Se hai voglia di dire qualcosa a qualcuno, fallo. Ora.
TITOLO: Più forte di ogni addio
AUTORE: Enrico Galiano
EDITORE: Garzanti
PAGINE: 347
AUTORE: Enrico Galiano
EDITORE: Garzanti
PAGINE: 347
TRAMA:
È importante dire quello che si prova, sempre. È importante dirlo nel
momento giusto. Perché, una volta passato potremmo non trovare più il
coraggio di farlo. È quello che scoprono Michele e Nina quando si
incontrano sul treno che li porta a scuola, nel loro ultimo anno di
liceo. Nina sa che le raffiche di vento della vita possono essere troppo
forti per una delicata orchidea come lei: deve proteggersi ed è per
questo che stringe tra le dita la collanina che le ha regalato suo
padre. Per Michele i colori, le parole, i gesti che lo circondano hanno
un gusto sempre diverso dal giorno in cui, cinque anni prima, ha perso
la vista. Quando sale sul treno e sente il profumo di Nina, qualcosa
accade dentro di lui: non sa che cosa sia, ma sente che lo sta
chiamando. Ogni giorno, durante il loro breve viaggio insieme, in un
susseguirsi infinito di domande e risposte, fanno emergere l'uno
nell'altra lo stesso senso di smarrimento. Michele insegna a Nina a non
smettere di meravigliarsi ogni giorno. Nina insegna a Michele a non
avere rimpianti, che bisogna sempre dare l'abbraccio e il bacio che
vogliamo dare, dire le parole che non vediamo l'ora di pronunciare. Ma è
proprio Nina, quando un ostacolo rischia di dividerli, a scegliere di
non dire nulla. Di fronte al momento perfetto, quello in cui confessare
che si sta innamorando, resta ferma. Lo lascia sfuggire. Nina e Michele
dovranno lottare per imparare a cogliere l'istante che vola via veloce,
come la vita, gli anni, il futuro. Dovranno crescere, ma senza
dimenticare la magia dell'essere due ragazzi pieni di sogni.
RECENSIONE
Questo libro di Enrico Galiano mi ha colpita fin dalle prime pagine.
Michele, voce narrante principale, ci espone una delle sue tante teorie, ovvero la teoria degli addii: lui sostiene che l'addio sia il momento più intenso di una relazione, quell'attimo in cui si è pronti ad aprire il proprio cuore davanti alla persona che si ama. Partendo da una definizione personale di addio, Michele riporta le lancette dell'orologio all'origine di tutto, all'inizio della sua storia con Nina, la ragazza che ha amato e poi odiato, quella ragazza che prima gli ha donato gioia per poi abbandonarlo.
Pagina dopo pagina abbiamo così la possibilità di ricostruire la storia tra Michele e Nina, di capire ciò che è successo tra i due... ma, soprattutto, di conoscere sempre più a fondo i due protagonisti.
Michele e Nina sono solo due adolescenti, eppure hanno già dovuto affrontare difficoltà sicuramente non da poco nella loro vita. Nonostante io sia una ragazza, ho apprezzato molto di più il personaggio di Michele rispetto a Nina, sono riuscita a capirlo meglio e a entrarci maggiormente in contatto. Michele ha diciotto anni e da quando ne ha tredici è cieco: in seguito a quell'incidente stradale che lo ha privato della vista, Michele ha iniziato a esplorare il mondo con mezzi diversi rispetto agli occhi, iniziando così a scoprire aspetti della realtà che prima non aveva mai notato. È stato affascinate provare a immaginare il mondo come Michele lo descriveva, attraverso i suoni, gli odori e i sapori. I profumi sono un qualcosa di fondamentale per Michele, tanto è vero che lui rimane colpito inizialmente proprio dal profumo di Nina: Michele non sa come Nina sia fatta, non sa se sia bella o brutta, alta o bassa, bionda o mora, se abbia gli occhi scuri o chiara, lui rimane colpito dal suo profumo e giorno dopo giorno si innamora di lei, della sua voce, del suo modo di pensare e parlare... senza averla mai vista una sola volta.
"E lì successe.
Sentii qualcosa.
Avete
presente quando vi sembra che vi stiano chiamando e vi girate? Ecco,
uguale: solo che io non sentii una voce, ma un profumo. Il profumo più
buono che sia mai passato per le mie narici.
Un profumo di ragazza. Sì.
Quello
fu il giorno in cui dopo anni riuscii ad andare a scuola da solo, e
anche il giorno in cui la mia vita andò a sbattere dritta dritta contro
il suo secondo Big Bang, stavolta non nelle forme e delle dimensioni di
una macchina uscita di corsia che si scontra con la mia, ma in quelle
di Nina Florenzi, la ragazzi più bella che le mie mani abbiano mai
visto.
E anche la più stronza, a essere rigorosi e precisi."
Se Michele mi ha colpita subito, ho, invece, fatto molta più fatica a entrare in sintonia con Nina: per la prima metà del libro non sono riuscita a inquadrarla e a capirla come personaggio. Forse ciò è dovuto alla struttura che Galiano ha scelto per raccontare la storia: Michele racconta in prima persona normalmente; Nina, invece, per la maggior parte del libro si limita a parlare con la sua tatuatrice, senza aggiungere realmente delle informazioni al racconto di Michele.
Comunque non posso dire di non aver apprezzato le conversazioni tra Nina e Flo: le due, nonostante la differenza d'età, riescono a capirsi e ad aiutarsi reciprocamente.
Inizialmente, quindi, il libro mi ha presa molto, ero curiosa di capire che cosa fosse andato storto tra i due... Peccato che proseguendo con la narrazione il ritmo abbia iniziato a calare, facendo risultare l'ultima parte molto più piatta rispetto al resto del romanzo.
Libro consigliato a chi non vuole fermarsi alle apparenze.
Libro consigliato a chi non vuole fermarsi alle apparenze.
VOTO:
Conoscete l'autore? Avete mai letto un suo libro? Che ne pensate?
Marta
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