Buongiorno a tutti!
La segnalazione di oggi è dedicata a una delle penne più amate e prolifiche del self italiano:
Aura Conte, che è già stata più volte nostra ospite (per segnalazioni e anche per un'
intervista con la sua "partner in writing" Connie Furnari). Il romanzo che vi presento oggi è uno
sport romance, dal titolo
Dive.
Otto team, sette prove mortali, quattro continenti.
Orgoglio. Follia. Odio. Amore. Adrenalina.
Sei pronto a sfidare la Morte?
TITOLO: Dive
AUTRICE: Aura Conte
EDITORE: self
PAGINE: 223
TRAMA:
Kevin Davidson è
conosciuto da tutti come Darko, una star degli sport estremi in grado di
sfidare la morte senza mai provare paura.
Non tanto diverso da lui è Goliath (Ian Gordon), un daredevil pieno di soldi con il quale si trova spesso in competizione.
Quando
a entrambi viene proposto di partecipare al Dive, una competizione
all’interno della quale potranno sfidarsi in sette prove mortali con
altri appassionati del settore, né Kevin né Goliath si tirano indietro.
Tuttavia,
per partecipare all’evento, sono necessari degli sponsor e un team
adeguato in grado di seguire i partecipanti, filmare ogni prova e
alimentare la loro fama online.
Goliath
si fida soltanto di una persona a questo mondo, sua sorella Kimberly.
Lei è tutto fuorché un’appassionata di certe cose, però è l’unica che
può aiutarlo.
Differentemente
da Ian, Kimberly odia la ricerca continua della morte, è qualcosa che
non sopporta da quando lei e il fratello hanno perso entrambi i
genitori. Tuttavia, per diverse ragioni che vanno oltre il semplice
sostegno, la ragazza decide di accettare la sua proposta.
Kimberly
è pronta a seguire il fratello in capo al mondo ma non a conoscere
Darko, il suo nemico giurato. Soprattutto, quando qualcuno ha deciso di
approfittare dell’evento per giocare con le vite altrui.
Darko
rappresenta tutto ciò dal quale Kimberly fugge: il rischio, l’amore, la
paura, la sofferenza, la morte… un uomo che con il suo aspetto e
carattere potrebbe distruggere il castello di carta dove si è rifugiata
negli ultimi anni.
Che ne pensate? Vi ispira?
Alex