Marta è una brava padrona di casa? Vi sta tenendo compagnia in questi giorni? Scusate la mia assenza, ma quest'anno la sessione d'esami si sta rivelando parecchio tosta... infatti sono anche indietro con le letture :(
Da metà luglio riapriremo il servizio di recensione celere, vi avviserò appena avrò dato l'ultimo esame.
Oggi abbiamo con noi un'autrice esordiente, Donatella Rodighiero, che a maggio ha pubblicato il suo primo romanzo con PAV Edizioni. Il libro si intitola Il mare negli occhi e QUI potete trovare tutte le info al riguardo.
DONATELLA RODIGHIERO
1. Buongiorno Donatella e benvenuta su VCUC! Ti va di presentarti ai nostri lettori? Chi è Donatella Rodighiero?
Donatella è una “mamma” di quasi
47 anni… nata in un piccolo quartiere di Varese. Attualmente vive in un paesino
in cima a un colle abbracciato dai boschi del parco pineta, Vedano Olona. Ha
tre figli: Samuele 23 anni, studente universitario; Milena, 21 anni, che
attualmente vive a Medford, Boston, come au
pair;
Eleonora, che si sta accingendo agli esami di terza media. Un marito. Un cane,
Orione, che crede di esser un gatto, forse perché cresciuto dalla gatta, Micia...
o meglio chiamarla “Malefica”.
Donatella ha pochi sogni nel
cassetto. Pochi ma grandi, che forse dovrebbe pensare a traslocare in un
armadio. Vive tra i sette laghi Varesini. È innamorata del mare e della
campagna toscana, dove sogna di vivere un giorno. Cresciuta con sette fratelli, ma il tempo l’ha passato esclusivamente da sola. Timida ed introversa prima.
Estroversa poi. Anche troppo. Le piace fermarsi a parlare con tutti,
raccontare, ma specialmente ascoltare. Ero la disperazione della mia suora in
istituto. Troppo allegra, e col vizio di fischiare (specialmente ai ragazzi
con cui facevo amicizia).
Amo leggere, scrivere, raccontare,
ascoltare la musica. Faccio il tifo per i “cattivi” delle favole, perché se sono
diventati cattivi qualcuno ce li ha fatti diventare. Amo i draghi.
2. Se dovessi descriverti con
solo tre aggettivi... quali sceglieresti? Testarda, sognatrice, leale.
3. Quando hai iniziato a scrivere
e perché? Ho iniziato a scrivere alle elementari. Prima piccole storie. Poi
favole sempre più lunghe. Ero spesso da sola. Timida da una parte ed esclusa
dall’altra, per le difficili relazioni con la mia famiglia. Grazie alla scrittura
potevo essere ovunque, in qualsiasi momento. Mi ha aiutato a crescere e a
continuare a vivere. Come tutt’ora.
4. Da dove è nata l’idea per Il
mare negli occhi?
Non ho avuto un’infanzia e adolescenza facile. Anzi. Qualcosa è stato qualcosa che si vorrebbe poter dimenticare, cancellare. Mi ha permesso di conoscere persone che hanno vissuto la mia stessa situazione, altre simile e chi peggiore. Persone incontrate in un gruppo di vittime di violenza. Altri in una sala d’aspetto di un ospedale, chi nel letto d’ospedale vicino al mio. Ovunque insomma. Un passato simile, con stessi sogni, desideri, speranze. Vivendo la depressione post trauma.
Non ho avuto un’infanzia e adolescenza facile. Anzi. Qualcosa è stato qualcosa che si vorrebbe poter dimenticare, cancellare. Mi ha permesso di conoscere persone che hanno vissuto la mia stessa situazione, altre simile e chi peggiore. Persone incontrate in un gruppo di vittime di violenza. Altri in una sala d’aspetto di un ospedale, chi nel letto d’ospedale vicino al mio. Ovunque insomma. Un passato simile, con stessi sogni, desideri, speranze. Vivendo la depressione post trauma.
Persone che hanno avuto distrutta
la vita da chi diceva loro di amarle. Chi sogna ancora di poter vivere un’amore.
Amate veramente. Alcune di queste persone si sono aggrappate con quelle poche forze
rimaste a un sogno e cercano ancora, anche se a fil di respiro, di
conquistarlo come me. Come ultima risorsa. E per chi questa battaglia non l’ha
più potuta combattere. La solitudine ed il troppo dolore le hanno portate via.
Il mare negli occhi parla del
mio passato. E del loro. Ma anche del futuro, come lo desideriamo, sogniamo.
Come di diritto. Ma non solo noi donne. Ma anche uomini. Sogni e desideri con
una violenza vissuta che ci accomuna. Il mare degli occhi è intrecciato con
le nostre vite. La mia e la loro. E di chissà quante altre...
5. Come hai scelto
l’ambientazione del tuo libro? C’è qualcosa di personale o autobiografico?
Ho deciso di ambientare il mio
libro a Forte dei Marmi, perché me ne sono innamorata tanti anni fa (sembro
vecchia..). La mia prima vacanza con le suore e le compagne di collegio. Appena
misi piede in quel luogo, mi parve di esser tornata a casa. Anche se era la
prima volta che ci mettevo piede. I miei polmoni si sono aperti. Il cuore e
l’anima si sono come risvegliati da un lungo letargo. Lì ho passato i momenti più
sereni e felici. Amo quel posto.
Ne Il mare negli occhi c’è
molto di me. Il mio passato. I miei dolori, tristezza e sogni.
Personale e autobiografico. Si,
Contiene me stessa.
6. Come descriveresti la storia
d’amore che racconti? Nata così per caso... Improvvisamente. Quando meno te l’aspetti. Quando
dalla vita non ti aspetti più nulla. Liliana ha smesso di credere in tutto,
nonostante abbia una famiglia e dei figli che adora, unico amore che le resta.
Ma l’incontro con Davide, alto quanto un armadio, bello, insicuro, con un dolore
in lui ancor vivo... che nonostante l’aspetto di Liliana, formosa, in carne
diciamo... si innamora di lei e le ricorda di quanto sia bella... Una storia
questa, di Davide e Liliana, è per chi ha vissuto come me, come chi non c’è più,
avrebbe voluto poter vivere. E ci prova ancora. Una storia che contiene un
grande amore, ma con contorno di insicurezza, dolore, paure, rabbia. Che
faticano a esser cancellate. Ma dove Liliana scopre cosa voglia dire esser
amate. Protette. Supportate. Liliana che ha vissuto quasi tutta la sua vita
sola riscopre cosa voglia dire avere degli amici su cui contare. Che con Davide
sono diventati la sua famiglia. Una storia grande.
7. Quali messaggi vorresti
trasmettere ai tuoi lettori?
Non smettete MAI di credere in voi stessi. Nella vita. Nei vostri sogni. Mai. Ed anche negli altri, non esistono solo mostri.
Non smettete MAI di credere in voi stessi. Nella vita. Nei vostri sogni. Mai. Ed anche negli altri, non esistono solo mostri.
8. Come ti trovi nel mondo degli
“autori emergenti”?
Terrorizzata! In palla! Devo imparare a respirare.
Terrorizzata! In palla! Devo imparare a respirare.
9. Momento di totale
autopromozione: a chi consiglieresti il tuo romanzo? A coloro che cercano un motivo
per andare avanti. Che dia loro quella briciola di motivazione per capire che
questa vita deve esser vissuta. Che tutto può ancora cambiare. A chi non crede
più nei sogni. Tutto può ancor travolgerci, ma questa volta positivamente. Come
è accaduto a Liliana sul pontile di Forte dei Marmi, dove presa nel guardare
quello sconosciuto (Davide) viene travolta da un’onda. Ma lei non urla, nè si
spaventa. Anzi. Si ritrova a fare qualcosa che non faceva più da tempo: ridere.
E tutto cambia da quel momento.
10. Salutaci con una citazione tratta da Il mare negli occhi.
10. Salutaci con una citazione tratta da Il mare negli occhi.
“Se imparassi a guardarti con i miei occhi,
scopriresti quanto sei bella."
Cit. Davide a Liliana.
Cit. Davide a Liliana.
Ringraziamo Donatella per essere stata con noi e le auguriamo buona fortuna per tutto!
Se avete altre domande, lasciatele pure nei commenti :)
Alex
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