Altaforte fa apologia di fascismo? Quanti di voi (o di coloro che li hanno accusati) hanno effettivamente letto i libri pubblicati da questa CE? Io no, quindi in merito non mi pronuncio. Ricordo solo che per giudicare il contenuto di un testo, l'opera in questione va prima letta. Non si accusa per sentito dire (cosa che buona parte del web ha fatto).
E no, le affermazioni dell'editore non bastano per commentare i libri che pubblica.
Primo punto di incoerenza: Altaforte ha iniziato a pubblicare i suoi libri a settembre dello scorso anno; prima ancora pubblicava la rivista Il Primato Nazionale (stesso editore, stessa linea). La magistratura dov'era, scusate? Ammettiamo, per pura ipotesi, che abbiano effettivamente sempre fatto apologia di fascismo... perché nessuno è intervenuto prima? Certe dichiarazioni sono reato, no? Perché ora?
Perdonatemi se sostengo che la Regione, la Città e di conseguenza il Salone si siano un po'
Punto secondo: su molti giornali si legge "Altaforte, casa editrice vicina a Casapound", con un'implicazione di giudizio non da poco. Come se essere vicina a Casapound la rendesse immediatamente illegale. Capiamoci eh, Casapound può farvi schifo quanto volete, potete CONSIDERARLI infami, violenti e fascisti... ma questo è un partito legale. Che legamente esiste e che legalmente può essere votato. In che modo la CE dovrebbe essere illegale se non lo è il partito? E qui torno all'incoerenza del punto uno: se Casapound fa apologia di fascismo, perché nessuno li ha denunciati? La coerenza dove sta? Fare qualcosa prima? Se uno dei suoi esponenti dice o fa qualcosa di legalmente perseguibile, perseguiteli. Non aspettate di fare l'azione di facciata solo per "fare bella figura"
Punto terzo: i processi vanno conclusi, prima di emettere una sentenza. Escludere Altaforte da Torino senza che siano stati CONDANNATI per alcun reato è, direi piuttosto oggettivamente, una forma di censura. Al momento non sono colpevoli di niente, sulla base di quale pretesto sono stati cacciati? Eh, nomi importanti minacciano di non venire se ci siete voi, quindi vi mandiamo via. Ricatto? Spiegatemi dove sta il vostro rispetto della legge e della liberta e della giustizia e di tutti i buoni valori di questo mondo quando sostenete un comportamento simile. Dove?
Non è urlando "fascista!!!" al fascista che si risolve un problema.
Qui entra in gioco il punto quarto: vorrei dire ad Halina Birenbaum, sopravvissuta all'Olocausto, con tutti il rispetto per lei, che dal fascismo lei non deve scappare, il fascismo lei lo deve combattere, proprio perché l'ha conosciuto e ne conosce le conseguenze.
I problemi non si risolvono nascondendo la polvere sotto il tappeto, bisogna parlare, spiegare, dialogare, far capire alle persone perché qualcosa è sbagliato. Nascondendo i fascisti sotto al tappeto cosa abbiamo ottenuto?
Cara Signora, lei avrebbe dovuto dire: "Io a Torino vado, proprio perché ci sono i fascisti".
Tralascio poi l'organizzazione di base dell'intero boicottaggio... Vi dico solo che la mia prof di marketing avrebbe sputato sul foglio d'esame di questi "boicottatori", che di comunicazione e pubblicità evidentemente hanno capito proprio poco. (Chi conosceva Altaforte fino a settimana scorsa? Adesso la biografia di Salvini è il libro più venduto su Amazon.)
La cosa che mi dispiace di più è che probabilmente molti "sostenitori della giustizia" non hanno capito che in tutto questo hanno toppato. Nei modi e nei tempi. Hanno fatto il gioco dei "fascisti", hanno dato loro ragione e motivi per continuare a combattere e non hanno spiegato a nessuno perché il fascismo è sbagliato.
L'obiettivo era fare polemica inutile? L'obiettivo era farli sparire dal Salone? Allora ci siete riusciti, bravi. Vi siete comportati correttamente? Siete stati "migliori" di loro? Avete trasmesso dei valori positivi? No.
Sorrido sempre quando qualcuno mi risponde a slogan... L'ideologia è bella, ma se non ottiene risultati concreti serve a ben poco.
Alex (e Emme)
Concordo su tutto!
RispondiEliminaciao, credo tu non abbia capito il vero senso di questa azione,
RispondiEliminapartiamo dal fatto che non è sempre necessario leggere e conoscere tutto per poterlo giudicare, ad esempio te sostieni di non sostenere ideologie fasciste, ma di esse ne sai quanto hai letto a scuola o imparato sporadicamente, non hai avuto educazione fascista e nemmeno, come dici, letto libri di quel tipo, inoltre mi sembra abbastanza ovvio che "diario di uno squadrista", ad esempio, sia abbastanza un libro con leggere tendenze al fascio, o che il mein kampf sia un libro nazista, eppure non credo tu lo abbia mai letto, o altro esempio affermare che La divina commedia sia un' opera estremamente bella e degna di nota sia valido comunque anche se non la si è mai letta completamente o integralmente. finiamola con la frase fatta del " eh ma se non hai mai provato bla bla bla", non andiamo per frasi fatte ma cerchiamo di dare a tutto un contesto e un senso.
Detto questo, il senso di non partecipare all' evento è stato un modo per portare l' attenzione su cò che sta succedendo, sul continuo spostare l' asticella della tolleranza ogni giorno un passettino più avanti, e per "... non normalizzare quella presenza...", per citare Zerocalcare, una presenza che pare essere ovvio dello schieramento politico.
Dici anche " perchè non è stata denunciata prima?" ma cosa c'è da denunciare? l'atto non è rivolto alla casa editrice in se, ma alla sua presenza in un luogo dove si celebra la cultura e l' intelletto, presenza di chi della cultura ne fa la veste nera, dell' intelletto lo domina e manipola. Non si sta andando contro alla casa editrice, ma a una situazione in atto, più generale e grande.
Stai scrivendo un po' come se fosse sbagliato un Gay Pryde perchè causa disagi di circolazione...
concludo col riportare quanto inizialmente detto dal sopracitato Zerocalcare
"In effetti ho annullato tutti i miei impegni al Salone del libro di Torino, sono pure molto dispiaciuto ma mi è davvero impossibile pensare di rimanere 3 giorni seduto a pochi metri dai sodali di chi ha accoltellato i miei fratelli, incrociarli ogni volta che vado a pisciare facendo finta che sia tutto normale.
Non faccio jihad, non traccio linee di buoni o cattivi tra chi va e chi non va, sono questioni complesse che non si esauriscono in una scelta sotto i riflettori del salone del libro e su cui spero continueremo a misurarci perché la partita non si chiude così.
Sono contento anche che altri che andranno proveranno coi mezzi loro a non normalizzare quella presenza, spero che avremo modo di parlare anche di quello
Questo commento incarna alla perfezione tutto ciò che ho scritto. Rispondo solo a una cosa: se la CE fa apologia di fascismo, la fa anche fuori dal Salone. Il Salone è un evento editoriale e letterario, non ha uno scopo politico. E il fatto che il boicottaggio abbia favorito la CE piuttosto che danneggiata è evidente.
EliminaE ripeto che il fascismo non si combatte in questo modo: censurare un contenuto senza far capire perché è sbagliato non porta risultati nel lungo periodo. Poi, come ho scritto nel post, se vogliamo vivere di ideologia senza ottenere veri risultati, si può fare anche questo... Ma che poi nessuno si lamenti.
Anzi, provo a rispondere a tutto, pezzo per pezzo.
Elimina"partiamo dal fatto che non è sempre necessario leggere e conoscere tutto per poterlo giudicare": si condanna senza processo? A casa mia questo è un comportamento poco corretto, per non dire che viola la base di ogni sistema fondato su democrazia e libertà (le parole che tutti tirano fuori solo quando fa comodo).
"Detto questo, il senso di non partecipare all' evento è stato un modo per portare l' attenzione su cò che sta succedendo": conseguenza pratica? Tanti soldi nella tasche della CE, tanta pubblicità e tante persone che si schiereranno dalla loro parte.
"sua presenza in un luogo dove si celebra la cultura e l' intelletto": usare cultura e intelletto in questo senso è un po' limitante... Chi li riconosce in senso assoluto?
"Non si sta andando contro alla casa editrice, ma a una situazione in atto, più generale e grande.": democrazia è anche questo. Se domani il 90% degli italiani votasse un partito "fascista"... Beh, dovremmo tenercelo (nessuno se lo augura, ovviamente questa è un'estremizzazione). Il modo migliore per risolvere un problema non è nasconderlo, non è impedire ai fascisti di parlare... È far capire a chi sostiene certe idee perché esse sono sbagliate. Solo così il problema può essere veramente risolto.
Piano piano, passo dopo passo, le cose si cambiano lentamente, con segnali non mirati al profitto, ma alla effettiva comunicazione di un messaggio, chi se ne frega se poi questi avranno il triplo delle view, non si gioca a chi ce l'ha più lungo...che comunque, alla fine, se si vuole davvero cambiare le cose, non è criticando e dando dell' insensato a piccoli gesti di di rivolta che lo si fa, ma anzi, è incentivandoli e incoraggiandoli, per quanto piccoli e insignificanti siano, se il messaggio è positivo, allora essi varranno ogni singolo sforzo.
EliminaPS, a fare sta iniziativa non era la Alex di turno o il quattordicenne che ha scritto il libro su quanto è brutto studiare geografia, ma gente di una certa cultura e rilevanza, magari prima di prendere sta decisione un paio di seghe in più se le sono fatte, non trovi?
Bello come il commento finisca col denigrare la sottoscritta 😉
EliminaE non sapevo che farsi le seghe fosse sinonimo di riflessione...
Possiamo sapere il tuo nome intanto?
Beh, allora a questo punto è giusto affermare che se il problema è chi manipola l'informazione ci dovrebbe essere reato di apologia di comunismo visto che, per quanto apprezzabile sia l'ideologia alla base, l'applicazione di quest'ultimo sistema sociale in diversi stati e nazioni del mondo ha generato molta più manipolazione e vittime. Stiamo ai numeri della più grande dittatura comunista attualmente esistente che conta circa 1/7 della popolazione mondiale, che ad oggi ha ancora attivi campi di concentramento, eppure nessuno urla alla dittatura. Oppure un'altra decisamente più piccola ma decisamente più rumorosa, la korea del nord. Boh mi pare che si usino sempre due pesi e due misure, si e vero il fascismo, come in ogni dittatura, ha manipolato la cultura, ha creato un immagine del dittatore e del partito, ha causato violenze contro innocenti e "dissidenti", però se guardiamo alla Russia non mi pare che Lenin prima e Stalin poi abbiano creato nulla di migliore di quanto Mussolini o Hitler o Franco non abbiano fatto. Sapete il problema qual è è che quelle che sono cadute e sono state rinnegare generano delle ferite perchè hanno fatto emergere TUTTO ciò che di orribile è stato fatto. Quelle che sono in piedi stanno nascondendo ancora i fatti egregiamente. Ah si la Russia... per quanto se ne dica è ancora una dittatura. Influencer e musicisti arruolati per la campagna elettorale, Putin ha un consenso alle stelle da decenni che manco Berlusconi ai tempi D'oro e non mi pare che Salvini abbia mandato ad ammazzare Saviano perchè gli da del malavitoso cosa che altre nazioni hanno fatto.
EliminaCosa orribile la politica quando si è deficenti di senso critico sia di destra che di sinistra. Il problema è sempre e acriticamente ideologico, notiamonche il programma e ciò che è stato fatto dal fascismo era di base socialista mischiato a un estremo nazionalismo. Parli di cultura che dev'essere libera ha senso, quindi se si è liberi di censurare i neofascisti perchè loro non vogliono la cultura libera allora possiamo dire lo stesso dei comunisti. Cosa siccome Marx è stato un grande uomo e le sue idee sono bellissime e meravigliose è meglio del fascismo quando ai dati di fatto i governi risultati da ambedue le ideologie sono stati criminali, assassini e censuratori. Si sposta l'asticella della tolleranza dici? Già è vero, ma non solo verso il fascismo.
E se qualcuno oggi sente il bisogno di dirsi neofascista e i numeri crescono ci sono 2 motivi che mi sembra debbano essere lampanti e evidenti:1) frustrazione e 2) intolleranza
Virtù egualmente distribuite sia nell' 0.9% di elettori di Casapound che in quello 0.4 che ha votato tra comunisti e sinistra rivoluzionaria.
Ci tengo a precisare che questo non vuole essere un elogio al fascismo. La mia posizione critica in eguale misura gli estremismi. In questo caso siccome vedo che a questioni pratiche si risponde con questioni ideologiche e le risposte sono tutte di una precisa posizione politica ho voluto ribadire che si il limite di tolleranza si sposta ma che evidentemente si perde di vista che il male esiste sempre e da sempre, e che in una guerra non esistono buoni e cattivi, ma vinti e vinti vincitori. E chi vince di solito vince il potere e dove c'è potere c'è politica e parte del gioco è essere più belli di chi ha perso e quindi per questo non sappiamo il numero di vittime dei gulag sovietici ed è per questo che esiste il mito dell'america come terra delle possibilità infinite.
Ma tu sei un anonimo diverso? Sono confusa ahahah stai rispondendo al primo, non a me?
EliminaSiamo due anonimi diversi...comunque, anonimo 2 sono pienamente d'accordo con te, fatto è che non ho espresso la mia tendenza politica e tantomeno desidero fare confronti tra destra e sinistra, solo che di questi tempi la maschera della libertà di espressione la si applica a ogni cosa che è scomoda, capirai benissimo che ci sono limiti e regole per poter vivere in una società, per quanto fica sia l'idea di poter parlare senza censure, purtroppo in una società di persone non è sempre applicabile, serve avere limiti e riconoscerli, limiti larghi ma pur sempre dei limiti, in questo caso si parla di un argomento delicato quale il fascismo e con esso tutte le brutte cose che ci portiamo dietro, quindi è ovvio che qui i limiti saranno più stretti.
EliminaDetto questo ripeto,condivido ciò che hai detto sul comunismo.
Alex, è tanto importante il nome? Cosa ti cambierebbe? E soprattutto, hai scritto un libro su una storia di giovani e non cogli le espressioni popolari? Denigrare, hai scritto un libro su una ragazzina adolescente(si presume sia tu) che si innamora di un ragazzo, non hai scritto un libro che sprizza saggezza a ogni goccia d'inchiostro, datti il giusto peso, e si, non sei ai livelli di autori che hanno parlato in merito al tipici, magari lo sarai, lo spero, ci servono giovani come te, ma ora non lo sei.
Ma perché qua gli anonimi finiscono sempre per parlare dei miei libri? Qualcuno capisce che questi discorsi vanno mooolto oltre? (Per non dire che non c'entrano una sega... E qui il termine è usato in modo appropriato secondo il linguaggio giovanile in uso nella mia zona 😉). Aspetto sempre di sapere il tuo nome, anonimo.
EliminaComunque ora provo a spiegare perché impedire a qualcuno di esprimere un'opinione non risolve il problema: se io adesso bloccassi i commenti sotto a questo post, lasciando come un ultimo commento una mia "epica" frase... Tu mi daresti ragione? Alla fine, tra qualche giorno magari, tu avresti cambiato idea? O semplicemente penseresti che io non capisco niente e continueresti per la tua strada? Il discorso vale anche per i fascisti.
EliminaIl fatto che tutta la vicenda sia stata sfruttata per la facciata piuttosto che cercando difendere davvero un principio mi risulta evidente anche da tutti quegli editori che al Salone hanno esposto cartelli con scritto "Editoria antifascista"... Punto uno: l'editoria non dovrebbe essere fascista (?), come hanno ribadito tutti nel corso delle ultime due settimane. Punto due: cos'ha un normalissimo fantasy di antifascista? Non basta non scrivere di Mussolini per poterla definire "editoria antifascista". E la posizione personale dell'editore non conta niente.
In tutto ciò la biografia di Salvini ha incuriosito mezza Italia.
Il mio nome non ha importanza, non cambierebbe nulla e non ti dovrebbe interessare, potrei essere un fascista,un anarchico,un comunista,potrei essere etero,gay, lesbica, o una persona molto nota che ciò non dovrebbe influenzare le mie parole.
EliminaDici che è un argomento troppo grande ma in realtà sei te che hai aperto il tipici, ora hai sia un buon feed di commenti, sia commenti inerenti al tema.
Comunque chiudo, non ha senso continuare.
Non ho detto che è un argomento troppo grande, ho scritto che il senso del post va oltre quello su cui ti stai soffermando. Mi piacerebbe sapere il tuo nome perché parlare con un "Anonimo" non ha molto senso... come, del resto, non ha senso commentare in anonimo: dà molto l'impressione di avere qualcosa da nascondere, quando in realtà si sta facendo una conversazione normale (?)
EliminaIo ti dico una cosa sola. Il programma politico di CasaPound l'ho letto TUTTO e li osservo tutti i giorni. A parte qualche fanatico che purtroppo esiste, Non c'è nulla di fascista nel loro programma politico NULLA. Ti dirò di più, fanno la spesa per italiani che non arrivano a fine mese e hanno una sorta di guardie dell'ambiente che sono dei volontari che spesso vanno a pulire le città. Nella maggior parte dei casi sono loro che VENGONO attaccati ma la tv dice il contrario ovviamente ma tant'è. Questo ovviamente è solo l'informazione di una che li osserva molto da molto tempo, punto. per quanto riguarda il resto e per tutti i post che hai scritto sull'argomento ti farei una statua e lo sai.
RispondiEliminaPer par condicio mi sembra giusto segnalare che ci sono state precedenti ammissioni al salone di “ospiti scomodi” dalla parte opposta
RispondiEliminaEcco il link di un articolo in proposito
https://www.adnkronos.com/fatti/politica/2019/05/09/salone-del-libro-quando-ospito-curcio-faranda_K3lW8zkSnW6nOdSnvpGwVO.html
Ma alla fine li hanno tenuti?
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