giovedì 29 novembre 2018

RECENSIONE E ANALISI: Il Signore delle mosche di William Golding


Usare il mondo dei piccoli per parlare del mondo dei grandi.

 

TITOLO: Il Signore delle mosche
AUTORE: William Golding
PAGINE: 250

TRAMA:
Un gruppo di ragazzi inglesi, sopravvissuti a un incidente aereo, resta abbandonato a se stesso su un'isola deserta e si trasforma in una terribile tribù di selvaggi sanguinari dai macabri riti.
Le emozioni, in questo romanzo, ci sono tutte. Poi ci sono coraggio, dolore e piacere. La protagonista è l'ombra. L'ombra da cui ognuno di noi cerca di fuggire, ma che poi ci prende. Ma cosa fare quando la tua parte nascosta finisce dentro il corpo della persona che ami? Forse, non resta che mollare le cime dal pontile e salpare verso la follia. E qual è la follia? Quella di ritrovarsi all'Inferno senza aver peccato? Oppure affidarsi a un sistema non strutturato per la presa in cura, che si affida alla tecnica, che non approfondisce e non si pone troppe domande? In questo romanzo il tempo sembra scandire la vita, ma il tempo qui non c'è. La vita ha un sapore magico e nella vita c'è qualcosa di più forte di tutte le emozioni e di tutti i sistemi, un amore, qualcosa che va contro la morte. Qualcosa che non muore. 
  


RECENSIONE E ANALISI (con spoiler):

In un mondo straziato da una guerra atomica, un aereo precipita su un isola deserta: i superstiti sono solo bambini dai tredici anni in giù. Nessun adulto con loro, nessuna guida, nessuna legge.

Questa è la premessa de Il Signore delle mosche.
In un’atmosfera che potremmo oggi definire “sospesa tra Lost e i migliori romanzi d’avventura”, Golding ci accompagna, tenendoci per mano, nel vero mondo dei bambini, quello fatto di giochi, spensieratezza e divertimenti, ma che in realtà cela tutte le insicurezze, le paure e le atrocità del mondo dei grandi. Quello stesso mondo dei grandi da cui alcuni di questi bambini cercano di distanziarsi e verso cui altri, invece, continuano a tendere.


I protagonisti del racconto sono tre, e dal loro confronto nasce la vicenda.
Ralph è il più grande tra tutti: atletico, bello, intelligente, anche se abbastanza solitario e taciturno.
Piggy, così soprannominato in modo scherzoso perché grasso, è per nulla carismatico, ammorbato dai suoi difetti fisici e per questo costantemente preso in giro dagli altri bambini; rappresenta però la voce della ragione, il portatore del sapere scientifico, il grillo parlante di questo dramma.
E infine abbiamo Jack, forse l’unico veramente carismatico, capo classe e capo della banda al tempo del collegio, ora autoproclamato capo dei cacciatori, l’unico che possa realmente tenere testa a Ralph; tuttavia sin dalle sue prime battute capiamo che in lui c’è qualcosa che non va, in lui si annida il germe della follia, quello che lo porterà a distaccarsi dagli insegnamenti dei grandi per riavvicinarsi alla “natura”, con tutte le conseguenze che ciò provocherà.

martedì 27 novembre 2018

DEMOCRAZIA TROPPO DEMOCRATICA: l'arroganza di un popolino che non sa tacere

Titolo impegnativo, eh? Forse anche un po' presuntuoso, disturbante, irritante. Esagerato?
Non lo so, oggi sono in vena particolarmente critica. Sono uscita da poco da una lezione di economia e un aneddoto raccontato dal prof mi ha messa sul piede di guerra: durante una conferenza organizzata dal comune (non specifico la città, non è importante) lui ha spiegato il funzionamento di alcune leggi, tassazioni, meccanismi economici al pubblico; al termine del suo discorso un signore ha alzato la mano e ha ribattuto dicendo: "Guardi, secondo me Lei sta sbagliando". Poi si è lanciato in un infinito elenco di motivazioni per cui le affermazioni del prof sarebbero state cazzate. In questa lunga lista ovviamente non c'era un solo punto valido, erano solo luoghi comuni e slogan ripetuti a pappagallo.

Da qui nasce la mia riflessione di oggi, che può essere riassunta con una sola domanda: ma quanto siamo diventati arroganti?
 
Ora torno indietro e vi spiego nei dettagli cosa penso al riguardo.

Viviamo in un Paese che ci lascia la possibilità di parlare, di esprimerci e che non ci obbliga a obbedire senza poter fiatare. Sacrosanta libertà. Ciò che mi chiedo continuamente, però, è se non abbiamo spinto questa nostra "libertà" oltre un limite che non avremmo dovuto superare: i diritti per cui i nostri antenati si sono tanto battuti in che cosa si sono trasformati?

lunedì 26 novembre 2018

THE MIRACLE MONDAY QUOTE #34

Buongiorno a tutti!
La scorsa settimana è stata ricca di eventi, letterari e non.
Mercoledì io e Emme abbiamo assistito alla presentazione del romanzo Donne fino a epoca contraria di Adelaide Pellitteri, durante la quale abbiamo avuto il piacere di conoscere (finalmente) di persona anche Massimiliano Agarico, autore di Maison du Monde (QUI recensione).
 

Sabato è andata in onda la quarta puntata di Vuoi conoscere un casino? on air, con recensione de L'emporio dei piccoli miracoli e I crimini di Grindelwald; la sera io e Emme abbiamo cambiato "maschera" e ci siamo goduti il D-Fight a Bergamo.

venerdì 23 novembre 2018

5 COSE CHE #44

Buongiornissimo a tutti!
Manca poco più di un mese a Natale e sono già due settimane che giro per casa ascoltando canzoni natalizie... non so cosa mi sia successo quest'anno ma ho tremendamente voglia di Natale *-*
Comunque benvenuti all'appuntamento con il  5 COSE CHE di questo venerdì :)



5 SERIE TV CHE STO

 SEGUENDO O CHE HO APPENA

CONCLUSO 




VICTORIA


La serie tv sulla regina d'Inghilterra mi ha rapita completamente: le vicende, l'ambientazione, i dialoghi, i personaggi..- tutto è curato nei dettagli ed estremamente coinvolgente. Vorrei fare i miei complimenti a Jenna Coleman e a Tom Hughes, rispettivamente la regina Victoria e suo marito Albert, perchè interpretano in modo divino i loro personaggi. Albert soprattutto riuscito a conquistarmi pienamente con i suoi occhi azzurri e il suo accento tedesco. Sono mesi che sto attendendo con ansia la terza stagione, non vedo l'ora che arrivi gennaio per poterla guardare!

VICTORIA: la storia aiuta o penalizza?
LIBRO VS SERIE TV



RIVERDALE
 

Che cosa posso dire di Riverdale? Questa serie tv è riuscita a farmi innamorare completamente, totalmente, definitivamente. Hanno creato un giusto equilibri tra mistero e teen drama, unendo storie d'amore e d'amicizia con intriganti misteri da risolvere che ad ogni stagione diventano sempre più complessi e inquietanti. Ho adorato le prime due stagioni e ora sto seguendo settimana dopo settimana gli episodi delle terza stagione che si sta facendo sempre più interessante e avvincente. Ah, stavo per dimenticare un dettaglio non da poco: le abilità interpretative e il meraviglioso viso di Cole Sprouse.

RECENSIONE 3X01

mercoledì 21 novembre 2018

REVIEW PARTY: L'emporio dei piccoli miracoli di Keigo Higashino

Un piccolo miracolo. 

Ringrazio la Sperling & Kupfer per la copia omaggio e vi invito a leggere anche le recensioni delle mie "colleghe" per questo Review Party. Trovate in fondo la lista dei blog.



TITOLO: L'emporio dei piccoli miracoli
AUTORE: Keigo Higashino
EDITORE: Sperling & Kupfer
PAGINE: 340

TRAMA:
Tre giovani ladri un po' pasticcioni - Shota, Kohei e Atsuya - hanno appena svaligiato una casa in una piccola cittadina di campagna, quando vengono lasciati a piedi dall'auto con cui sarebbero dovuti scappare. Decidono allora di nascondersi in un vecchio negozietto che sembra abbandonato, l'Emporio Namiya. Nel cuore della notte, però, succede qualcosa di strano: una lettera viene infilata sotto la serranda abbassata del negozio. È una richiesta di aiuto, indirizzata all'anziano proprietario dell'Emporio, che anni addietro era diventato celebre perché dispensava massime di saggezza e consigli di vita a chiunque gli chiedesse una mano. I tre, così, decidono di fare le sue veci e depositano una risposta scritta fuori dalla porta. Shota, Kohei e Atsuya, pensando di aver risolto la questione, tornano a discutere della fuga all'alba, ma dopo qualche istante giunge la replica, e questa volta capiscono che incredibilmente quelle lettere sono inviate da qualcuno che vive nel 1979, più di trent'anni indietro rispetto al loro presente. Da quel momento, le lettere di aiuto si moltiplicano, inviate da nuovi mittenti, ognuno con i propri problemi, tutti diversi e tutti complicati. Coinvolti in quella bizzarra macchina del tempo, i tre ladri decideranno di prestare il proprio aiuto a tutti quelli che lo richiedono, provando con le loro risposte a cambiare, in meglio, il passato. Scegliendo il miglior destino possibile per quei perfetti sconosciuti..





RECENSIONE

Questo romanzo è un piccolo gioiello.

L'emporio dei piccoli miracoli inizia con tre ladruncoli un po' imbranati che, dopo un colpo, si rifugiano nell'emporio Namiya, un vecchio negozio ormai chiuso. Più di trent'anni prima il locale era di proprietà di un anziano commerciante, il signor Namiya appunto, che aveva preso l'abitudine di dar consigli a chiunque ne avesse bisogno. In che modo? Facendosi lasciare delle lettere anonime alle quali avrebbe poi risposto nel modo più completo e profondo possibile.

martedì 20 novembre 2018

DAGLI SCAFFALI DEGLI AUTORI... E NON SOLO


“The person, be it gentleman or lady, who has not pleasure in a good novel, must be intolerably stupid.” 

― Jane Austen, Northanger Abbey




INFO RUBRICA:
Anche (e soprattutto) i grandi scrittori hanno i loro libri preferiti, quei libri che hanno lasciato un segno indelebile nel loro cuore e che ora consiglierebbero a chiunque.
Provate a chiedere: "Mi proponi un libro da leggere?" e loro vi allungano i campioni dei loro scaffali.

Consigli letterari di autori celebri e di due piccole lettrici appassionate di "belle" storie: per i suggerimenti di oggi frughiamo nelle librerie di... Rick Riordan, Stephenie Meyer e Cecelia Ahern.





RICK RIORDAN (autore di Percy Jackson e gli dei dell'Olimpo, Eroi dell'Olimpo, Magnus Chase e gli dei di Asgard e The Kane ChroniclesCONSIGLIA:
Lockwood and Co by Jonathan Stroud


"This story will keep you reading late into the night, but you'll want to leave the lights on. Stroud is a genius at inventing an utterly believable world which is very much like ours, but so creepily different. Put The Screaming Staircase on your 'need to read' list."

Da più di cinquant’anni, Londra è scossa da quello che i suoi abitanti chiamano genericamente ‘Il Problema’, ovvero un’epidemia di fantasmi che ha infestato tutta l’Inghilterra. Gli unici a poter vedere, sentire e combattere gli spiriti maligni sono i ragazzini, arruolati nelle numerose agenzie di acchiappafantasmi. Armati di spade d’argento, bombe di sale, limatura di ferro e Fuoco Greco, questi ghostbuster bambini devono affrontare le più terribili infestazioni. Ed è proprio alla ricerca di un lavoro che Lucy Carlyle, una giovane e talentuosa agente, si reca nella capitale, ma finisce per essere assunta dall’agenzia più piccola e sgangherata di tutte. Nonostante la guida dell’affascinante e carismatico Anthony, la Lockwood & Co. è sull’orlo del fallimento. Per salvarla c’è solo una possibilità, accettare un incarico molto speciale. Peccato che preveda di trascorrere la notte nella casa più infestata d’Inghilterra e nessuna garanzia di uscirne vivi...


lunedì 19 novembre 2018

THE MIRACLE MONDAY QUOTE #33

Buongiorno!
Ci avete seguiti sabato in radio? Il nostro siparietto sul sesso vi ha strappato un sorriso? XD
Potete trovare QUI il post di riferimento. L'intera puntata, come sempre, verrà caricata nei prossimi giorni sulla nostra pagina fb.
Vi informo anche che L'emporio dei piccoli miracoli (che vi abbiamo segnalato) sarà il tema di un Review Party che ospiteremo il 21.

La citazione di oggi è tratta da una canzone di Jovanotti (che a me piace da impazzire) dal titolo Salvami:

L’indifferenza è il più grave peccato mortale.
- Jovanotti
  

Un gesto gentile spesso può cambiare la vita. Per chi ha letto The sun is also a star, pensate a Irene: per lei un piccolo gesto ha significato molto, le ha cambiato la vita... completamente.
Che ne pensate? Condividete? Che valore date alla gentilezza quotidiana?
Fatemi sapere qualcosa anche sui vostri gusti musicali ;)


Buona settimana a tutti! 

Alex
 



venerdì 16 novembre 2018

5 COSE CHE #43

Buongiornissimo a tutti!
Purtroppo nell'ultimo periodo tra scuola, compiti e allenamenti di pallavolo ho avuto poco tempo per occuparmi del blog, ma questo mese ho intenzione di recuperare :)



 
5 LIBRI IN CIMA ALLA WISHLIST



IL PONTE D'ARGILLA di Markus Zusak


Markus Zusak ha la straordinaria capacità di riuscire a stregarmi tutte le volte che leggo un suo libro. Mi sono innamorata di lui a prima vista, anzi a prima lettura, quando qualche anno fa ho letto Storia di una ladra di libri; ho confermato le mie buone opinioni su di lui leggendo Io sono il messaggero e il mio cuore ha fatto qualche capriola di troppo quest'estate quando mi sono dedicata alla trilogia The Wolfe Brothers. Amo come quest'autore riesca sempre a scrivere libri molto scorrevoli e piacevoli, ma al tempo stesso carichi di emozioni e di significato. Detto questo non ho proprio nessuna intenzione di perdermi il suo ultimo romanzo!


giovedì 15 novembre 2018

RECENSIONE: Nick e Norah - Tutto accadde in una notte di David Levithan e Rachel Cohn


Può l'amore sbocciare in una sola notte?

 



TITOLO: Nick e Norah - Tutto accadde in una notte (Nick and Norah's infinite playlist)
AUTORE: David Levithan e Rachel Cohn
EDITORE: Mondadori

TRAMA:
Manhattan, sabato sera, un locale punk. Nick, che ha appena finito di suonare con il suo gruppo, chiede a una sconosciuta di essere la sua ragazza per cinque minuti. Le chiede solo cinque minuti e un bacio. Quanto basta per farsi vedere dalla sua ex che incede sicura nel locale con il nuovo ragazzo. Ma anche quanto basta per precipitare con Norah in una notte lunghissima. Vagando in una New York piovosa e sfavillante di luci, tra tassisti scontrosi, buttafuori vestiti da conigliette, ingombranti ex fidanzati, un giubbotto che si chiama Salvatore e una vecchia auto di nome Jessie, Nick e Norah vivranno una notte indimenticabile, al ritmo di una colonna sonora fatta di clacson, cellulari squillanti e canzoni...



RECENSIONE:

Nick e Norah- Tutto accadde in una notte è il primo libro nato dalla coppia di autori David Levithan e Rachel Cohn. 

Nick e Norah sono due giovani amanti della musica punk: lui è il bassista etero di una band queercore (piuttosto sfigata), lei è la figlia di un importante pezzo della discografia. Il tutto ha inizio una sera quando i due si incontrano casualmente in un locale e Nick chiede a Norah di essere la sua ragazza per cinque minuti per far ingelosire la ex, Tris, anche lei nel locale. Da questa proposta i minuti diventano ore e ha inizio la notte più lunga e folle della loro vita. Nick e Norah danno inizio a un viaggio per le strade di Manhattan costituito da silenzi imbarazzanti e dialoghi ancora più imbarazzanti, pianti isterici, risate senza senso, sguardi nascosti, baci rubati e, sopratutto, musica. I due amano la musica, la musica scorre nelle loro vene, così decidono di associare alcuni brani ai vari momenti che passano insieme e preferiscono servirsi della musica e delle canzoni di altri per esprimere i loro pensieri e sentimenti. Nick e Norah danno vita alla loro personale playlist, a un'infinita playlist che continua a suonare per tutta la notte. 


mercoledì 14 novembre 2018

SEGNALAZIONE: Sarah Gilmore, Il potere degli dei di Fabio Fanelli

Buongiorno lettori!
Ultimamente sono veramente presa da troppe cose, faccio fatica a star dietro a tutto: devo preparare i post per il blog e il programma settimanale per la radio; sto scrivendo un nuovo romanzo, dal tema parecchio ostico e dalla struttura non proprio facilissima; sto preparando tre esami; sto aiutando i miei genitori con la grafica per la loro attività. Insomma, non ho mai un minuto libero. Confortatemi XD
Comunque no, dai, a parte gli scherzi... sono stanca, ma felice. Mi piace essere una persona impegnata e mi piace darmi da fare. Quindi avanti tutta!

Dopo il breve monologo sulla mia esistenza, oggi vi segnalo una saga fantasy scritta da un autore emergente, Fabio Fanelli.




TITOLO: Sarah Gilmore, La custode
AUTORE: Fabio Fanelli
EDITORE: self
PAGINE: 336

TRAMA:
Sarah è testarda, caparbia, coraggiosa e determinata, ma non sa di possedere queste doti fin quando non si scontra con il suo destino: diventare la Custode di un potente Grimorio.
Il suo cuore puro le permetterà di accedere al grande potere che custodisce il libro ma, poco avvezza alla magia e a ciò che ne deriva, riuscirà a fronteggiare gli Oscuri che vogliono conquistare il potere assoluto?
Saprà adattarsi a una nuova vita piena di pericoli ed ostacoli da affrontare?


martedì 13 novembre 2018

INTERNAZIONALI E CIOCCOLATOSI #3

Buongiorno a tutti!
Ben ritrovati con il terzo appuntamento del nostro Internazionali e cioccolatosi.
Per oggi ho preparato una bella chicca, il romanzo d'esordio (1986) di un'autrice francese che dubito conosciate ;)


"C’è chi si specializza in un ambito particolare, ma riesce comunque a coltivare le proprie passioni. Se poi uno di questi hobby può diventare un secondo lavoro, tanto meglio. È il caso di Fred Vargas, classe 1957, scrittrice dagli anni Novanta, ma ricercatrice archeozoologica al CNRS da una vita. Si firma con uno pseudonimo ambiguo: è infatti piuttosto chiacchierato l’episodio in cui un critico, dopo l’uscita del suo primo romanzo, spese per lei solo begli aggettivi… tutti concordati al maschile."

TITOLO: Les jeux de l'amour et de la mort
AUTRICE: Fred Vargas
PAGINE: 192

TRAMA:
Tom, un jeune peintre qui rêve d être enfin reconnu, réussit à se faire inviter à une soirée de gala en l'honneur du grand artiste Gaylor. Il espère pouvoir lui montrer son travail. Intimidé par le grand homme, il n'ose pas l'aborder et pénètre comme un voleur dans le bureau du maître. Il tombe sur un cadavre et prend ses jambes à son cou. Mauvaise idée. L'inspecteur Galtier, chargé de l'enquête, trouve cette attitude bien suspecte et s'est juré de faire inculper ce petit peintre médiocre.

Il libro è disponibile solo in francese. Se la lingua non è proprio nelle vostre corde, vi consiglio il suo secondo romanzo (che fortunatamente è stato tradotto), ovvero Prima di morire addio.


domenica 11 novembre 2018

THE MIRACLE MONDAY QUOTE #32

Buongiorno a tutti!
Ci avete seguiti in diretta sabato? Avete ascoltato il nostro speciale sugli alieni e su Oumuamua? Se ve lo siete persi, niente panico, potete trovarlo QUI.
Ancora per oggi ho deciso di non abbandonare il tema fantascienza e di prendere la nostra "citazione miracolosa" da Obsidio, che ho recensito giovedì scorso.

“Live a life worth dying for.”
Amie Kaufman e Jay Kristoff, Obsidio   


La frase è breve, brevissima. Ma diretta. Chiara. Vivete una vita per cui valga la pena morire. Viviamo una vita così, viviamo una vita di valore, una vita di qualità, una vita d'avventura, una vita ricca.
E voi? Come la pensate al riguardo? Quanto mi piace buttarvi? Quali sono i vostri più grandi sogni? I vostri valori?
Raccontatemi tutto :D


Buona settimana a tutti! 

Alex

venerdì 9 novembre 2018

RECENSIONE FILM: 7 sconosciuti a El Royale

Volevo andare a vedere questo film la sera di Halloween, ma chissà perché l'hanno tolto dalla programmazione quel giorno, per poi rimetterlo il giorno dopo. I misteri della vita. Comunque ci sono andata con Emme lunedì e... film difficile. Adesso cercherò di farvi una recensione sensata e il più possibile completa (integrando anche le opinioni di Emme).


Prima reazione appena uscita dalla sala: "Ma cosa ho appena visto?! Boh."
Il film non mi era dispiaciuto, l'avevo seguito con un certo interesse... ma boh. Avete presente quei momenti in cui vi sentite davvero un po' spaesati e non capite cosa stia succedendo? Ecco, avevo quella sensazione.
Poi nei giorni successivi ci ho pensato un po' su... e io e Emme siamo giunti alla conclusione che 7 sconosciuti a El Royale è un film quasi pazzesco.
Ora procediamo con calma.

All'inizio mi aspettavo un thriller. Questo film non è un vero thriller. Dalla prima scena sembrava un noir. Non è minimamente un noir. Mi aspettavo una storia alla Dieci Piccoli Indiani. La Christie non c'entra niente.
Questo film è un pulp in piena regola, in cui i riferimenti a Tarantino e Pulp Fiction non mancano.

La storia è divisa in capitoli (macrosequenze), ognuno dei quali inizia con un cartello che ci spiega dal punto di vista di quale camera (siamo in un hotel) stiamo per seguire le vicende. Ogni scena si sofferma su un individuo in particolare e ci fa scoprire un pezzetto della sua storia.

giovedì 8 novembre 2018

RECENSIONE: Obsidio di Amie Kaufman e Jay Kristoff


 È un'avventura visiva e mentale, un viaggio dell'anima nell'universo infinito. 




TITOLO: Obsidio. Illuminae File 3
AUTORI: Amie Kaufman e Jay Kristoff
EDITORE: Mondadori
PAGINE: 615

TRAMA:
Asha Grant è approdata su Kerenza per sfuggire al suo passato. Peccato che questo l'abbia appena raggiunta. La ragazza è sopravvissuta all'assalto della BeiTech e da quel momento collabora in incognito con i pochi, disperati, coraggiosi membri della resistenza mentre, nel frattempo, si domanda cosa fare del segreto che tiene nascosto. L'ultima cosa che immaginava era di doversi preoccupare del suo ex, Rhys Lindstrom, appena sbarcato sul pianeta e più bello che mai nella sua uniforme BeiTech nuova fiammante. Chi può dirle con certezza se il ragazzo sarà per lei una via d'uscita o la garanzia che non se ne andrà mai viva da quel sasso congelato? Asha non è l'unica nei guai: la banda di sopravvissuti guidati da sua cugina Kady sta tornando su Kerenza, ma non ha abbastanza ossigeno per il viaggio. Oltretutto dietro l'angolo potrebbe anche esserci il rischio di un ammutinamento, ma non saranno certo queste inezie a fermare il Gruppo Illuminae. Purtroppo il tempo non è dalla loro parte. La BeiTech ha pianificato lo sterminio di tutti i civili su Kerenza ed è a un passo dal realizzarlo: soltanto un miracolo può salvarli. E i miracoli, lo sanno tutti, sono soltanto probabilità statistiche... o no?



RECENSIONE

Fino all'anno scorso non credevo che mi sarei mai appassionata a una serie fantascientifica. Non è il mio genere, mi dicevo. Non mi piacciono queste storie, mi ripetevo. E poi è arrivato Illuminae. Un colpo di fulmine, un amore che nasce all'istante e diventa ogni secondo più intenso. Un amore che cresce pagina dopo pagina, riga dopo riga.

The Illuminae files è molto più di una serie sci-fi, molto molto di più: questa trilogia è sci-fi e ya, è scienza e sentimenti, è intelligenza e passione, è dramma ed è gioia. Sono libri complessi, sono storie intricate e intriganti. È un mondo che ti rapisce e ti sconvolge.
È un'avventura visiva e mentale, un viaggio dell'anima nell'universo infinito.

Bene, ora che vi ho descritto per bene le sensazione che mi ha lasciato la serie nel complesso, posso soffermarmi nei dettagli su Obsidio ;)

martedì 6 novembre 2018

SEGNALAZIONE: Mia. Il risveglio delle anime di Vincenzo Gammone

Buongiorno!
Di ritorno da una bellissima (e lunghissima) lezione di economia, oggi vi segnalo il romanzo di un autore emergente: Mia. Il risveglio delle anime di Vincenzo Gammone.


TITOLO: Mia. Il risveglio delle anime
AUTORE: Vincenzo Gammone
EDITORE: CTL Livorno
PAGINE: 200 

TRAMA:
Dietro ai manieri più importanti d'Italia si celano le scuole di magia più potenti al mondo. Due ragazzi comuni ed una vita normalissima, si trovano catapultati in una realtà alternativa. Mia si trova a fare i conti col suo passato. Dario, ragazzo omosessuale di Napoli incontra una strega molto graziosa. Il famigerato mago oscuro Rastaghan viene risvegliato attraverso la rottura di un sigillo imposto molti secoli or sono dagli antichi stregoni delle anime. Una storia astratta piena di intrighi e colpi di scena, combattimenti all'ultimo sangue, amicizia, amore e legami ultra secolari.


Che ne pensate? Vi ispira?

Alex
 

PER GLI AUTORI
Vi ricordo che siamo disponibili per segnalazioni anche sul nostro programma radio "Vuoi conoscere un casino? on air". Contattateci a gp.giorgia@yahoo.it

lunedì 5 novembre 2018

IO LEGGO AUTORI EMERGENTI - TEMA DEL MESE: Young Adult

Buongiorno a tutti!
Qualche mese fa abbiamo iniziato una collaborazione con il gruppo Io leggo autori emergenti (QUI il progetto) per la promozione di scrittori esordienti. Oggi vi presentiamo il terzo #temadelmese.




Molto spesso si considera lo YA un genere letterario, in realtà sarebbe più corretto definirlo un target di lettura, poiché possono essere YA libri di tutti i generi, inclusi fantasy e fantascientifici come Illuminae e Percy Jackson. In breve rientra nello YA tutto ciò che è scritto per un pubblico giovane e che vede come protagonisti adolescenti.

I libri di questo tipo sono generalmente scritti in prima persona, così da permettere al lettore di immedesimarsi più facilmente nel protagonista, di comprendere meglio i suoi pensieri e i suoi sentimenti; il lettore deve avere la possibilità di entrare nella sua mente e di scoprirla pian piano, pagina dopo pagina.
Per sollecitare l'attenzione i libri YA trattano, ovviamente, tematiche legate al mondo adolescenziale: amore, amicizia, famiglia, scuola, cambiamenti fisici ed emotivi.
Gli amici sono fondamentali durante l'adolescenza: con loro ci si diverte, si commettono piccole e grandi follie, ci si confida, ci si aiuta reciprocamente. Durante questa fase della vita si cresce e si cambia ed è sicuramente meglio farlo accanto a persone che ci aiutano e ci vogliono bene, persone che ci capiscono meglio di chiunque altro perché stanno vivendo e provando esattamente ciò che stiamo vivendo e provando anche noi.
Proprio come l'amicizia anche "l'amore" è importante per un ragazzo: durante l'adolescenza si conoscono nuove persone, si matura e sbocciano i primi amori. Si sa che le ragazze sognano continuamente di incontrare il loro principe azzurro... e mentre lo attendono con grande trepidazione preferiscono vivere la storia d'amore di altri, seguendo le vicende delle protagoniste dei libri.
La famiglia costituisce poi una parte essenziale nella vita dei giovani. L'adolescenza è una fase di grandi trasformazioni e questi cambiamenti possono mutare anche il rapporto tra un ragazzo e la sua famiglia: molte volte l'adolescente si allontana dalla propria famiglia, si trova in difficoltà nell'esternare le proprie emozioni, pensa di avere sempre ragione e di fare sempre la cosa giusta, vuole essere indipendente e non dà ascolto a nessuno. Ed ecco che nei libri YA possiamo leggere anche di ragazzi che si lamentano dei propri genitori, ragazzi che combinano casini, vengono messi in punizione e combinano casini ancora più grandi, ragazzi che nascondono piccoli o grandi segreti alla propria famiglia.
Gli adolescenti possono sentirsi persi, confusi, impauriti e così cercano di comprendere se stessi attraverso le parole di altri.
Gli YA essendo, appunto, indirizzati verso un pubblico giovane e avendo come protagonisti ragazzi, sono solitamente scritti in maniera molto semplice e scorrevole, facile da leggere e apprezzare; usano un linguaggio piuttosto colloquiale e poco impegnativo. Ovviamente, ci sono diversi tipi di YA: alcuni raccontano storie estremamente banali e sono scritti con un linguaggio fin troppo abusato, perché hanno il solo scopo di intrattenere; altri invece possono affrontare tematiche più impegnative e contenere riflessioni più serie.
La lettura di queste opere è spesso anche utile e piacevole per gli adulti, che rivedono se stessi e i loro figli in queste storie.

sabato 3 novembre 2018

SEGNALAZIONE: Fiori di campo, La linfa dell'anima di Martina Ghirardello

Buongiorno a tutti!
Tra poche ore andrà in onda la seconda puntata di "Vuoi conoscere un casino? on air" (13-15 su Radio People Italy): durante la trasmissione vi racconteremo e consiglieremo diversi libri, sia di autori affermati che di autori emergenti; tra questi ultimi troverete anche La linfa dell'anima di Martina Ghirardello.
Intanto vi lascio qui sotto qualche informazione sul libro.


"Così, paradossalmente, dal sangue delle tue ferite che penetrano nel profondo dell’anima nasce una nuova linfa di cui non conosciamo la provenienza; forse è sempre stata dentro di noi, forse ci è stata donata da qualcuno, e da questo elisir di pura energia rinasciamo, come una fenice dalle sue ceneri."



TITOLO: Fiori di campo, La linfa dell'anima
AUTORE: Martina Ghirardello
EDITORE: Genesis Publishing
FORMATO: ebook e cartaceo
PAGINE: 320
USCITA: 15 ottobre 2018

Volume 2 della duologia Fiori di campo, sequel de Le radici del cuore.

venerdì 2 novembre 2018

REVIEW: The Hate U Give by Angie Thomas


Complex and delicate




TITLE: The Hate U Give
AUTHOR: Angie Thomas
PAGES: 448

PLOT:
Sixteen-year-old Starr lives in two worlds: the poor neighbourhood where she was born and raised and her posh high school in the suburbs. The uneasy balance between them is shattered when Starr is the only witness to the fatal shooting of her unarmed best friend, Khalil, by a police officer. Now what Starr says could destroy her community. It could also get her killed. Inspired by the Black Lives Matter movement, this is a powerful and gripping YA novel about one girl's struggle for justice.


 

REVIEW

The Hate U Give
is a very complex book to review, since it is not just a novel... here the author becomes the spokeperson of an entire community and deals with such a delicate topic as racism is.

Starr, the protagonist, is a 16-year-old black girl living a double life: she's "Big Mav's daughter" in her neighborhood (Garden Height, the ghetto zone of the town) and a very cool "whitish" girl in the school she attends, the Williamson (a very white place).
At the beginning of the book she witnesses the murder of her childhood friend Khalil, killed by a white cop without apparent reason.
This event completely changes her life: she has to testify, she has to tell the truth, to show the world the injustice they (black people) have always suffered... an injustice that caused her innocent friend's death. Step by step she becomes aware of the power of her words, of how every life matters and of how injustice have to be fought with tenacity.
I'd like to stress that Starr should be an example for everyone, not just those victims of racism, but for all the victims and all the witnesses: your voice is your weapon, our voices are our weapons and we have to stand up for ourselves and for everyone who needs us. Because brave is not the person without fears, but brave is the person who, despite his/her fears, does the right thing.


As a character Starr was quite easy to understand and to emphatize with (the story is told by her point of view), whereas unfortunately other characters weren't so clear and so involving. Even though I loved her family, I would have like to know more about her brothers and her momma. The member of the family that I got the most was her dad: stubborn, strong, determined to love and protect his "lil' girl" at all costs. I really understood him and I adored the way he decided to improve himself for his family's sake.
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