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mercoledì 9 agosto 2017

RECENSIONE: Hermanos di Bogani e Pozzoli

Come primo non c'è male...


Primo incontro ravvicinato con un romanzo western. Verdetto? Ottima impressione.



TITOLO: Hermanos
AUTORI: Alessandro Bogano ed Edoardo Pozzoli
EDITORE: Inspired Digital Publishing
ASIN: B01M0VR238
DISPONIBILE IN: Ebook (euro 0,99) 


TRAMA:
America, fine dell’ottocento. Un pistolero eccellente poco riflessivo e molto esuberante, uno stratega infallibile e di poche parole, un ex-soldato americano pavido e pigro ed un medico senza le giuste qualifiche alla ricerca della propria strada, si ritrovano in fuga dall’Arizona verso il Messico.Ricercati con l’accusa di furto di un carico d’oro sia dall’esercito Americano che da quello Messicano e con la certezza della fucilazione in caso di cattura, si vedono costretti a mettersi sulle tracce dei veri responsabili che li hanno volontariamente cacciati in quella spiacevole situazione.Una volta scoperta la reale destinazione dei lingotti e dei veri ladri, il gruppo apparentemente improvvisato avrà ancora il coraggio di cercare vendetta per la falsa accusa e di provare ad impossessarsi dell’oro?




RECENSIONE:

Curioso, simpatico, particolare: Hermanos è senza dubbio una lettura piacevole.

La trama ruota intorno a un elemento che non può mancare in un western: c’è un carico d’oro. E tutti vogliono l’oro.

L'unica regola dei banditi era l'oro prima di tutto, ma la pelle prima dell'oro.

Gli autori sono, però, abili nel mantenere alto il livello di attenzione del lettore: i colpi di scena, i tradimenti, le confessioni e i cambi di alleanze non scarseggiano.


«Ma che brutto figlio di puttana!» Rod scattò in piedi, paonazzo in volto.
«Rod, ma che…? Ti sei ammattito tutto di un colp...»
«Ma che ammattito! Non capisci? Quel bastardo ci ha traditi! Ci voleva tradire fin dall’inizio!

Il romanzo rispetta i personaggi (banditi) e l’ambientazione un po’ imprecisata di un western, condendo il tutto con una giusta dose di ironia.

Un punto forte di questa storia sono i personaggi: ciascuno ha il proprio carattere, il proprio atteggiamento, e i quattro protagonisti si distinguono bene l’uno dell’altro.
Julio è maldestro  e sembra essere un po’ “lo scemo del villaggio”, ma nel corso dell’avventura mostra il suo gran cuore e la sua lealtà. Poi compare Rod, suo fratello (che lo vuole morto): è la mente del gruppo e passa le sue giornate pianificando piani su piani per realizzare i furti più complessi le imprese più epiche. Completano la combriccola alla ricerca dell’oro Diego (il cugino poco sveglio e fifone dei due) e Andrew (un medico che forse dovrebbe cambiare lavoro e che cerca, quasi filosoficamente, la sua strada nella vita).
Pagina dopo pagina vediamo il loro rapporto evolversi: all’inizio l’oro è l’oro e per l’oro si può tradire chiunque, abbandonare chiunque, ammazzare chiunque… Ma alla fine qualcosa cambia.
Ammetto che il finale mi ha strappato una lacrimuccia: nonostante le numerose morti che costellano la storia, la scena con la quale si chiude la vicenda è dolce e malinconica...
Non c'è nulla da dire. Il mondo andava così, c'era la vita e c'era la morte. Niente di così straordinario da doverci scrivere sopra poemi. Bastava vivere, e ricordarsi di averlo fatto.

Non troviamo indicazioni dettagliate sull’anno o sulle località che fanno da sfondo agli eventi, ma questo è positivo: contribuisce a creare un’atmosfera da “grande e sconfinato old wild west”, crea un mondo nel quale tutto è polvere e vaghezza, nel quale quasi tutto è lecito e trovare la propria strada è davvero difficile.

È ben riuscito l’aspetto comico del romanzo: i pensieri e le battute dei personaggi fanno sorridere al punto giusto, il loro modo di ragionare oscilla tra il sensato e lo sciocco,  le loro idee non sono mai banali o scontate.
Lo stile è scorrevole, il libro si fa divorare tranquillamente e nulla risulta noioso o prevedibile.

Mi permetto di segnalare solo una piccola pecca di Hermanos: chi ha curato l'editing avrebbe dovuto prestare maggiore attenzione... Si incontrano qua e là errorini di battitura e alcune frasi non sono proprio chiarissime.

Libro consigliato per trascorrere un pomeriggio divertente e spensierato (ma non troppo...).

Faccio i complimenti ai due giovani autori e auguro loro buona fortuna!



VOTO:


Alex





GLI AUTORI
Alessandro Bogani nasce nel 1995 in provincia di Milano, ha conseguito il diploma di maturità scientifica ed è attualmente iscritto al corso di laurea in Scienze e Tecniche Psicologiche. L’interesse per la letteratura si manifesta con forza durante gli ultimi anni di liceo, tanto da far nascere in lui il desiderio di sperimentare in prima persona il mestiere dello scrittore. Ha un debole per la fantascienza di Asimov e per quei libri dal sapore “terroso” come La strada, Il buio oltre la siepe e Furore, ma il suo sogno è di sperimentare e rivisitare quanti più generi letterari possibili, dal western alla fantascienza, confrontandosi con essi da scrittore per conoscerli meglio. Oltre alla letteratura, le sue passioni sono la musica, la cinematografia e la fisica, interessi che spesso s’intrecciano e vanno a contaminare ciò che scrive.

Edoardo Pozzoli nasce nel 1995 a Desio, una cittadina vicino alla metropoli milanese.
Attualmente è iscritto al corso di laurea in Economia e gestione dei beni culturali, all'Università Cattolica di Milano. Sogna un'Italia che sappia valorizzare al massimo i suoi beni culturali, dai parchi archeologici alle mostre di arte contemporanea, cercando di dare un valido contributo a questa causa. Amante di gran parte dei generi letterari sin da piccolo, ha sempre avuto una predilezione per quello storico/narrativo, spaziando dalle epoche antiche fino a quelle più contemporanee. Appassionato di cinema, si è affacciato da qualche anno al mondo dei fumetti Bonelli, e spera di far tornare il genere western italiano nella vita degli italiani, con uno stile audace e moderno.

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