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giovedì 19 luglio 2018

LIBRO VS FILM: Tuo, Simon

Buongiorno a tutti!
Il post di oggi è dedicato al confronto tra il film Tuo, Simon e il libro da cui è tratto (che prima di essere trasposto su pellicola si intitolava Non so chi sei, ma io sono qui, in lingua originale Simon vs. the Homo Sapiens Agenda)




TITOLO: Tuo, Simon
AUTRICE: Becky Albertalli
EDITORE: Mondadori

TRAMA:
Simon ha diciassette anni e un amore segreto per Blu, un ragazzo conosciuto online con cui intrattiene un'intensa, tenera corrispondenza. Il loro rapporto è al sicuro finché un'email non finisce nelle mani sbagliate: quelle di Martin, il bullo della scuola, che ora minaccia di rivelare a tutti lo scoop dell'anno... a meno che Simon non l'aiuti a conquistare Abby, la ragazza di cui è innamorato ma che non lo degna di uno sguardo. Per proteggere il suo amore, Simon dovrà affrontare per la prima volta la paura di uscire dal guscio che ha costruito intorno a sé, trovando il coraggio di rinunciare alle proprie sicurezze per fare spazio alla bellezza e alla libertà di essere se stessi. Email dopo email, il sentimento per Blu cresce, e così la voglia di conoscersi e di far conoscere agli altri chi è davvero.





Ci tengo a precisare che prima di scrivere questo articoletto ho (in ordine) visto il film in italiano, letto il libro in italiano, visto il film in inglese, letto il libro in inglese.
Perché tutto questo? Perché mi sembrava incredibile la conclusione alla quale ero giunta dopo la prima visione e lettura... conclusione che invece si è riconfermata dopo il secondo esame.
Ovvero? Ovvero che il film è meglio del libro. Molto meglio, almeno secondo i miei gusti e parametri.

In poche parole posso dirvi che la pellicola è più completa, più emozionante, più profonda, più ricca. In molte parole... adesso vi spiego tutto nei dettagli.

Partiamo dalla trama, o meglio dalla finestra temporale sulla quale si concentrano le due versioni.
Il libro inizia con il ricatto di Martin e termina una trentina di pagine dopo che Simon ha scoperto l'identità del suo Blu. Insomma, indaga poco sull'origine della loro relazione online e ci fa vivere un po' di idillio finale.
Per tutta la prima parte del film, invece, non c'è nessun ricatto: le immagini si concentrano sulla normale vita di Simon, ce lo fanno conoscere come un ragazzo tranquillo, gentile, premuroso, simpatico... il ricatto arriva solo dopo. Inoltre nel finale non viene presentata tutta la serie di azioni "romantiche" (e a tratti troppo mielose) della sua relazione con il Blu in carne e ossa. Diciamo che qui hanno deciso di lasciarci immaginare, dandoci solo un piccolo assaggio.
Ho preferito la seconda opzione perché dà più spazio a Simon come persona, ci aiuta a capirlo meglio, si concentra su di lui, sui suoi modi di essere e di fare, sulle sue reazioni, sul suo prima e sulla sua crescita. Ritengo il lieto fine del libro troppo sdolcinato, di un romanticismo farfalloso che si sarebbe potuto evitare.

Soffermiamoci ora sui personaggi.
E iniziamo da Simon.
Il libro è scritto dal suo punto di vista, dovremmo quindi essere nella sua testa... eppure non mi sono sentita particolarmente coinvolta da lui e dalle sue emozioni. Devo ammettere che Nick Robinson (l'attore che interpreta Simon) ha fatto, invece, un lavoro eccellente: rende alla perfezione la paura e la rabbia, l'angoscia, l'ansia, la malinconia, la sofferenza e l'imbarazzo del protagonista. Ha creato un personaggio migliore di quello del libro, senza dubbio. 
Altro elemento che vorrei far notare del film (che manca al libro): Simon si mostra in tutto se stesso e il ritratto che ci viene fornito è quello di un ragazzo che è gay, e non di un "ragazzo gay".
Ora mi spiego meglio. Il film riesce a non raccontare uno stereotipo, si allontana dai pregiudizi, dai luoghi comuni che vengono spesso riferiti ai personaggi omosessuali: Simon è prima di tutto un ragazzo normalissimo e il suo essere gay non lo trasforma nella "femminuccia" di turno. Capitemi, non voglio essere offensiva e so perfettamente che ci sono moltissimi modi di vivere la propria sessualità (etero o omo, non importa), perciò proprio per questo ritengo giusto che vengano descritti ragazzi omosessuali che sono veramente diversi l'uno dall'altro e non il prodotto creato con lo stampino da uno stereotipo (per farvi un esempio: nel film vengono mostrati sia  Ethan che Simon, che sono agli antipodi come modi di essere). Spero che si capisca ciò che intendo.

Passiamo agli altri personaggi.
I genitori di Simon nel libro sono pressoché inesistenti, le loro reazioni povere e molto tranquille.
Nel film vengono sfruttati molto meglio, e il rapporto, sia con il padre che con la madre, viene approfondito molto di più. Sono scene veramente toccanti quelle in cui Simon si ritrova a confrontarsi con la sorella e con i genitori (insieme e separatamente).
Anche gli amici del protagonista, cioè Leah, Abby e Nick hanno più carattere, sono meglio definiti, più intriganti e ricchi. Grazie alla miglior descrizione fornita dal film, il loro comportamento risulta più comprensibile, riusciamo a sentirli. Nel libro, purtroppo, sanno solo di contorno.

Devo ammettere che preferisco anche il modo in cui si evolve la relazione tra Simon e Blu nel film: il dubbio costante di Simon, il fatto che continui a cambiare il viso associato a quel soprannome, unito a una sorta di sesto senso...

Conclusione? Il romanzo è carino e piacevole, sicuramente tratta un tema delicato e importantissimo... quindi per questo complimenti all'autrice; d'altra parte, però, è forse troppo breve e troppo "fiabesco", mentre il film riesce a trovare e aggiustare tutti i punti deboli del libro, riempie i buchi e migliora il tutto. 




VOTO LIBRO:



VOTO FILM:





Avete letto il libro? Visto il film?
Cosa ne pensate?

Alex



2 commenti:

  1. Cara Alex, leggendo un po di trama, mi sono sentito ancora molto romantico!!!
    Ciao e buona serata con un forte abbraccio e un sorriso:-)
    Tomaso

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