Leggero, ma dolce
Non sono molti i libri di autori italiani che mi sono piaciuti… Ma Nessuno come noi di Luca Bianchini è tra i pochi che hanno ottenuto la mia approvazione.
La storia di Vince (Torino, anno 1987) è semplice e carina, leggera e dolce.
TITOLO: Nessuno come noi
AUTORE: Luca Bianchini
EDITORE: Mondadori
PAGINE: 250
EAN: 9788804674986
TRAMA:
Torino, 1987. Vincenzo, per gli amici Vince, aspirante paninaro e aspirante diciassettenne, è innamorato di Caterina, detta Cate, la sua compagna di banco di terza liceo, che invece si innamora di tutti tranne che di lui. Senza rendersene conto, lei lo fa soffrire chiedendogli di continuo consigli amorosi sotto gli occhi perplessi di Spagna, la dark della scuola, capelli neri e lingua pungente. In classe Vince, Cate e Spagna vengono chiamati "Tre cuori in affitto", come il terzetto inseparabile della loro sit-com preferita. L'equilibrio di questo allegro trio viene stravolto, in pieno anno scolastico, dall'arrivo di Romeo Fioravanti, bello, viziato e un po' arrogante, che è stato già bocciato un anno e rischia di perderne un altro. Romeo sta per compiere diciotto anni, incarna il cliché degli anni Ottanta e crede di sapere tutto solo perché è di buona famiglia. Ma Vince e Cate, senza volerlo, metteranno in discussione le sue certezze. A vigilare su di loro ci sarà sempre Betty Bottone, l'appassionata insegnante di italiano, che li sgrida in francese e fa esercizi di danza moderna mentre spiega Dante. Anche lei cadrà nella trappola dell'adolescenza e inizierà un viaggio per il quale nessuno ti prepara mai abbastanza: quello dell'amore imprevisto, che fa battere il cuore anche quando "non dovrebbe". In un liceo statale dove si incontrano i ricchi della collina e i meno privilegiati della periferia torinese, Vince, Cate, Romeo e Spagna partiranno per un viaggio alla scoperta di se stessi senza avere a disposizione un computer o uno smartphone che gli indichi la via, chiedendo, andando a sbattere, scrivendosi bigliettini e pregando un telefono fisso perché suoni quando sono a casa. E, soprattutto, capendo quanto sia importante non avere paura delle proprie debolezze.
RECENSIONE:
Nessuno come noi è un romanzo da ombrellone: non molto impegnativo, però piacevole. Una lettura tranquilla, perfetta per un paio di pomeriggi tra sole, acqua e sabbia.
Siamo a Torino nel 1987 e Vincenzo Piscitelli è il classico protagonista un po’ sfigato: secchione, timido, insicuro, premuroso e da sempre innamorato della sua migliore amica, Cate… Che, però, pare non accorgersi dei sentimenti di Vince (come si fa chiamare da tutti), considerandolo semplicemente la spalla su cui piangere nei momenti di disperazione.
Cate è la tipica ragazza che farebbe di tutto per farsi notare dai ragazzi e per essere considerata “alla moda”.
Il suo comportamento nei confronti dell’amico me l’ha resa antipatica dalle prime pagine: in teoria dovrebbero essere migliori amici da anni, ma, in realtà, non si comportano come tali: Cate non si accorge dei sentimenti che Vince prova per lei, ma, anzi, passa le sue giornate a parlargli di tutti i ragazzi per cui si è presa un’infatuazione (che di certo non sono pochi..). Cate tratta Vince come uno zerbino e lui si fa calpestare tranquillamente, senza avere il fegato di esprimere il suo amore.
La bella biondina non gli dimostra neanche un minimo di affetto o di rispetto, pensa solo a fare sciocchezze e a divertirsi, e si ricorda di avere un amico solo quando si rende conto di poterlo perdere per sempre…
"Se,
come il viso, si mostrasse il core."
Ariosto, Orlando furioso
Ariosto, Orlando furioso
Oltre ai due “migliori amici”, completa il trio dei “Tre cuori in affitto” Spagna: ragazza ribelle, ironica, che se ne frega altamente di ciò che gli altri pensano di lei, facendo tutto ciò che passa per la sua folle testa. Spagna è la colla e l’equilibrio tra Cate e Vince, a lei il compito di appianare le divergenze tra i due.
La banale e quotidiana vita del gruppetto viene sconvolta dall’arrivo di Romeo, carino, un po’ misterioso e dannato, il ragazzo di cui tutte si innamorano. Sebbene lui e Vince presentino caratteri opposti, i due riescono comunque a comprendersi, ad aiutarsi e a stringere un rapporto di amicizia particolarmente intenso, a tratti dolcissimo e molto affettuoso. Riescono a superare le loro differenze sociali, un mondo adulto a loro avverso e anche l’amore condiviso per la stessa ragazza…
E se tu adesso mi dici “basta”
io ti prometto che la lascio e tra di noi non ci sarà più niente. Perché tu sei
Vince. Tu sei il mio Vince.
Vince è un protagonista simpatico, imbranato, sensibile, con il quale è quasi impossibile non entrare in sintonia. Solo un elemento me l’ha “rovinato” un po’: la mania ossessiva che lo lega al mondo delle apparenze… Fin dall’inizio sembra essere innamorato della sua nuova felpa della Best Company! Ma questo è un difetto (realistico) che caratterizza molti personaggi: i ragazzi vogliono spesso solo apparire, farsi vedere, far sapere di loro… E poco importa di cosa c’è dietro alla bella facciata.
Osservò di nuovo la perfezione del
cappuccio e accarezzò le parole in rilievo: "Best Company since
1984".
In quell'alba di gennaio 1987 Vincenzo Piscitelli avrebbe mostrato a tutti la sua felpa nuova.
In quell'alba di gennaio 1987 Vincenzo Piscitelli avrebbe mostrato a tutti la sua felpa nuova.
Solo quando nascono sentimenti veri si può andare oltre alla corazza, solo allora ci si può mostrare nudi. E questo è ciò che succede tra Romeo e Vince: piano piano i due si scoprono. Grazie all’aiuto di Vince, Romeo passa dall’essere un perfetto idiota a diventare un ragazzo diverso, più maturo e consapevole, e Vince impara a non vergognarsi delle sue debolezze e delle sue origini.
L’unico rapporto che, secondo me, avrebbe potuto essere approfondito di più è la relazione tra Romeo e Cate… Ok, capisco che la loro storia non sia il fulcro del racconto, però, l’autore avrebbe potuto dare al lettore la possibilità di capire meglio come i due siano entrati in sintonia…
Tra ubriacature, feste, brutti voti e lunghe sessioni di studio, tra errori e litigate, tra adulti poco affidabili e figli incasinati… Nessuno come noi racconta come tutti (giovani e “vecchi”) possano perdere la testa, commettere follie e poi ritrovare la propria strada.
VOTO:
Marta
Non l'ho letto ne mai letto niente dell'autore in questione ma sembra carino.
RispondiEliminaSì sì, è davvero carino. Se lo leggi, poi facci sapere cosa ne pensi :)
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