mercoledì 1 maggio 2019

ALEX INTERVISTA... Delia Deliu

Buongiorno a tutti!
Avete seguito l'ultima puntata di VCUC on air? Abbiamo toccato un tema romantico e piuttosto piccante... abbiamo, infatti, parlato di romance ed erotici. Vi siete persi la puntata? Tranquilli, potete recuperarla QUI.
È stata con noi un'ospite speciale: Delia Deliu, autrice de Il grido del cigno nero, Azzardo fatale e Ancora due. Con lei abbiamo chiacchierato di elementi vincenti e difficoltà del genere, per poi soffermarci sulla relazione tra arte, amore e sesso. Insomma, è stata un'intervista approfondita e parecchio interessante. Potete trovare QUI l'audio dell'intervento. Vi riporto con piacere anche la trascrizione (adattata al blog).
 


DELIA DELIU


1. Benvenuta su VCUC! Ti chiedo di presentarti ai nostri lettori: chi è Delia Deliu?
Delia Deliu è lo pseudonimo che ho scelto per pubblicare i miei romanzi come omaggio alle mie origini perché Deliu è il cognome della mia nonna materna.
Sono nata d’inverno in una piccola città della Romania, in una giornata in quale i fiocchi di neve riempivano le strade con il bianco freddo e con la solitudine. Bianco, il colore delle divise che ho indossato quasi sempre visto che sono un’infermiera. Solitudine che mi ha accompagnata per tanto tempo nella mia vita diventando una lupa solitaria che preferisce starsene buona nella sua tana. Sono la donna timida che inciampa quando si accorge di essere osservata, la pazza che si perde spesso nel labirinto della sua mente, che si emoziona leggendo un libro e piange per almeno un giorno, che a volte si dimentica di mangiare e che ha bisogno di poche cose per essere felice. Sono una madre che ama i due figli più di qualsiasi altra cosa al mondo, una donna passionale, un’amante della lingerie sexy. Sono una specie di diavolo e acqua santa, ho momenti di dolcezza ma anche di forte rabbia. Potrei passare giorni interi vicino a chi ha bisogno di me, come mandare a quel paese, in due secondi, chi mi offende. Sono l’autrice dei romanzi con finali urticanti ma speranzosi, con uno stile narrativo semplice e frasi scritte a modo mio, non dalla presunzione ma dalla difficoltà di esprimere in italiano i pensieri di un cervello romeno.


2. Se dovessi descriverti con solo tre aggettivi quali sceglieresti?
Orgogliosa, determinata, irascibile.


3. Quando hai iniziato a scrivere e perché?
Ho iniziato a scrivere tre anni fa senza mai pensare di pubblicare. Avevo il bisogno di accettare e perdonare un periodo buio della mia vita e allo stesso tempo volevo dare delle risposte all’uomo che amavo e che adesso è il mio attuale compagno. Lui voleva sapere tutto del mio passato e io facevo fatica a raccontargli perché era come aprire ancora una volta una ferita del mio cuore, quindi ho iniziato a scrivere Il grido del cigno nero, il mio romanzo d’esordio. È stata una cura per la mia anima risparmiando i soldi della psicoterapia.


4. Ti sei confrontata sia con sia il romance che con l'erotico... È difficile rispettare il confine tra i due generi?
Secondo me non è difficile, basta conoscere le caratteristiche del romanzo rosa perché l’erotico non ha delle regole precise. Nel mio romance Ancora due io ho inserito anche qualche scena erotica. Come si fa parlare dell’amore senza mai fermarsi sul rapporto carnale? Sarebbe ingiusto e poco veritiero perché nella vita reale l’amore e l’eros fanno un connubio perfetto.


5. Ancora due, riedizione aggiornata del tuo romanzo Meno due, in cosa rispecchia i canoni del romance? Quali sono, invece, gli elementi innovativi che hai deciso di inserire?
Prima di scrivere Ancora due ho studiato con attenzione i canoni di questo genere letterario rimanendo fedele alle sette regole. Il libro narra una storia d’amore che è al centro della trama. La struttura rispecchia la triade: un inizio con l’incontro dei due protagonisti, una parte centrale dove si svolgono una serie di ostacoli e poi ovviamente l’epilogo. Un romanzo rosa si adegua sempre alla contemporaneità e per questo motivo la storia d’amore è collocata nei nostri tempi, in una vale di montagna in Alto Adige, sotto la Cima dell’Ortles. L’intreccio è molto semplice, gli eventi vengono raccontati in ordine cronologica al lettore e qua e là c’è qualche sporadico flash back. Il personaggio che risalta di più è la protagonista femminile che è meglio delineata. Sappiamo che un romanzo rosa non ha grandi pretese narrative perciò ho comunicato al lettore quello che volevo in maniera diretta senza giri di parole.

Gli elementi innovativi che ho deciso di inserire sono due. Il primo consiste nel fatto che la protagonista femminile ha
una caratteristica che la distingue, un’anomalia genetica, albinismo totale, che le dà un aspetto quasi fiabesco. Perché questa scelta? Perché sono stanca dei pregiudizi che dividono il mondo in due categorie: normali e diversi. La diversità può avere tante sfaccettature, da un aspetto fisico diverso a un orientamento sessuale diverso, a una religione diversa e così via. Al mio umile parere, è la diversità di ognuno di noi che dà unicità alla persona. Il secondo elemento è proprio il finale del romanzo. Un romance per forza deve avere un lieto fine e in un certo senso Ancora due rispecchia e non rispecchia questa regola. Non voglio fare spoiler, però tengo a precisare che ho scelto un finale veritiero che vuol tramettere ottimismo senza dover vendere “l’aria fritta” ai lettori.


6. Cosa vorresti trasmettere ai tuoi lettori con questo romanzo?
Ci sono più messaggi che trasmette il mio romanzo Ancora due. La vita è un dono che dobbiamo apprezzare anche nei piccoli dettagli. Non è importante il numero di anni vissuti ma la qualità che diamo a loro. L’amicizia e l’amore sono due ingredienti che possono darci la spinta e la motivazione per alzarci quando siamo caduti a terra e non dobbiamo dimenticare che alla fine siamo noi i creatori del nostro destino.


7. Soffermiamoci sul tema principale di questa seconda parte di puntata, ovvero l’erotico: per quale ragione hai deciso di buttarti in un genere tanto discusso?
Tutti amiamo fare sesso, ovviamente c’è chi di più e chi di meno; c’è chi lo fa per amore, chi per attrazione, chi per necessità e chi per soddisfare una pulsione. Però nel sesso c’è anche il bisogno di piacere e di piacersi, di sentirsi desiderati e amati anche solo per poco tempo. C’è un gioco di seduzione, il controllo del piacere del partner e tutto ciò fa volare il nostro ego e anche la nostra autostima. Per me il romanzo erotico rispecchia la natura umana al livello di emozioni più di qualsiasi altro genere letterario. È il motivo per il quale ho deciso di scrivere un erotico piccante.


8. Quali sono tre ingredienti fondamentali e vincenti per un romanzo di questo tipo? Il più grande errore da non commettere?
Forse non sono proprio la scrittrice adatta per esprimere un giudizio perché ho scritto solo un romanzo erotico, ma ovviamente ti dirò come la penso io. Deve esistere una trama vera e propria che possa incuriosire il lettore e dargli una motivazione per proseguire la lettura. Amo i personaggi veritieri, esseri umani con pregi e difetti. Personalmente non apprezzo i libri dove i protagonisti sono perfetti perché non riesco a immedesimarmi. Un erotico deve anche inviare un messaggio al lettore e dare spunti di riflessione per quanto riguarda le problematiche della vita anche dal punto di vista sessuale. Il più grande errore è quando un erotico è solo un elenco di rapporti carnali dove mancano le emozioni dei personaggi e le scene erotiche descritte sono improbabili solo per il desiderio di stupire il lettore.


9. Spesso si sente dire che un erotico è una sorta di porno a parole: tutto sesso e niente arte. E invece no, perché...?
Ti rispondo partendo dal significato che ha per me questa parola.
L’arte rappresenta la capacità di trasmettere emozioni e messaggi. Tuttavia non esiste un unico linguaggio artistico e neppure un unico codice di interpretazione. Nel suo significato più sublime l'arte è l'espressione estetica dell'interiorità e dell'animo umano. Un romanzo erotico rispecchia le opinioni, le emozioni, i pensieri dello scrittore e può mettere in discussione argomenti importanti della vita. Per esempio, nel romanzo Azzardo fatale si possono leggere tra le righe riferimenti sull’emancipazione della donna dal ruolo di oggetto nei rapporti sessuali, sui pregiudizi. Ho voluto far capire come delle esperienze vissute in giovane età possano poi condizionare l’individuo per il resto della sua vita.  Un erotico può inviare un messaggio e dare punti di riflessione insieme a una miriade di emozioni quindi per me è arte. 

 
10. C’è qualcosa di personale o reale in quello che scrivi? Oppure le tue storie sono completamente frutto di fantasia?
Io scrivo sempre di ciò che so quindi le mie storie sono ispirate dai fatti reali accaduti nella vita di qualcuno, però mi piace anche giocare con la fantasia. I miei romanzi sono una miscela tra la realtà e la mia follia.

11. Momento di assoluta autopromozione: a chi consiglieresti Azzardo fatale?
Mi sento di consigliare Azzardo fatale a tutti gli amanti del genere erotico e soprattutto a chiunque abbia un’apertura mentale che possa permettergli di leggere senza pregiudizi, altrimenti non è possibile lasciarsi trasportare nella giusta misura di questa storia. È un romanzo che parla del gioco di seduzione con personaggi consci del loro fascino e bravi a metterlo in pratica.
Il finale di Azzardo fatale va a toccare un tabù molto importante, il più condannato dalla maggior parte delle religioni e delle culture, però è proprio il finale che racconta il modo in cui il destino punisce i tuoi sbagli cantando anche la capacità degli esseri umani di vivere sentimenti complessi e tenere insieme emozioni che spezzano il cuore. Un finale che lascia una morale al lettore: “chi semina vento, raccoglie tempesta.”


12. Progetti per il futuro?
Mi piace spaziare tra i generi letterari perciò vorrei scrivere un thriller, ma non ho ancora bene chiaro nella mente tutti i pezzi di questo puzzle. Al momento sto leggendo molto i libri che appartengono a questo genere letterario e sto progettando la trama usando le scalette. Ci vorrà del tempo prima di arrivare alla stesura del romanzo, ma sono fiduciosa e paziente. 


https://www.youtube.com/watch?v=2mc0HrMty_E&t=1012s
 
13. Ci saluti con citazione tratta da Azzardo fatale/Ancora due?
Scelgo una citazione dal romanzo Ancora due perché questa storia ha un valore speciale per me.

La morte di un nostro caro porta sempre via con sé una parte di noi lasciando un vuoto dentro l’anima, come un buco nero che risucchia il dolore, la sofferenza, senza far trapassare la luce della gioia o il buio dell’oblio.


Ringrazio ancora Delia per essere stata con noi: intervistarla è stato un piacere immenso. Spero di riuscire presto a leggere il suo romanzo Ancora due.

Vi è piaciuta l'intervista? Vi ispirano i suoi romanzi?
Se volete porle altre domande, lasciatele pure nei commenti :)


Alex

 


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2 commenti:

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