mercoledì 7 settembre 2016

DUE ANNI DOPO la conclusione di "Vuoi conoscere un casino?"


(ATTENZIONE: Questa lettera non è un testo ufficiale, bensì nasce dalla volontà di render giustizia a chi ha ricevuto torto. )

 
"Il paradosso del sentimento di vendetta è che ti rende dipendente da chi ti ha fatto del male, facendoti credere che ti libererai dal dolore solo quando farai soffrire i tuoi persecutori."
(Laura Hillenbrand)

Come ho molte volte detto, ho scritto "Vuoi conoscere un casino?" per vendicarmi di chi mi ha frantumato il cuore. La vendetta, però, non dà soddisfazione. Soprattutto quando la persona della quale vorresti vendicarti si dimostra, alla fine, molto migliore di te (in questo caso, molto migliore di me).

Ecco a voi un finale alternativo (e giusto) di "Vuoi conoscere un casino?".



"Dedicato a Riccardo, il mio unico e insostituibile Rubio
il mio imperfetto ma perfetto compagno di vita."




07/09/2016
Dolce Martina, 

alla fine è stato davvero unico e insostituibile. Alla fine il biondo vince tutto.
Ho sempre saputo che il mio angelo ce l'avrebbe fatta. Non ha avuto bisogno di me per farcela, ha solo avuto bisogno di trovarsi, di trovare se stesso e di prendere una decisione. Avrei voluto essere al suo fianco in quel momento, però sono stata egoista e non c'ero. Forse è stato meglio così. Forse con me non avrebbe mai preso la strada per tornare in Paradiso. Martina, di recente continuo a pensare a lui come a un angelo. Come un angelo bellissimo, che è stato cacciato dal cielo, che è caduto e si è fatto male, tanto, si è ammaccato le costole, ha perso le ali, ed è rimasto zoppicante e rancoroso per tanto tempo.


Lui non è davvero un angelo, lui è solo un ragazzo, un ragazzo che mi ha sorpresa all'infinitesima potenza: la dolcezza della sua meraviglia, così delicata, così buona, così imprevista... Ho smesso di respirare. Ha trasformato il male subito in perdono, bontà, amore. E ora sta insegnando a me a fare lo stesso.
Piano piano, è rientrato nella mia vita. Mai ho sentito scuse così sincere, mai ho visto un amore così negli occhi di qualcuno. Hai presente quei bellissimi momenti "Eureka"? Per me è stata un'Eureka molto romantica. Un po' come quando Lucas si gira verso Peyton e, con gli occhi illuminati, le dice: "It's you, when all my dreams come true, the one I want next to me, it's you".
Ecco, le parole del biondo mi hanno fatto quest'effetto.
Lui ha deciso di essere meglio per me, ha messo in discussione tutto se stesso per me. Voleva che io fossi felice. Con lui.
Mi considereresti una sciocca, se ti dicessi che mi sono fidata ciecamente al primo istante? Forse sono stata sciocca. O forse no.
Ora siamo felici, sai? Non c'è più quell'ossessione malata, quel "ti odio/ ti amo" continuo, quella dipendenza insensata. I nostri casini hanno trovato il loro equilibrio. E con questo non ti sto dicendo che non litighiamo mai, perché lo facciamo... ma sappiamo risolvere tutto: ci sediamo, chiariamo, e ci stringiamo forte fino a toglierci il fiato.
Siamo usciti dalla nostra drammatica fiaba: non ho più sedici anni e l'età dei casini se ne è andata.
Non sarei mai potuta essere felice con Rubio. E Gio non era abbastanza grande, abbastanza responsabile, non abbastanza altruista e onesta, per meritarsi il meglio del biondo. Credo di averlo proprio fatto impazzire un paio di anni fa. Ma lui non è pazzo, lui è forte, e giusto, e guerriero e mi ama.
Siamo sempre stati destinati a stare insieme: prima non era il tempo giusto, ora sì. Ora.. Dio... Non riesco a spiegartelo. Ora so che lui è umano, per quanto io possa considerarlo angelo, so che è umano, so che sbaglierà, e che non tutto sarà perfetto... ma ho anche la certezza che andrà tutto bene. Ho la certezza che io e lui insieme potremmo sconfiggere Voldermort, e Valentine, e Crono, e sopravvivere a uno scontro diretto con i Volturi e a... insomma, a tutto.
Io sono io, lui è lui. Ci miglioriamo a vicenda, ci spingiamo verso il successo e il raggiungimento di qualunque obiettivo. Insieme siamo una potenza, insieme siamo energia allo stato puro.
Martina, alla fine il biondo vince tutto.
Ma no, non il biondo. Rubio e Gio sono stati un vero disastro. Per fortuna, abbiamo sempre la possibilità di crescere e migliorare. E, alla fine, Riccardo e Giorgia sono valsi la pena di tutto. Perché, alla fine, non c'è più pena: alla fine, si trova la felicità. Siamo perfetti nella nostra imperfezione.

p.s. Alla "fine"? Direi che questo è un nuovo straordinario inizio.


Alex

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