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sabato 17 agosto 2019

DIARIO VCUC: viaggio in Olanda

Buongiorno a tutti, amici!
Come avrete visto da Instagram, settimana scorsa io e Marta siamo state in Olanda con i nostri genitori. La vacanza è stata organizzata dal nostro caro papà, il quale ci ha preparato un viaggetto coi fiocchi.

Giovedì 8 agosto siamo partiti molto presto, intorno alle cinque del mattino, e abbiamo dato inizio alla nostra grande avventura: 15 ore di auto per arrivare a Utrecht, dove abbiamo soggiornato la prima notte.
Nota negativa del viaggio: il traffico in Germania. Qui, nel cuore dell'Europa, molte strade erano parzialmente chiuse per lavori di vario tipo e incidenti, il che ci ha causato un bel ritardo sulla tabella di marcia (friggendoci anche il cervello, fermi al sole in pieno pomeriggio... Io ne ho approfittato per leggere Il diario di Gabriele Missaglia, di cui pubblicherò a breve la recensione).
Un elemento che mi ha invece molto colpita, della Germania prima e dell'Olanda poi, è stato l'alto numero di pale eoliche presenti: lungo tutta l'autostrada nel primo Stato e più o meno ovunque nel secondo c'erano impianti eolici. Pale e pale eoliche. Se avete presente la mia mania ecologista, dovreste riuscire a immaginare i miei occhietti a cuoricino quando le ho viste.
La prossima volta che sentirò qualcuno lamentarsi perché le pale "rovinano il paesaggio" e "fanno rumore", porterò questo qualcuno a Rotterdam, dove le pale arrivano fino alla periferia della città.
Una figata. Non ho altro modo per descrivere la mia esaltazione XD


Il primo giorno abbiamo visitato Utrecht, immergendoci fin da subito in un'atmosfera molto diversa da quella di casa nostra: ha piovuto quasi tutto il giorno... e questo clima ha contribuito a rendere l'ambiente ancora più suggestivo. Ci siamo persi tra i canali, ammirando le piccole imbarcazioni, i ponti e i locali.
Se vi capita di fare un salto in questa città, vi consiglio di fermarvi per pranzo al Graaf Floris e di ordinare l'insalata con salmone affumicato: vi arriverà un delizioso e ricchissimo piatto di verdure, fette di salmone e salsine, il tutto accompagnato da pane caldo e burro. Il paradiso per il mio palato.

Dalla seconda notte abbiamo invece dormito in un incantevole casetta sul Reno, immersa nel verde.
L'unico (piccolo) problema è stato la collocazione della camera mia e di Marta... su un soppalco. All'inizio raggiungerlo è stato un trauma e io mi sono sentita tutto fuorché un'abile scimmietta.

Rotterdam è stata un'altra bella sorpresa: molto più moderna e meno pittoresca di Utrecht, ci ha accolti con la sua eleganza e i suoi edifici innovativi.
Per pranzo fermatevi al Markthal, non ve ne pentirete! Quest'ultimo è un enorme mercato al coperto, un mercato che vende solo cibo. Tante, tantissime bancarelle pronte a stupirvi con ogni sapore possibile e immaginabile. Vi consiglio di mangiare andaluso ;)
Parecchie migliaia di passi dopo siamo anche arrivati all'Erasmusbrug, ponte costruito negli anni '90 che collega il centro storico al quartiere di Kop van Zuid. Vista fantastica dall'alto e attraversata resa unica dalle forti volate di vento che quasi spostavano noi passanti. Per gli amanti delle emozioni forti è perfettamente adatto.

In mattinata abbiamo anche visitato Kinderdijk, dove si trovano 19 mulini a vento storici. Questa è stata, a mio parere, l'esperienza migliore della vacanza: ho adorato scoprire la storia di questi strumenti e capire il modo in cui sono stati usati (e vengono tuttora impiegati) per prevenire le inondazioni; passeggiare tra acqua, campi e mulini è stato stupendo (tanto che io e Marta abbiamo perso la cognizione del tempo, macinando km e distanziando di parecchio i nostri genitori).

Stranamente, Amsterdam mi ha colpita meno del resto. Bella eh, anzi bellissima... ma piena di turisti. Sono riuscita a godermi molto di più le altre tappe, forse perché meno scontate, meno turistiche, meno pronte a mettere in scena lo spettacolino per i passanti. Amsterdam sarebbe davvero magica se fosse possibile vederla vuota o quasi.
Di tutta la città, ciò che mi ha divertita di più è stato il giro a Madame Tussauds, dove io e Marta ci siamo dedicata a scattare foto assurde con parecchi personaggi... di cera.
Per ammirare i canali vi suggerisco di passare anche da Utrecht o da Leiden (dove siamo stati l'ultimo giorno), per avere la possibilità di passeggiare con più calma, senza tutta la frenesia della capitale.
Lo specifico: Amsterdam va vista, assolutamente. Però non limitatevi solo a quello.

Un paio di consigli alimentari:
1. non esiste cibo tipicamente olandese, quindi sbizzarritevi e mangiate dove volete;
2. non bevete caffè, costa come l'oro.

Per concludere la vacanza abbiamo fatto tappa anche a Katwijk aan Zee, una cittadina sul Mare del Nord. Qui non ci siamo di certo dimenticate di lasciare un segno del nostro passaggio ;)


In generale... la mia idea è che ovunque si vada non sia necessario affannarsi per vedere tutti i musei, tutti i monumenti, tutte le piazze, tutti i quadri... tutto ciò che, insomma, è famoso; la vera bellezza di posti stranieri e sconosciuti si scopre passeggiando con calma, a piccoli passi, muovendosi tra le vie assaporando ogni istante e ammirando ogni angolo, ogni pietruzza. La vacanza perfetta, per me, trova il giusto equilibrio tra turista e viandante senza meta: scegliete poche cose da visitare e fatelo con calma, poi perdevi nella vita del luogo.


Siete mai stati in Olanda? Vi piacerebbe visitarla?
Trovate su Instagram altre foto del nostro viaggio.


Alex


P.S. Quando vi dicono che in Olanda usano parecchio le bici... beh, è un eufemismo: in Olanda gira una quantità indescrivibile, pazzesca, assurda di biciclette. E vederle parcheggiate tutte insieme, a centinaia, a migliaia... è sorprendente!

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