quel momento di beatitudine.
Era un freddo pomeriggio d'inverno e tre giovani fanciulle avevano varcato la soglia d'ingresso della miglior gelateria del mondo. Si erano sedute e, sfogliando con occhi sognanti il menù, avevano scelto insieme una supercoppa di gelato (da dividere, perché erano molto romantiche).
O meglio, più che scelta, l'avevano composta loro... Questo era il vantaggio di conoscere i proprietari del locale: le tre amiche potevano comporre prelibatezze a loro piacere.
Quando la coppa venne servita, le tre erano senza parole, quell'incredibile montagna di gelato aveva mozzato loro il fiato... Ma ancora non avevano provato nulla: di lì a poco avrebbero sfiorato il cielo con un dito, anzi sarebbero volate tre km sopra il cielo.
Il fondo della coppa era decorato da squisite praline di cioccolato fondente, le quali erano sormontate da una montagna di gelato alta come l'Everest: 8.848 m di fiordilatte, nocciola, cocco e cioccolato, il tutto accarezzato da morbida cioccolata calda. E la panna? Poteva forse mancare la panna? Ma certo che no... La panna era la più fresca, la più leggera, la più gustosa che le tre avessero mai provato in vita loro. Tutto di quella coppa era perfetto, persino il semplice cacao dolce che era stato spruzzato sulla coltre di panna.
Tutto. Era. Perfetto. Estatico. Divino. Indescrivibile.
Le tre amiche si ritrovarono ben presto in paradiso, raggiunsero il puro godimento dello spirito e l'annullamento della realtà concreta che le circondava.
Per loro esisteva solo il gelato. E loro esistevano solo per quella coppa di gelato.


NOTE:
(1) Non dico il nome della gelateria per non far pubblicità, ma comunque è una gelateria del mio paese... E sì, l'articolo prima del nome proprio è voluto, sono di Milano io ;)

(2) Perché almeno il gelato non si squaglia e può essere gustato con calma. Diteci pure che siamo strane, lo sappiamo.



Vi è piaciuto? Voi cos'avreste scritto? Sentitevi pure liberi di partecipare alla rubrica e di inventare la vostra storia!


Buonanotte,


Alex


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