Oggi siamo tutti (o quasi) "in vacanza"... ma quanti di noi sanno davvero perché?
Spero che voi facciate parte di quel gruppo di persone che conoscono l'origine e il significato di questa Festa e, credetemi, non sto farneticando: negli ultimi giorni ho sentito molti miei "colleghi" in università che avevano le idee parecchio confuse (qualcuno addirittura lo confondeva con il Primo maggio -.-).
Breve riassunto storico per chi non avesse le idee chiare: il 25 aprile 1945 il Comitato di Liberazione Nazionale Alta Italia proclamò, per mezzo di Sandro Pertini, l’insurrezione in tutti i territori ancora occupati dai nazifascisti. Oggi si festeggia, perciò, la Festa della Liberazione.
Perché vi sto dicendo tutto questo? Ma, ovviamente, perché ho tanti bei libri da consigliarvi sul tema :D
Vi propongo sia "classici" che uscite più recenti.
I
CLASSICI
IL PARTIGIANO JOHNNY di Beppe Fenoglio
Il partigiano Johnny è riconosciuto come il piú originale e antiretorico romanzo italiano sulla Resistenza. La storia è quella del giovane studente Johnny, cresciuto nel mito della letteratura e del mondo inglese, che dopo l'8 settembre decide di rompere con la propria vita e di andare in collina a combattere con i partigiani. Una storia simile a quella di molti altri giovani e di molti altri libri scritti sullo stesso argomento. Ma Fenoglio riesce a dare alle avventure e alle passioni di Johnny una dimensione esistenziale ben piú profonda e generale. Come ha scritto Dante Isella «il romanzo di Fenoglio è come il Moby Dick nella letteratura marinara. La sua dimensione etica dilata lo spazio e il tempo dell'azione oltre le loro misure reali», grazie anche a una continua invenzione linguistica.
Esiste anche una trasposizione cinematografica del 2000, diretta da Guido Chiesa.
ULTIMO VENNE IL CORVO di Italo Calvino (raccolta di racconti)
"... preferisco dividere la materia in tre parti, per mettere in evidenza tre linee tematiche del mio lavoro di quegli anni. La prima è il racconto 'della Resistenza' (o comunque di guerra o violenza) visto come avventura di suspense o di terrore, un tipo di narrativa che eravamo in parecchi a fare a quell'epoca. La seconda linea è pure comune a molta narrativa di quegli anni, ed è il racconto picaresco del dopoguerra, storie colorate di personaggi e appetiti elementari. Nella terza domina il paesaggio della Riviera, con ragazzi o adolescenti e animali, come personale sviluppo d'una 'letteratura della memoria'. È superfluo osservare che spesso le tre linee si congiungono."
- Italo Calvino
L'AGNESE VA A MORIRE di Renata Viganò
"L'Agnese va a morire è una delle opere letterarie più limpide e convincenti che siano uscite dall'esperienza storica e umana della Resistenza. Un documento prezioso per far capire che cosa è stata la Resistenza [...].Più esamino la struttura letteraria di questo romanzo e più la trovo straordinaria. Tutto è sorretto e animato da un'unica volontà, da un'unica presenza, da un unico personaggio [...]. Si ha la sensazione, leggendo, che le Valli di Comacchio, la Romagna, la guerra lontana degli eserciti a poco a poco si riempiano della presenza sempre più grande, titanica di questa donna. Come se tedeschi e alleati fossero presenze sfocate di un dramma fuori del tempo e tutto si compisse invece all'interno di Agnese, come se lei sola potesse sobbarcarsi il peso, anzi la fatica della guerra [...]."
- Sebastiano Vassalli
I NUOVI
LA RESISTENZA PERFETTA di Giovanni De Luna
Una storia intrecciata per non perdere la memoria della resistenza; in un castello in Piemonte, una famiglia nobile decide di aiutare i partigiani e la figlia più giovane, Leletta d’Isola, annota sul suo diario quei mesi terribili (ma anche meravigliosi) in cui comunisti e monarchici, aristocratici e contadini, ragazzi alle prime armi e ufficiali dell’ex esercito regio lottano per salvare la loro patria, per concretizzare la “Resistenza perfetta”.
PARTIGIA di Sergio Luzzatto
I “partigia” erano, secondo un modo di dire piemontese, i combattenti della Resistenza; attraverso una storia della Resistenza lo scrittore racconta il dilemma della scelta dei giovani italiani dopo l’armistizio; il problema della legittimità e della moralità della violenza; un ritratto di figure vere come quella di Mario Pelizzari, che da Ivrea combatté una personalissima sua guerra contro il male nazifascista.
Ma anche…
L’altra faccia della medaglia
IL SANGUE DEI VINTI di Giampaolo Pansa
Il (più che) discusso racconto delle esecuzioni e dei crimini perpetrati dai partigiani dopo il 25 aprile; la tesi del libro, pubblicato nel 2003, e che ha suscitato una lunga polemica, è che tra le vittime vi furono personalità legate al fascismo, ma che non avevano compiuto direttamente atti criminosi; omicidi di partigiani non comunisti, di giornalisti che avevano denunciato le violenze dei partigiani nel “triangolo della morte.
Avete mai letto libri su questo tema? Quale tra questi vi ispira di più?
Spero di esservi stata utile,
Alex
Della tua lista, ho letto solo il Partigiano Johnny. Non conoscevo i "nuovi", salvo quello di Pansa.
RispondiEliminaCredo sia molto difficile, anche a distanza di 70 anni, una riflessione spassionata di che cosa sia stata la Resistenza; ovviamente, c'è un trade-off fra la memoria viva di chi combatté, sull'uno e sull'altro fronte (fronti, fra l'altro, non certo compatti) e la forse maggiore obiettività di chi ne parla da storico/ricercatore.
Un libro sulla Resistenza secondo me molto bello e privo di retorica, quello che più si avvicina a indagare il "perché" tanti combatterono, è Uomini e no di Vittorini, che ho letto e recensito da poco.
Buon 25 aprile di memoria :)
Ciaoo! Il libro di Vittorini era in lista per questo post, ma, non avendolo letto e non conoscendo nessuno che lo avesse fatto, ho preferito eliminarlo. Grazie per la segnalazione :)
EliminaBuona festa della liberazione cara :)
RispondiEliminaBuona festa della liberazione! Di Fenoglio consiglio anche "Una questione privata", sia il libro che il recente film con Luca Marinelli :-)
RispondiEliminaMe lo segno, grazie :)
EliminaNon ne ho letto neanche uno... a posto direi!
RispondiEliminaQuanti libri interessanti!!
RispondiEliminahttps://julesonthemoon.blogspot.it
"Ultimo venne il corvo" non lo conoscevo proprio. Deve rimediare.
RispondiElimina