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mercoledì 7 agosto 2019

UNA LETTURA E UNA GUSTOSA MERENDA #6

Buongiornissimo a tutti!
Dopo due bellissime settimane di vacanza eccomi di nuovo qui... con il sesto appuntamento di questa golosissima rubrica.


 

 

Un viaggio nella testa di Holden Caulfield

 

 

TITOLO: Il giovane Holden
AUTORE: J. D. Salinger
 
TRAMA
Sono passati più di sessant'anni da quando è stato scritto, ma continuiamo a vederlo, Holden Caufield, con quell'aria scocciata, insofferente alle ipocrisie e al conformismo, lui e tutto quello che gli è cascato addosso dal giorno in cui lasciò l'Istituto Pencey con una bocciatura in tasca e nessuna voglia di farlo sapere ai suoi. La trama è tutta qui, narrata da quella voce spiccia e senza fronzoli. Ma sono i suoi pensieri, il suo umore rabbioso, ad andare in scena. Perché è arrabbiato Holden? Poiché non lo si sa con precisione, ciascuno vi ha letto la propria rabbia, ha assunto il protagonista a "exemplum vitae", e ciò ne ha decretato l'immenso successo che dura tuttora. Torna, in una nuova traduzione di Matteo Colombo, il libro che ha sconvolto il corso della letteratura contemporanea influenzando l'immaginario collettivo e stilistico del Novecento.

QUI LA RECENSIONE.

lunedì 7 gennaio 2019

LIBRI DA OSCAR

Buongiorno a tutti, cari lettori!
Ieri sera a Beverly Hills si è tenuta la 76° edizione dei Golden Globe. Perché ve lo sto dicendo? In realtà non c'è un grande nesso logico con il nostro post di oggi... visto che l'abbiamo intitolo "Libri da Oscar" XD (però mica potevamo aspettare il 25 febbraio per pubblicarlo, no?).
Oggi vogliamo infatti assegnare alcuni premi ai migliori libri che abbiamo letto nel 2018.
Il 28 dicembre, partecipando a The Best of 2018, vi abbiamo fatto conoscere i libri più belli divisi per genere; in questo post invece le categorie sono diverse...


Ognuno di noi premierà un libro per ognuna delle seguenti categorie:
- Miglior Stile;
- Miglior Personaggio;
- Miglior Trama;
- Miglior Incipit;
- Miglior Finale;
- Miglior Copertina;
- Sorpresa dell'Anno.



MIGLIOR STILE


Marta: Per quanto mi riguarda questo premio non potrebbe essere attribuito a nessun altro: il vincitore assoluto è Rick Riordan. Penso di aver ripetuto un centinaio di volte di amare il suo stile di scrittura: semplice, fresco, ironico e divertente. Probabilmente mi leggerei anche la sua lista della spesa :)

RECENSIONE

Alex: Siamo nella testa di Holden e Salinger ci fa sentire a casa: i suoi pensieri sono rapidi, sconnessi, spontanei, un po' volgari e molto sinceri; a volte infantili e a volte incredibilmente maturi. Insulta tutti e ironizza su qualunque cosa, ripete frasi all'infinito e si fa prendere dalla malinconia. Lo stile è rapido e lentissimo, si sofferma su ogni pensiero e scappa via, senza lasciarci davvero il tempo di metabolizzarlo. Salinger è diretto, ripetitivo, pieno di giri di parole, semplice ma estremamente incasinato.

RECENSIONE

Emme: Premiare un autore emergente nella categoria Sorprese mi sembrava troppo scontato, così ho voluto essere anticonformista. Ne approfitto in oltre per dichiarare il mio amore per quest'opera: Maison du monde è un libro eccezionale. E l'autore è riuscito, col suo stile tra l' onirico e l'iperrealista, a confezionare un'opera a mio avviso magistrale. Se vogliamo è a tratti complesso ed ermetico ma riesce a creare immagini vivide e dalla potenza degna di autori ben più acclamati (le prime 10 pagine ne sono un esempio lampante). Un plauso a Massimiliano Agarico, che con la sua opera prima è riuscito ad accaparrarsi un posticino d'onore tra gli autori emergenti che seguirò di sicuro in futuro. 

sabato 19 maggio 2018

RECENSIONE: Il giovane Holden di J.D. Salinger


Un'ironia amara che colpisce nel profondo 




TITOLO: Il giovane Holden (The catcher in the rye)
AUTORE: J.D. Salinger
PAGINE: 250

TRAMA:
Sono passati più di sessant'anni da quando è stato scritto, ma continuiamo a vederlo, Holden Caulfield, con quell'aria scocciata, insofferente alle ipocrisie e al conformismo, lui e tutto quello che gli è cascato addosso dal giorno in cui lasciò l'Istituto Pencey con una bocciatura in tasca e nessuna voglia di farlo sapere ai suoi. La trama è tutta qui, narrata da quella voce spiccia e senza fronzoli. Ma sono i suoi pensieri, il suo umore rabbioso, ad andare in scena. Perché è arrabbiato Holden? Poiché non lo si sa con precisione, ciascuno vi ha letto la propria rabbia, ha assunto il protagonista a "exemplum vitae", e ciò ne ha decretato l'immenso successo che dura tuttora.




RECENSIONE

Caro lettore, immagina di essere a una festa piena di gente, tutti si divertono, chiacchierano, fanno amicizia, ridono e stanno benissimo... tu no. Tu sei solo, in un angolo, osservi gli altri sorridere, ma niente di ciò che rende loro allegri può rendere te contento. Non capisci perché ridano, non vuoi capirlo, non ti piacciono quelle persone. Un po' le deridi, eppure ti senti solo. Un po' vorresti parlare con loro, avvicinarti, avere compagnia. Ci provi. Però nessuno vuole starti a sentire. Nessuno ha tempo per te, a nessuno interessano le tue parole. E tu non lo sopporti, non sopporti loro né niente di tutto quello che ti circonda.

Se davvero avete voglia di sentire questa storia, magari vorrete sapere prima di tutto dove sono nato e com'è stata la mia infanzia schifa e che cosa facevano i miei genitori e compagnia bella prima che arrivassi io, e tutte quelle baggianate alla David Copperfield, ma a me non mi va proprio di parlarne. Primo, quella roba mi secca, e secondo, ai miei genitori gli verrebbero un paio di infarti per uno se dicessi qualcosa di troppo personale sul loro conto. Sono tremendamente suscettibili su queste cose, soprattutto mio padre. Carini e tutto quanto – chi lo nega – ma anche maledettamente suscettibili. D'altronde, non ho nessuna voglia di mettermi a raccontare tutta la mia dannata autobiografia e compagnia bella.

Holden è un ragazzo di diciassette anni, è stato cacciato dall'ennesima scuola e non vuole che i suoi genitori lo sappiano prima del dovuto. Non vuole più rimanere alla Pencey, i suoi compagni lo infastidiscono, lo annoiano, sono falsi e ipocriti. E allora decide di tornare a New York qualche giorno prima dell'inizio delle vacanze di Natale. I suoi genitori non riceveranno la lettera della sua bocciatura prima di mercoledì, ora è solo sabato sera. Dove andare? Cosa fare?

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