Oggi sono qui per segnalarvi alcune nuove uscite della collana Policromia (di cui abbiamo già parlato in più occasioni, vi ricordate?).
POLICROMIA
"In genere la policromia è
l’impiego di vari colori nella decorazione di opere pittoriche o di
architettura. In questo caso, per policromia intendiamo tutte quelle
opere che raccolgono dentro di sé mille sfaccettature e che, pertanto,
non possono e non vogliono essere inglobate in un unico genere definito.
Cerchiamo opere di narrativa che non abbiano
paura di nascondersi dietro luoghi comuni e cliché, racconti “di
ordinaria follia” ed esperienze di vita vissuta, ma non solo. Siamo
interessati a tutto quello che travalica i confini dell’ordinario e del
già sentito."
TITOLO: Boccioli di rose
AUTRICE: Maria Cristina Pizzuto
GENERE: narrativa
PAGINE: 84
TRAMA:
Il libro presenta la vita interpretata dagli occhi di una ragazza anoressica, sotto molteplici aspetti della quotidianità. Si alternano stralci di riflessioni, pensieri, emozioni, e paragrafi in cui lei descrive come uscire da quei meccanismi della mente, e dunque, con l'andar del tempo, in che modo venire fuori dal tunnel dell'anoressia.
Il libro presenta la vita interpretata dagli occhi di una ragazza anoressica, sotto molteplici aspetti della quotidianità. Si alternano stralci di riflessioni, pensieri, emozioni, e paragrafi in cui lei descrive come uscire da quei meccanismi della mente, e dunque, con l'andar del tempo, in che modo venire fuori dal tunnel dell'anoressia.
TITOLO: Io sono l'usignolo
AUTRICE: Emanuela Navone
GENERE: thriller
PAGINE: 256
TRAMA:
Chi è Florian Chevalier e perché ha bruciato la casa del sindaco di Val
Salice? Questo si domanda il giornalista Rubino Traverso, intenzionato a
scoprirne di più e sorpreso che nessuno voglia raccontare nulla.
Quando, proseguendo le ricerche, inizia a ricevere disegni bizzarri e
strani messaggi intimidatori, capisce che la verità non deve venire a
galla. Che cosa nascondono gli abitanti di Val Salice? In un agosto
spazzato dal vento, Rubino scoprirà a poco a poco che perfino un piccolo
paese sperduto fra i monti liguri ha i suoi scheletri nell’armadio. E
dovrà a tutti i costi scoprire quali. Cosa sei disposto a perdere pur di
conoscere la verità?
TITOLO: Viaggio di sola andata
GENERE: ricostruzione storica
PAGINE: 70
TRAMA:
“La storia del soldato Giovanni Picciano mi è capitata tra le mani
grazie a uno strano destino. Destino che mi ha rimesso in contatto con
un’amica di Busso, Nicole Fratangelo, che non vedevo e non sentivo da
diverso tempo. In una delle e-mail della nostra “chiacchierata”
virtuale, Nicole mi ha raccontato che una sua amica, Carmela Picciano,
era alla ricerca di un giornalista che potesse aiutarla a tenere alta
l’attenzione nei confronti dei soldati dispersi nella campagna di Russia
durante la Seconda guerra mondiale. Nello specifico, la signora Carmela
era alla ricerca di un cronista che potesse, attraverso la scrittura,
portare all’attenzione del popolo molisano, e non solo, il suo appello:
trovare il maggior numero possibile di informazioni su suo zio, Giovanni
Picciano, disperso nelle vicinanze del fiume Don.” Con questo breve
saggio, il giornalista Stefano Venditti ha voluto dar voce a un
interrogativo che ancora oggi assilla moltissime famiglie che non hanno
avuto più notizie dei loro cari partiti per la Seconda guerra mondiale e
risultati oramai dispersi. Attraverso la storia di Giovanni Picciano,
l’autore affronta un tema di cui spesso si parla poco, con la speranza
di dare alla famiglia del soldato, e a tante altre, un luogo su cui,
finalmente, poter piangere le sue spoglie.
Cosa ne pensate? Vi ispirano?
Alex
Alex
Ottima idea segnalarli
RispondiEliminaTu li hai già letti tutti 😂
EliminaCara Alex, da te vediamo sempre cose nuove, e direi molto utili, brava e complimenti.
RispondiEliminaCiao e buon pomeriggio con un forte abbraccio e un sorriso:-)
Tomaso