mercoledì 3 aprile 2019

RECENSIONE: Lo strano caso di Matilde Campi


Un romanzo breve e intenso, con una trama fuori dal comune. 



TITOLO: Lo strano caso di Matilde Campi
AUTORE: Mariele Rosina

PAGINE: 179

TRAMA:
Per Matilde Campi il tempo si è fermato a quarant'anni, conservandola bella e giovane per più di un secolo, grazie a una mutazione embrionale.
Ben presto, però, quello che potrebbe sembrare un dono si rivela una maledizione che costringe la donna a nascondersi, dopo aver visto morire tutti quelli che ha amato. È diventata un fantasma che vive all'ombra degli altri la vita degli altri. Ma che cosa ci può essere di peggio che esistere senza esistere? Matilde è decisa a uscire da tale condizione, a qualunque costo, ma anche la morte sembra rifiutarla, perché il suo tentato suicidio fallisce. Da questo momento il dramma suo e degli unici famigliari che le sono rimasti diventa quello di altri che, affascinati dal mistero della donna, ne vengono, loro malgrado, travolti.
Un incontro occasionale fa sbocciare una storia d’amore rimasta sospesa per molti anni che, a sua volta, ne fa scaturire un’altra, quasi all’insaputa degli stessi protagonisti perché l’amore è una forza che ha il potere di snidare e guarire i conflitti, conferendo a ognuno la capacità di essere se stesso.
E tutto ruota intorno alla mutazione, che è il perno del romanzo, e alle implicazioni che ne derivano. La vicenda è un intreccio di vite, di sentimenti e di colpi di scena, dove l'inizio si ricongiunge alla fine in un cerchio ideologico in cui ogni punto rappresenta l'arrivo di quello precedente e la partenza per quello successivo, lasciando il dubbio inquietante che i fatti narrati possano un giorno diventare reali.




RECENSIONE

Lo strano caso di Matilde Campi racconta di una vicenda davvero singolare: la protagonista, Matilde per l'appunto, non invecchia. Raggiunta l'età apparente di circa 40 anni, il suo corpo si è bloccato, le sue cellule non si deteriorano e il suo aspetto non cambia. Avete mai sognato di avere a disposizione tutto il tempo del mondo? Avete mai sperato di poter rimanere giovani e belli? Forti? Con intere giornate a disposizione? Ebbene, quello che forse potrebbe parere un dono dal cielo, nella realtà per Matilde è la peggiore delle maledizioni. La protagonista, infatti, è intrappolata in un corpo che fatica ad accettare: la sua mente corre, è saggia, matura, ha visto e vissuto molto... eppure il suo corpo continua a rimanere fresco, giovane, pieno di energie. Legge, studia, scrive poesie... ma il tempo per lei non passa mai. Passa per gli altri, però e purtroppo: la vita l'ha costretta ad assistere alla morte dei mariti, dei figli, dei nipoti... Solo lei rimane ferma, immobile, uguale. E che fardello mantenere il segreto! Nessuno (all'infuori della famiglia) può sapere la verità, gli altri la guarderebbero come uno strano mostro. E quindi addio patente, addio vita sociale, addio luoghi pubblici. Isolata e triste, Matilde si sente sola e incompresa.

Devo ammettere che Matilde mi è piaciuta di più all'inizio delle vicende
, dove il suo dolore è palese e le sue sofferenze costruiscono davvero bene la sua personalità e giustificano il suo comportamento; nel corso delle pagine ho trovato invece la sua evoluzione leggermente forzata, frettolosa più che altro. Lo stesso vale per quasi tutti i personaggi, eccezion fatta per Alessandro, nipote di Matilde. Il giovane è infatti la figura che sono riuscita a comprendere di più, con lui l'empatia è stata immediata e ho seguito con particolare interesse le sue decisioni. Personaggio piuttosto interessante è anche Ines, madre di Alessandro, la quale ha sviluppato una relazione particolare con Matilde e con il figlio, una relazione quasi simbiotica che le rende difficile accettare dei cambiamenti. 

Il romanzo è piuttosto breve, veloce, la storia scorre via in un pomeriggio, pur ricoprendo un arco temporale piuttosto lungo. Lo sviluppo è in sintonia con lo stile dell'autrice, preciso ma rapido.
Personalmente avrei preferito poter leggere qualcosa di più su ognuno, conoscere meglio la trasformazione interiore che diversi personaggi attraversano, per poter comprendere meglio alcune loro decisioni.

Senza dubbio il finale è inaspettato (quasi angosciante, a essere sincera).

Conclusione? Un romanzo breve e intenso, con una trama fuori dal comune. Una storia quasi fantastica ambientata nel nostro mondo quotidiano. 



VOTO:



Che ne pensate? Vi ispira? 

Alex



Ringrazio l'autrice per avermi spedito una copia cartacea del libro. Potete trovarlo su Amazon:

  

2 commenti:

  1. Sembra interessante e la condizione di Matilde é uguale a quella della protagonista di "Eterna giovinezza" interpretata da Blake Lively

    RispondiElimina
  2. Cara Alex, è veramente una strano caso!!! molto interessante cara amica.
    Ciao e buon pomeriggio con un forte abbraccio e un sorriso:-)
    Tomaso

    RispondiElimina

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