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lunedì 27 novembre 2017

UN CLASSICO E UN BUON TÈ #3

Buon martedì a tutti!

Ecco qui il terzo appuntamento con Un classico e un buon tè, la nuova rubrica in cui io e Emme collaboriamo per rendere deliziose le vostre letture!
Ogni martedì io e il misterioso Emme ci dedichiamo a un abbinamento molto difficile e delicato: lui sceglie un classico (della letteratura mondiale) che considera imperdibile, e io vi consiglio il tè/infuso perfetto da abbinarci.




Faccio un brevissimo commento sulla mia vita personale, prima di iniziare: sto continuando a guardare Sherlock... e niente, è troppo meravigliosamente stupendo *-*
Ok, ora precediamo ;)



 
DIECI PICCOLI INDIANI di Agatha Christie


 
TRAMA:
Dieci persone estranee l'una all'altra sono state invitate a soggiornare in una splendida villa a Nigger Island senza sapere il nome del generoso ospite. Eppure, chi per curiosità, chi per bisogno, chi per opportunità, hanno accettato l'invito. E ora sono lì su quell'isola che sorge dal mare simile a una gigantesca testa di negro che fa rabbrividire soltanto a vederla. Non hanno trovato il padrone di casa ad aspettarli; hanno trovato invece una poesia incorniciata e appesa sopra il caminetto della loro camera. E una voce inumana e penetrante che li accusa di essere tutti assassini. Per gli ospiti intrappolati é l'inizio di un interminabile incubo. Come comincia la poesia? "Dieci piccoli negretti se ne andarono a mangiar: uno fece indigestione, solo nove ne restar." E come finisce? "Solo il povero negretto in un bosco se ne andò: ad un pino s'impiccò, e nessuno ne restò." Agatha Christie, che si é cimentata più volte con il giallo in ambiente chiuso, il battello sul Nilo, il favoloso Orient-Express, la villa in Cornovaglia, con Dieci piccoli indiani, scritto nel 1939, ha sfidato se stessa: dieci assassini, isolati, vittime a loro volta di un assassino invisibile. Un geniale capolavoro dell'impossibile possibile.



Emme lo descrive così:
"Inquietante, affascinante, impossibile. 
In una sola parola? Thrilling."



Quindi io vi presento un tè scuro, venato di rosso, un tè stranamente dolce, ma inquietantemente forte.



NOME: TE' NERO ALLA LIQUIRIZIA




DESCRIZIONE:
sulla base di tè nero cinese, black congou, dal gusto morbido, vengono aggiunti radice di liquirizia e aromi.

CONSIGLIATO CON: dolcetti di qualunque tipo. Credo che ci sia qualcosa di particolarmente avvincente nell'ansia che si può provare bevendo un tè dolce, quando si è sicuri che ci saranno morti a non finire...




 
Vi è piaciuto il consiglio? Che ne pensate di questa nuova rubrica? 
Fatecelo sapere nei commenti :)



 Alex e Emme

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