Un'ironia amara che colpisce nel profondo
TITOLO: Il giovane Holden (The catcher in the rye)
AUTORE: J.D. Salinger
PAGINE: 250
TRAMA:
Sono passati più di sessant'anni da quando è stato scritto, ma
continuiamo a vederlo, Holden Caulfield, con quell'aria scocciata,
insofferente alle ipocrisie e al conformismo, lui e tutto quello che gli
è cascato addosso dal giorno in cui lasciò l'Istituto Pencey con una
bocciatura in tasca e nessuna voglia di farlo sapere ai suoi. La trama è
tutta qui, narrata da quella voce spiccia e senza fronzoli. Ma sono i
suoi pensieri, il suo umore rabbioso, ad andare in scena. Perché è
arrabbiato Holden? Poiché non lo si sa con precisione, ciascuno vi ha
letto la propria rabbia, ha assunto il protagonista a "exemplum vitae", e
ciò ne ha decretato l'immenso successo che dura tuttora.
RECENSIONE:
Caro lettore, immagina di essere a una festa piena di gente, tutti si divertono, chiacchierano, fanno amicizia, ridono e stanno benissimo... tu no. Tu sei solo, in un angolo, osservi gli altri sorridere, ma niente di ciò che rende loro allegri può rendere te contento. Non capisci perché ridano, non vuoi capirlo, non ti piacciono quelle persone. Un po' le deridi, eppure ti senti solo. Un po' vorresti parlare con loro, avvicinarti, avere compagnia. Ci provi. Però nessuno vuole starti a sentire. Nessuno ha tempo per te, a nessuno interessano le tue parole. E tu non lo sopporti, non sopporti loro né niente di tutto quello che ti circonda.
Se davvero avete voglia di sentire questa storia, magari vorrete sapere
prima di tutto dove sono nato e com'è stata la mia infanzia schifa e che
cosa facevano i miei genitori e compagnia bella prima che arrivassi io,
e tutte quelle baggianate alla David Copperfield, ma a me non mi va
proprio di parlarne. Primo, quella roba mi secca, e secondo, ai miei
genitori gli verrebbero un paio di infarti per uno se dicessi qualcosa
di troppo personale sul loro conto. Sono tremendamente suscettibili su
queste cose, soprattutto mio padre. Carini e tutto quanto – chi
lo nega – ma anche maledettamente suscettibili. D'altronde, non ho
nessuna voglia di mettermi a raccontare tutta la mia dannata
autobiografia e compagnia bella.
Holden è un ragazzo di diciassette anni, è stato
cacciato dall'ennesima scuola e non vuole che i suoi genitori lo sappiano prima del dovuto. Non vuole più rimanere alla Pencey, i suoi compagni lo infastidiscono, lo annoiano, sono falsi e ipocriti. E allora decide di tornare a
New York qualche giorno prima dell'inizio delle vacanze di Natale. I suoi genitori non riceveranno la lettera della sua bocciatura prima di mercoledì, ora è solo sabato sera. Dove andare? Cosa fare?