Ieri abbiamo portato la nonna a mangiare giapponese per la prima volta: la cara nonna Mariuccia, alla veneranda età di 83 anni, ha assaggiato piatti dal nome impronunciabile... e qualcosa le è anche piaciuto XD
Per le prossime due settimane io comparirò ancora di rado, sarà quasi sempre Marta a occuparsi del blog. A inizio giugno vi ho promesso un altro paio di post sulla produzione delle notizie (QUI il primo articolo) e appena riuscirò adempirò la mia promessa... al momento, però, sto studiando per un esame di Storia del Giornalismo che mi sta
Per oggi non vi propongo una vera e propria citazione... ma solo una parola.
IKIGAI (giapponese): quella cosa che ti piace fare e a cui tieni così tanto che ti fa alzare dal letto al mattino.
Ho trovato questa parola nel libro Eppure cadiamo felici di Enrico Galiano (QUI la recensione), nel quale la protagonista, Gioia, ama collezionare vocaboli intraducibili. Tra i tanti termini che mi hanno colpita, questo in particolare mi piace molto... anche perché spesso io ed Emme abbiamo affrontato questo argomento, spesso ci siamo confrontati su sogni e passioni e abbiamo cercato di definire cosa dà un senso alle nostre giornate, cosa le rende belle, degne di essere vissute.
Voi avete un ikigai? Per cosa vi alzate la mattina?
Buona settimana a tutti!
Alex
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