giovedì 1 marzo 2018

RECENSIONE: Fandom di Anna Day


Un'idea ottima e un risultato a tratti banale.





TITOLO: Fandom
AUTRICE: Anna Day
EDITORE: De Agostini
PAGINE: 506

TRAMA:
Un romanzo sulla forza di essere se stessi. Sul coraggio di scegliere ciò in cui crediamo e ciò che amiamo, e affrontarne le conseguenze.

Finalmente il gran giorno è arrivato, Violet è pronta. Pronta per incontrare gli attori che hanno portato sul grande schermo il suo romanzo preferito, La Danza delle forche. Violet lo sa recitare a memoria, ne conosce ogni battuta. Se potesse esprimere un desiderio, chiederebbe di poterci vivere dentro ed essere Rose, la protagonista perfetta. Dovendo fare i conti con la realtà, Violet si accontenta di presentarsi all’evento come cosplayer di Rose e mettersi in fila per l’autografo dei suoi idoli. Soprattutto per quello dell’attore che interpreta Willow, l’eroe più bello di sempre – darebbe ogni cosa per far colpo su di lui. Proprio nel momento in cui il ragazzo si complimenta con lei per il suo costume accade qualcosa di inaspettato. Un terremoto. Urla. Il buio. Violet riapre gli occhi e qualcosa è cambiato. Le guardie corrono ovunque impazzite. Ma è solo quando un proiettile colpisce Rose e la ragazza cade a terra esanime che Violet capisce. Capisce che adesso non è più solo a un evento in costume per appassionati di fantasy. Adesso quella è la realtà. Adesso lei è dentro la storia e la protagonista del suo romanzo preferito è appena morta. Violet ora può fare solo una cosa: prendere il suo posto,
ripassare le battute e vivere la storia fino alla fine… E sperare che tutto vada come è stato scritto.






RECENSIONE:

La struttura di Fandom mi ha attirata fin da subito, è stata un'ottima premessa: una storia incastrata in un'altra storia... la storia di Violet e dei suoi amici che si ritrovano all'improvviso all'interno del loro romanzo preferito, La danza delle forche. Un titolo davvero pittoresco, tra l'altro, per un mondo così crudele.

Fandom, per me, presenta sostanzialmente due aspetti molto distinti, uno totalmente positivo e l'altro molto negativo.

Partiamo dai pregi: i personaggi.

Violet, la protagonista, è una ragazza impacciata, un po' buffa, inconsapevole delle sue potenzialità. Vive nell'ombra della sua bellissima migliore amica Alice e adora alla follia La danza delle forche. Nel corso della sua avventura interdimensionale percorre un vero e proprio sentiero di maturazione, cresce sia come personaggio che come persona. Acquista sicurezza e fiducia in se stessa, diventa l'eroina coraggiosa che nessuno si sarebbe mai aspettato, dimostrando che il coraggio si può trovare un po' in chiunque.

Le due grandi amiche di Violet sono Alice e Katie.
La prima è una reginetta di bellezza, alta, bionda, incantevole: è ben consapevole del suo potere e sa come sfruttarlo. Lei è il personaggio che più mi ha intrigata nel corso degli eventi, perché si è dimostrata imprevedibile e ha saputo sorprendermi di continuo.
Katie, invece, è il cervello del gruppo, la ragazza dal sangue freddo e dalla mente brillante. Il suo sarcasmo mi ha fatta sorridere in più di un'occasione.

Nate, l'ultimo componente del quartetto trasportato ne La danza delle forche, è il fratellino intrepido e perspicace di Violet, un ragazzino capace di tener testa a chiunque, dal pensiero veloce e il cuore grande.

Tra gli autoctoni del mondo distopico vorrei citare solo Ash... buono, generoso, dolce, molto meno sciocco di quanto potrebbe sembrare in alcune occasioni. Il Peeta di turno, insomma. Solo che lui, al contrario di Peeta, mi è piaciuto.


"Una storia è come un ciclo vitale, Violet. Solo quando si concluderà verrai liberata.
Dalla nascita alla morte."


Il mondo nel quale capitano i ragazzi è ben costruito, caratterizzato e dettagliato: l'autrice ha saputo creare un ambiente convincente nel quale racchiudere la storia nella storia.
Peccato, però, che proprio in questo secondo guscio così ben architettato il libro trovi anche il suo limite: La danza delle forche è un distopico. E un distopico è Fandom per la sua maggior parte. Infatti, nonostante i personaggi sappiano manifestare la loro personalità, questo romanzo ha il difetto di essere nella sua parte centrale molto (troppo) simile a tanti altri libri del genere, in stile Hunger Games per intenderci. Alcune situazioni sono prevedibili e il corso degli eventi sa di già visto. Violet, per quanto particolare, per troppe pagine coincide con qualcosa di un po' banale. I suoi passi sanno di conosciuto.
Ho amato i personaggi nei momenti in cui sono riusciti a staccarsi dal copione distopico, mentre le pagine di stampo tradizionale mi hanno un po' annoiata. 

Per fortuna l'autrice si è ripresa nel finale, che, lo ammetto, mi ha colpita, strappandomi anche un paio di lacrimucce: la prima di sorpresa mista a gioia; la seconda, sulle righe finali, di tristezza.

Vi ricordo che sabato ho pubblicato la mia tappa del blogtour di Fandom, nella quale ho trattato il tema "Il coraggio delle donne nella letteratura", citando anche Violet, Alice e Katie.
Se vi va di dare un'occhiata, potete trovarlo QUI.



VOTO: 




Cosa pensate di questo libro? Vorreste leggerlo? 

Alex


7 commenti:

  1. Mumble mumble...come sempre quando un libro è super acclamato io non ci credo fino in fondo...
    Ormai sta diventando un dato di fatto, più dicono che è bello e più invece non è così, ormai sono sempre più convinta che l'età fa tutto.
    Una 20 enne lo leggerà e dirà wow... arriverò poi io a 40 anni che dirà schifo XD
    Va bè, ormai l'ho preso, quindi prima o poi lo leggerò e vedremo che cosa ne uscirà fuori :D

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    1. Sinceramente io questo libro non lo avrei letto, se non fosse stato per il blogtour e non me l'avesse quindi mandato la DeA (insomma, non ci avrei speso i miei soldi...l'idea era carina, ma non abbastanza da convincermi a comprarlo XD)

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  2. A me è piaciuto moltissimo, mi è piaciuta l'idea di vivere la trama del libro, di provare a cambiarla e volgerla a proprio favore. Ho apprezzato la costruzione dei personaggi e il modo in cui l'autrice ci fa entrare in questo mondo che in realtà i protagonisti avrebbero già dovuto conoscere.
    Un libro originale che si lascia leggere.

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  3. Ciao, Alex! Ti ringrazio ancora per l'amicizia ☺☺ non ho letto il romanzo, e sebbene la tua valutazione non proprio alta mi incuriosìsce ☺☺

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  4. A me è piaciuto tantissimo! :) Anche io ho notato questa somiglianza con altri romanzi del genere però secondo me è, almeno in parte, un fatto voluto...tant'è che si ricalca spesso proprio sulla prevedibilità degli eventi e sulle similitudini con Hunger Games o Divergent.

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  5. Era un po' stereotipato ma complessivamente non male.

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