giovedì 2 novembre 2017

642 IDEE PER SCRIVERE #3

Questa settimana ho già pubblicato un post per questa rubrica... Ma lo scritto di Marta è perfetto e non posso non farvelo leggere, perciò ecco un nuovo 642 idee per scrivere ;)

Premessa 1: quando Marta ha scritto il testo, io non sapevo che argomento avrebbe trattato.
Premessa 2: lei non sapeva che io l'avrei letto (l'ha fatto per scuola), né tantomeno che l'avrei pubblicato.

Comunque, queste parole scritte dalla mia sorellina mi hanno commossa: non mi aspettavo tutto questo affetto, e tutta questa ammirazione soprattutto... Perciò nulla, quasi piango di gioia.





Una persona che ammiri?

 Se mi volto a guardare gli innumerevoli passi che ho già compiuto dal primo maggio del 2002, il giorno della mia nascita, mi rendo conto che, sia nei giorni positivi che nei giorni bui, molte persone hanno continuato a tenermi per mano.
Uno dei fari che è sempre stato presente nella mia vita è mia sorella, Giorgia. È una ragazza estremamente minuta, ma al tempo stesso è una valanga di energia, un vulcano pronto a esplodere da un momento all’altro. Quando ero piccola Giorgia mi sembrava una creatura divina e superiore a tutti e a tutto, dal mio punto di vista avrebbe benissimo potuto occupare il tredicesimo trono tra gli dei maggiori dell’Olimpo.
Per me era un vero e proprio idolo, un modello. Proprio per ciò, mi piaceva copiarla in tutto, ce la mettevo sempre tutta per riuscire a vestirmi, a parlare e a comportarmi come lei. Mi ricordo che a volte facevo addirittura i capricci per fare in modo che i miei genitori mi comprassero gli stessi vestiti, le stesse scarpe o gli stessi gioiellini di mia sorella. Mi ripetevo in continuazione che io sarei stata una perfetta copia di Giorgia.
Oltre che un modello da imitare, per me, Giorgia era una compagna di giochi fenomenale. Mi ricordo che in inverno noi due passavamo le serate a divertirci con diversi giochi in scatola o a vestire e pettinare le bambole, mentre in estate ci sbizzarrivamo facendo volare la fantasia oltre le stelle: un giorno eravamo due medici, un altro due cuochi, un altro ancora due streghe. Mia sorella era la mia medicina, il mio antibiotico contro la noia o la tristezza. Grazie alla sua freschezza, al suo sorriso radioso e alla sua creatività con lei era impossibile che un broncio mi solcasse il viso.
Siccome lei era il mio faro, io come un buon marinaio la seguivo ovunque e la ascoltavo sempre.
Purtroppo, non si rimane bambini per sempre e così, crescendo, il nostro rapporto è stato sul punto di dissolversi diverse volte, soprattutto nel periodo in cui mi sorella ha iniziato le scuole medie. Io ero ancora una bambina di otto anni, sempre attiva e con una voglia pazza di passare le mie giornate a giocare, lei, invece, stava diventando una ragazza più grande e quindi preferiva ridere con le sue compagne di classe nel guardare i ragazzi carini, piuttosto che pettinare le bambole. Mi viene quasi da ridere se ripenso al modo in cui guardavo mia sorella diventare un’adolescente. I miei occhi da un lato erano tristi perché avevo perso la mia compagna di giochi, ma d’altro lato ricchi di ammirazione e del desiderio di diventare come lei, un giorno.
Giorgia è sempre stata un piccolo genio, una ragazza molto intelligente e sveglia e, ovviamente, brava a scuola, così numerose volte l’ho sfruttata come una piccola enciclopedia personale in cui poter andare a ricercare quei concetti che non capivo. Sono impossibili da contare tutte le volte in cui mi ha aiutato a districare un problema di matematica particolarmente ingarbugliato o a capire una regola grammaticale apparentemente impossibile da comprendere.
Ora che anch’io sono cresciuta, io e mia sorella siamo unite da un filo di ferro indistruttibile. Certo, lei ha i suoi segreti e io ho i miei, lei pensa in un modo e io in un altro, però, ci guardiamo comunque le spalle a vicenda e spero che questo nostro legame riesca a resistere a qualsiasi intemperia.


Con il tempo siamo diventate due ragazze molto diverse, io e Marta... molto, molto diverse: ordinatissima lei, incasinatissima io. Questo tratto caratterizza il nostro approccio a qualunque argomento, a qualunque situazione, e ci contraddistingue: ormai non siamo più due gocce d'acqua. E per fortuna.
Mi sento di affermare, con assoluta certezza, che siamo ancora legatissime: lei è stata, è, e sempre rimarrà la mia migliore amica.




Vorrei dire che sono fierissima della mia sorellina e della persona che sta diventando, sono fierissima del suo impegno quotidiano e la ringrazio infinitamente per aver iniziato questa avventura con me <3


Voi di chi avreste scritto? Chi è la persona che più ammirate?


Alex



 P.S. Noi stiamo guardando X Factor...  Quanto sono fantastici Nigiotti e Damiano? *-*




2 commenti:

  1. Anche io ho una sorella e quindi posso capire quello che provate l'una per l'altra!
    Siete due persone diverse ma ugualmente splendide!
    Un abbraccio!

    Nuovo post sul mio blog!
    Ti aspetto da me se ti va!
    http://lamammadisophia2016.blogspot.com

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  2. Che bello questo scritto. Si vede che siete molto unite e che vi volete bene.

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