Ci state seguendo in radio? Vi ricordo che ogni sabato andiamo in onda su Radio People Italy dalle 13 alle 15. Durante la nostra seconda puntata abbiamo intervistato un autore emergente... che era già stato con noi per la rubrica estiva di "Emergenti sotto l'ombrellone": sto parlando di Gianni Mazza, autore de La bestia di Brixton. Perché vi sto ripetendo questo? Perché Gianni è anche l'ospite di questo Alex intervista... :D
GIANNI MAZZA
1. Ciao Gianni! Ti va di presentarti ai nostri lettori?
Raccontaci qualcosa di te e descriviti con tre aggettivi.
Ciao Alex, sono Siciliano, ho 37
anni, sono laureato in informatica e sviluppo software per conto di una
software house che ha clienti in mezz’Europa.
Amo l’arte in tutte le sue forme e, oltre a scrivere, adoro la girare
con la mia reflex alla ricerca di spunti creativi e, giusto per non farmi
mancare nulla, studio in una piccola accademia teatrale che si chiama “La
Bottega dell’attore”. Di aggettivi ne potrei trovare tanti (belli e brutti), ma
i primi tre che mi vengono in mento sono: sognatore, istintivo e determinato.
2. Da quanto tempo scrivi? Com’è nata la tua passione?
Scrivo da più o meno 15 anni e ho
iniziato per scherzo. Avevo un’amica di penna che studiava a Bologna e in una
delle nostre lettere mi chiese se mi andava di provare a scrivere una poesia…
ci provai, ci presi gusto e il resto è stato una valanga di poesie, racconti,
pensieri e storie, tante storie. Quest’amica ha resistito al tempo e quando è
scesa di nuovo in Sicilia è stata promossa a “una delle mie persone preferite”,
nonché mia primissima fan.
3. Parlaci della genesi de La bestia di Brixton.
Un giorno avevo in programma di
andare a vedere il Cimbelino al Sam Wanemaker Playhouse,
il piccolo teatro accanto al Globe Theater a Londra. Lo spettacolo era alle 3
del pomeriggio e dovevo passare un paio di ore in giro e trovare qualcosa da
mangiare. Io amo Londra e ogni volta che sono lì passo il mio tempo a camminare
con il naso all’insù. Dovevo pranzare e sono capitato in questo posto
che si chiamava “The best of Brixton”, vi invito a cercare le foto del locale
su internet per immaginare cosa ho provato: è un posto così particolare che ha
scatenato in me una serie di reazioni creative meravigliose! Quando sono
tornato a casa ho pensato: “Devo scrivere qualcosa ambientato qui, non so cosa,
ma devo proprio usare quest’ambientazione!”. Ovviamente quella è stata la
scintilla, il resto è stato un’eruzione di idee e pensieri che mi hanno fatto
strutturare la trama in un certo modo e far scegliere un argomento così
complicato come il disturbo della personalità multipla. Considera che ho
scritto il mio romanzo in 1 anno, di cui 9 mesi buoni a studiare e a
strutturare la storia e 3 a scriverla effettivamente.
4. Quali autori hanno avuto una maggiore
influenza su di te? Come definiresti il tuo stile?
Germano, il mio maestro e regista di teatro
dice sempre che è importante cercare di “rubare” il più possibile dagli altri.
Lo stesso principio lo applico alla mia vita di scrittore. Ovviamente non rubo
le trame dei romanzi degli altri e non mi piace copiare neanche lo stile, ma
leggo in media 50 libri l’anno tra saggistica e fiction e da ognuno di loro
cerco di prendere ciò che mi piace. Ti faccio un esempio: adoro Baricco e lui
ha uno stile inconfondibile pieno di ridondanze e assurdità. Il mio stile si
allontana dal suo anni luce, ma adoro il suo modo di trattare i personaggi
(sono perdutamente innamorato della signora Rail di Castelli di rabbia da
anni!). Oppure adoro il modo in cui Marco Buticchi ha costruito il suo eroe non
convenzionale. Dite la verità, quando pensate ad un agente segreto pensate ad
uno 007, non ad un nano dalla testa enorme, non è vero? Come definirei il mio
stile? Intimista e ironico allo stesso tempo. Mi piace entrare nella testa dei
miei personaggi e per questo prediligo una prima persona abbastanza intimista.
Mi piace strutturare le mie storie usando più voci, per avere maggiore liberta
d’espressione. Per esempio La bestia di Brixton è narrata a due voci ricalcando
le due personalità principali del protagonista. Ultimamente ho scoperto
un’autrice inglese (Paula Hawkins) che si avvicina al mio stile di scrittura e
devo dire che è stato bello leggere un’altra autrice che utilizza una tecnica
simile alla mia.
5. Progetti per il futuro?
Ho già finito il mio terzo
romanzo. Non ho cambiato genere, anche questo è un thriller, ma ho cambiato
ambientazione, ho lasciato Londra dove ho ambientato sia La bestia di Brixton
che il mio primo romanzo Luda, e sono atterrato a Roma negli anni ’50, e per la
precisione nel manicomio di Santa Maria della Pieta, anche se in realtà non
parlo esattamente di pazzia, perché purtroppo in manicomio non ci finivano solo
i pazzi, ma anche chi “era un problema per il decoro della città”. E così il
mio protagonista è un ragazzino che è rimasto solo dopo il bombardamento di San
Lorenzo del ’43 e finisce al padiglione dei bambini. È una storia piena di
amore e amicizia, ma anche sofferenza e morte. Ho iniziato anche a studiare per
il 4 romanzo in cui tratterò un altro argomento un po’ spinoso, ovvero la pena
di morte e per l’esattezza ciò che succedeva in Francia fino agli anni ’70,
quando ancora veniva usata la ghigliottina.
6. È arrivato il momento di fare un po’ di esplicita
autopromozione ;)
A chi consiglieresti il tuo romanzo? Lasciaci i tuoi contatti e dove è possibile acquistarlo.
Consiglio La bestia di Brixton
agli amanti dei thriller psicologici e a chi ha voglia di scoprire i meccanismi
di auto difesa della mente umana. Non è un giallo, non troveremo il solito
detective alle prese con un caso impossibile da risolvere. Troveremo un cattivo
verso cui provare empatia e un buono che deve imparare a difendersi dalla vita
e soffriremo pensando che sono facce della stessa medaglia. Luda invece è un
romanzo di tutt’altro genere, la protagonista va alla ricerca della propria
identità ed è uno di quei personaggi a cui si finisce per affezionarsi, o per
lo meno, io ho iniziato a volerle bene da subito. Entrambi sono disponibili su
Amazon in formato ebook e cartaceo e, per la bestia di Brixton, nel sito della
casa editrice: operaincertaeditore.it.A chi consiglieresti il tuo romanzo? Lasciaci i tuoi contatti e dove è possibile acquistarlo.
Vi lascio il bellissimo video del prologo de La bestia di Brixton.
Ringrazio Gianni per essere stato (ancora) con noi e gli auguro buona fortuna per tutto!
Se avete altre domande per Gianni, lasciateci un commento e lui risponderà con piacere.
Vi invito a seguirci oggi su Radio People Italy per non perdervi le nostre novità ;)
Alex
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