lunedì 25 settembre 2017

ALEX INTERVISTA... Alessandro Bogani ed Edoardo Pozzoli

Buongiorno a tutti!

Dopo l'intervista a Connie e Aura, eccomi qui con altri due giovani e talentuosi autori: Alessandro Bogani ed Edoardo Pozzoli.
I due hanno unito la loro passione per la scrittura dando vita a Hermanos, un romanzo western divertente e coinvolgente (trovate qui la mia recensione).

Conosciamo meglio questi ragazzi...






ALESSANDRO BOGANI ED EDOARDO POZZOLI



Ciao ragazzi! Benvenuti nel mio angolino!
Prima di tutto vi rifaccio i complimenti per Hermanos, che, davvero, mi è piaciuto molto.

  1. Direi di cominciare dall’inizio… Presentatevi ai nostri lettori
Alessandro: Un saluto a tutti! Comincio io. Sono Alessandro, ho 22 anni e proprio in questi giorni mi sono laureato in Scienze e Tecniche Psicologiche. Ora mi attendono altri due anni di specialistica con la speranza poi di diventare ricercatore.
 





 
Edoardo: Ciao! Mi chiamo Edoardo, anche io 22 anni, e sono uno studente in Economia e Gestione dei beni Culturali alla Cattolica di Milano. Anche io a breve mi laureerò e continuerò i miei studi con una magistrale in marketing cinematografico.




  1. Come vi siete conosciuti? Come è nata l’idea di scrivere un libro insieme?
Eravamo compagni di classe alle superiori. La cosa divertente è che per i primi tre anni praticamente non ci siamo quasi mai parlati, poi in quarta siamo finiti in banco insieme e abbiamo scoperto di avere parecchie cose in comune, tra cui la passione per la scrittura appunto.

  1. Come mai avete deciso di debuttare nel mondo letterario con un western? È un genere un po’… Insolito?
Bella domanda. Quando abbiamo iniziato a scrivere Hermanos non ci eravamo minimamente preoccupati di questo aspetto. Volevamo scrivere una storia ambientata nel Far West perché come ambientazione ci dava una grande libertà di azione: potevamo dipingere scene e personaggi che normalmente apparirebbero assurdi, ma che in quel contesto erano del tutto verosimili. Così abbiamo sperimentato con questo genere per vedere fin dove potevamo arrivare, cercando allo stesso tempo di “svecchiarlo” un po’.

  1. Come vi siete organizzati per la stesura del romanzo? Scrivevate insieme, un capitolo a testa, due versioni diverse che poi avete unito… ?
Edoardo: A grandi linee io mi occupavo delle parti descrittive e dell’intreccio, mentre Alessandro si concentrava sui dialoghi e sulla caratterizzazione dei personaggi. In genere ciascuno scriveva dei pezzi separati che poi “cucivamo insieme” quando ci trovavamo. C’è da dire che così si va molto più spediti nella stesura del testo, ma bisogna anche fare molta attenzione nell’avere ben chiara in mente la stessa idea, altrimenti si rischia che le parti scritte dall’uno siano del tutto diverse come stile e atmosfera rispetto a quelle dell’altro, il che renderebbe poco piacevole la lettura del libro.

  1. In quale personaggio di Hermanos vi ritrovate di più? Io molto in Rod e un pochino in Andrew...
Alessandro: Per quanto non sia il mio personaggio preferito in assoluto, effettivamente anche io mi ritrovo molto in Rod. Un po’ per il suo carattere schivo (ma non così cinico come vorrebbe far credere) e un po’ per il suo voler avere sempre sotto controllo la situazione. Salvo poi scoprire che le cose non vanno mai come aveva pianificato, ritrovandosi a dover improvvisare sul momento.
Edoardo: Julio. Indubbiamente il personaggio che mi rispecchia di più. Imprevedibile e caotico, sempre pronto a fare tutto quello che non ti aspetti. Però anche Andrew, con la sua idea di lasciarsi trasportare dalla vita e dagli eventi verso orizzonti sempre nuovi, mi rispecchia un poco.






  1. Che altri generi letterari vi interessano particolarmente?
Edoardo:  Leggo molti generi, ma indubbiamente quelli a cui sono più affezionato restano la fantascienza, i romanzi storici e quelli autobiografici, come "Il sergente nella neve" di Mario Rigoni Stern o tutti i romanzi scritti da Valerio Massimo Manfredi, che è praticamente un maestro per me.
Alessandro: Fantascienza, senza dubbio. Ho un debole anche per quei romanzi come “Il vecchio e il mare” e per le opere di Dumas (sto finendo in questi giorni di leggere la trilogia dei Tre Moschettieri), ma quando si parla di imperi galattici e androidi, soprattutto se usciti dalla penna di Asimov, non ci sono paragoni per me.

  1. Come è nata la vostra passione per i libri? Qual è il primo libro di cui vi siete innamorati?
Alessandro: Ci sono due saghe di libri che per me sono state fondamentali, da piccolo. Una è quella di Artemis Fowl di Eoin Colfer, che ancora oggi trovo eccezionale nella sua capacità di immaginare situazioni tanto folli eppure riuscire a renderle in maniera tanto cruda da farle apparire quasi plausibili. L’altra saga invece è quella di Ulysses Moore di Pierdomenico Baccalario, che ad ogni pagina mi immergeva in un modo così misteriosamente sublime che ancora ricordo i brividi che mi dava leggendolo.
Edoardo: In questo sono molto simile ad Alessandro. Le saghe di Ulysses Moore ed Artemis Fowl indubbiamente hanno condizionato il mio modo di scrivere, ma non posso non citare anche i romanzi gialli di Agatha Christie, con i suoi intrighi e i suoi colpi di scena imprevedibili.

  1. State lavorando a un nuovo romanzo? Avete progetti insieme o “da solisti”?
Alessandro: Sì, siamo al lavoro ad un romanzo di fantascienza, ma sarà un progetto molto lungo da realizzare. Io nel frattempo sto scrivendo qualcosa “da solista”, e a breve uscirà un mio romanzo per la casa editrice “Il Seme Bianco”.

  1. Cos’altro vi appassiona, oltre ai libri?
Edoardo: Cinema, serie tv e sport, e difatti la magistrale che frequenterò i prossimi due anni tratta proprio il marketing applicato a tutti i generi di media. Dal punto di vista sportivo in questo periodo co-alleno un team di basket Under 10, e spero sia solo l'inizio di una nuova avventura.
Alessandro: Sicuramente il cinema (penso di avere quasi duecento film sugli scaffali di camera mia) e l’animazione giapponese, ci sono alcune opere di una profondità incredibile. E poi, sempre per riprendere il discorso fantascienza, mi piace tenermi aggiornato su temi come intelligenza artificiale ed esplorazione spaziale.

  1. Un consiglio per qualche giovane autore con un libro nel cassetto?
Di non tenerlo nel cassetto! E soprattutto, prima di prendere la strada del self-publishing, crediamo che bisognerebbe sempre provare a proporlo a qualche casa editrice (meglio se non a pagamento). Anche noi prima di trovare un editore abbiamo ricevuto tanti rifiuti, e questi ci hanno spinto a rivedere e migliorare il testo, cosa che probabilmente non avremmo fatto se avessimo scelto di auto pubblicarci.  


https://www.amazon.it/Hermanos-Alessandro-Bogani-ebook/dp/B01M0VR238


Siamo giunti alla conclusione... Salutiamo i nostri ospiti e auguriamo loro buona fortuna per tutto!


Vi è piaciuta l'intervista? Avete qualche altra domanda da rivolgere ad Alessandro ed Edoardo? Avete letto Hermanos? Cosa ne pensate?



Alex


P.S. Stasera vado a vedere Noi siamo tutto... Speriamo in un doppiaggio decente.




3 commenti:

  1. Una bella intervista. Comunque ho visto che hai cambiato l'immagine della header. Molto bella! :)

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    1. Grazie! Anche se questa è solo temporanea... Tra poco farò un cambio grafica completo :D

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  2. Thank you for your comment on my blog!

    I follow you too! ;oD

    xoxo Jacqueline
    www.hokis1981.com

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