giovedì 30 novembre 2017

WMW #2


 


Buongiorno a tutti!

Oggi vi accogliamo con il ritorno della nostra rubrica tutta in giallo!
WMW, che sta per "Who Murdered Whom?", è interamente dedicata ai capolavori di celebri autori di gialli: suicidi un po' bislacchi, omicidi ingegnosi, colpevoli inimmaginabili, morti, furti, eredità, gelosia, colpi perfetti e detective geniali vi aspettano.
La rubrica non è formata da vere e proprie recensioni, bensì è un po' "un assaggio del delitto": noi presentiamo il caso d'omicidio (?), i personaggi e i punti forti del racconto... sta a voi provare a calarvi nei panni dell'investigatore di turno e tentate di risolvere il mistero.
Oppure potete semplicemente decidere di gustarvi il libro ;)



Dieci piccoli indiani (Ten Little Niggers negli Stati Uniti) è un romanzo giallo scritto da Agatha Christie. È considerato uno dei suoi capolavori.
Fu pubblicato in Gran Bretagna nel 1939; in Italia uscì per la prima volta nell'agosto 1946 col titolo ...E poi non rimase nessuno, romanzo numero 10 della collana Il Giallo Mondadori. Con il suo sensazionale record di 110 milioni di copie, è il libro giallo più venduto in assoluto, e si è pertanto piazzato all'undicesimo posto nella classifica dei best-seller con più incassi della storia (terzo posto se consideriamo solo i romanzi). Il luogo dove è ambientata la storia è ispirato a un'isola tidale posta di fronte al Devon.





TRAMA:
Dieci persone estranee l'una all'altra sono state invitate a soggiornare in una splendida villa a Nigger Island senza sapere il nome del generoso ospite. Eppure, chi per curiosità, chi per bisogno, chi per opportunità, hanno accettato l'invito. E ora sono lì su quell'isola che sorge dal mare simile a una gigantesca testa di negro che fa rabbrividire soltanto a vederla. Non hanno trovato il padrone di casa ad aspettarli; hanno trovato invece una poesia incorniciata e appesa sopra il caminetto della loro camera. E una voce inumana e penetrante che li accusa di essere tutti assassini. Per gli ospiti intrappolati é l'inizio di un interminabile incubo. Come comincia la poesia? "Dieci piccoli negretti se ne andarono a mangiar: uno fece indigestione, solo nove ne restar." E come finisce? "Solo il povero negretto in un bosco se ne andò: ad un pino s'impiccò, e nessuno ne restò." Agatha Christie, che si é cimentata più volte con il giallo in ambiente chiuso, il battello sul Nilo, il favoloso Orient-Express, la villa in Cornovaglia, con Dieci piccoli indiani, scritto nel 1939, ha sfidato se stessa: dieci assassini, isolati, vittime a loro volta di un assassino invisibile. Un geniale capolavoro dell'impossibile possibile.

Punto forte del romanzo: è impossibile. Tutta la situazione è assolutamente fuori dal comune, il contesto mette ansia e gli avvenimenti risultano assurdi e incomprensibili. Questo libro vi farà impazzire.


Era la mia ambizione inventare misteriosi delitti che nessuno potesse chiarire. Ma nessun artista, ora me ne rendo conto, può sentirsi appagato solo dall’arte. C’è il naturale desiderio di rendere nota la propria maestria. Io ho, lasciatemelo confessare in tutta umiltà, un ingenuo desiderio umano che qualcuno sappia quanto sono stato abile.
Ho dato per scontato che il mistero di Nigger Island resterà insoluto. Ma può darsi, naturalmente, che la polizia sia più intelligente di quanto io non creda.


Chi è l'assassinato? Eh eh eh... diciamo che non muore una persona sola...

Chi è l'investigatore (che si intromette nei piani dell'assassino)?

Tutti ci provano, ma nessuno ci riesce.

IL CASO: cosa succede a Nigger Island?
Anthony Marston, John Macarthur, Emily Brent, Lawrence Wargrave, William Blore, Edward Armstrong, Philip Lombard e Vera Claythorne vengono invitati per diversi motivi a Nigger Island, una piccola isola dalla forma di testa di nero, da un certo signor U.N Owen (l'avete capita?), proprietario dell'unica abitazione sull'isola. Gli invitati non si conoscono tra di loro e una volta arrivati scoprono che il signor Owen e sua moglie non ci sono; ad aspettarli vi sono solamente i due domestici, i coniugi Thomas ed Ethel Rogers, che, come ognuno di loro, non hanno ancora conosciuto i gentili proprietari della villa. 
In ognuna delle camere assegnate agli ospiti è appesa al muro una filastrocca che recita la storia di dieci negretti i quali, uno dopo l'altro, muoiono in modi differenti. Sul centrotavola della sala da pranzo, inoltre, si trovano le statuine corrispondenti ai dieci negretti della filastrocca.
Dopo la cena, mentre i presenti discorrono tra di loro, una voce inumana proveniente da un grammofono li incolpa tutti, inclusi i due domestici, di aver commesso un omicidio, citando date e nomi delle vittime. Tutti, sconvolti dall'inaspettata voce accusatoria, si discolpano raccontando ognuno la propria vicenda personale; a eccezione di Emily Brent, che si rifiuta di dare spiegazioni in merito. Dopo un'attenta analisi del perché ciascuno di loro era stato invitato senza apparente motivo, il giovane Anthony Marston, dopo aver bevuto un bicchiere di whisky, improvvisamente muore. Edward Armstrong, medico di professione, dopo una veloce analisi del cadavere giunge alla conclusione che nel bicchiere di Marston c'era del cianuro.
 



¿Chi ha commesso il delitto?

¿E SE LA MORTE LI STESSO ASPETTANDO TUTTI?
 


Dieci poveri negretti
se ne andarono a mangiar:
uno fece indigestione,
solo nove ne restar.

[...]
Solo, il povero negretto
in un bosco se ne andò:
ad un pino si impiccò,
e nessuno ne restò.








BUONA LETTURA E BUONA INVESTIGAZIONE!





Alex
 







 

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