martedì 17 aprile 2018

UN CLASSICO E UN BUON TÈ #19

Buongiorno a tutti!
Anche stasera si esce per cena: oggi andiamo di sushiii *-*
Che poi, a esser sincera, io non vado matta per il pesce crudo... ma amo le patatine di gamberi, quindi non vedo l'ora di potermi abbuffare di quelle XD




Per quanto riguarda la nostra rubrica del martedì, oggi sono sola, niente Emme. Il ragazzo è impegnato a sopravvivere a troppe ore di lezione di teologia e non ha nemmeno la forza per scegliere un classico. Perciò vi tocca subirvi la mia scelta ;)


 
LA PESTE  di  Albert Camus



TRAMA:
Orano è colpita da un'epidemia inesorabile e tremenda. Isolata con un cordone sanitario dal resto del mondo, affamata, incapace di fermare la pestilenza, la città diventa il palcoscenico e il vetrino da esperimento per le passioni di un'umanità al limite tra disgregazione e solidarietà. La fede religiosa, l'edonismo di chi non crede alle astrazioni, ma neppure è capace di "essere felice da solo", il semplice sentimento del proprio dovere sono i protagonisti della vicenda; l'indifferenza, il panico, lo spirito burocratico e l'egoismo gretto gli alleati del morbo. Scritto da Camus secondo una dimensione corale e con una scrittura che sfiora e supera la confessione, "La peste" è un romanzo attuale e vivo, una metafora in cui il presente continua a riconoscersi.




Alex (cioè io) lo descrive così:
"Accurato, metaforico e inaspettatamente coinvolgente.""




Ho letto questo libro in quinta superiore per letteratura francese: lo abbiamo letto (in francese) e poi analizzato con il professore. Quando ce lo ha dato come lettura per casa, non ero molto convinta, non credevo che mi sarebbe piaciuto... e invece mi ha piacevolmente sorpresa: non vedevo l'ora di finirlo, volevo sapere cosa sarebbe successo, come sarebbe andata a finire la vicenda. Vi avverto che in alcuni punti è piuttosto angosciante e di certo non è un libro allegro, ma la morale e la riflessione che porta ne valgono veramente la pena.

Il tè che vi propongo è conosciuto come "tè del deserto" e, anche se è originario dell'Africa orientale (e non dell'Algeria), è ottimo abbinato a questo libro.



NOME: KARKADE', il tè rosso del deserto





DESCRIZIONE: il karkadè viene consumato in Egitto sia caldo che freddo per le sue proprietà dissetanti e rinfrescanti; non contiene caffeina e regolarizza la funzionalità epatica.

CONSIGLIATO CON: da solo, caldo o freddo.





Vi è piaciuto il consiglio? Conoscete Camus? Di solito vi interessa la letteratura francese?
Cosa ne pensate di questo tè?



Alex

4 commenti:

  1. Un libro pregno di significato... e pacatamente inquietante fino all'epilogo :)
    Dopo la lettura, ci si sente investiti di un compito: non lasciare che quel male riesploda.

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  2. Interessante il libro e io adoro il karkadè!

    https://julesonthemoon.blogspot.it

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    Risposte
    1. Davvero? *-* Di solito nessuno conosce i tè che consiglio ahahah

      Elimina

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