5 COSE CHE #25

Buongiorno a tutti!
Ieri è iniziata la fiera di Tempo di Libri a Milano, ci siete già stati? Ci andrete nei prossimi giorni? Io sarò lì domani pomeriggio dalle tre circa, presso lo stand Edizioni Il Ciliegio, numero E40. Venite a trovarmi ;)

5 LIBRI CHE MI HANNO FATTO PIANGERE

Strano, ma vero, non è stato facile trovare i cinque elementi per questo 5 COSE CHE: mi commuovo facilmente quando guardo i film, mentre un libro per riuscire a farmi piangere ce ne deve mettere di impegno...

THE PERKS OF BEING A WALLFLOWER, tradotto come NOI SIAMO INFINITO di Stephen Chbosky

Questo è stato il primo libro a farmi piangere, il primo in assoluto. E l'unico che mi abbia colpita così tanto a livello emotivo. Probabilmente averlo letto in lingua originale ha giocato una parte importante.






THE FAULT IN OUR STARS, tradotto come COLPA DELLE STELLE di John Green
 
Anche qui la lingua inglese è stata d'aiuto: non so esattamente perché, ma la traduzione italiana non mi ha fatto quasi nessun effetto, al contrario della versione inglese, che mi ha strappato ben più di una lacrimuccia.

P.S. Adoro la copertina di questo libro *-*

STORIA DI UNA LADRA DI LIBRI di Markus Zusak 

Una sola parola, un solo nome: Rudy. Oh buon Dio, il mio caro, dolcissimo, meraviglioso Rudy e i suoi capelli giallo limone. Mi viene da piangere solo a pensarci.

ADDIO, FAIRY OAK di Elisabetta Gnone 

Qui non posso dire di essermi disperata, perché non accadono eventi drammatici: ho sperimentato, però, una profonda malinconia, una sensazione di nostalgia e tristezza crescente man mano che mi avvicinavo alla fine...








ALLEGIANT di Veronica Roth

Beh, non mi aspettavo certo che finisse così. Mi sono messa proprio a piangere. A piangere imprecando come una scaricatrice di porto.







E voi? Per che libri avete pianto? Conoscete quelli che vi ho proposto io?
Vi ho spoilerato qualcosa? XD

Se volete piangere ancora di più, vi consiglio anche la visione dei film dei primi tre libri: sono
stati strazianti per me. Il film di Allegiant, invece, non è un gran che.
 
Alex