venerdì 30 settembre 2016

WISHLIST DI OTTOBRE

Buon pomeriggio!

Sapete che giorno è domani?
Domani è il giorno del mio primo vero e proprio firmacopie per Vuoi conoscere un casino?... L'evento sarà a Cernusco sul Naviglio (lo conoscete?) e sono emozionatissima: un po' preoccupata, visto che parlare con sconosciuti non è esattamente il mio forte, ma comunque felice per quella che sarà, ne sono sicura, una bellissima esperienza.
Scusate, mi sto perdendo in divagazioni inutili xD
Torno subito sul tema di oggi: domani è il primo ottobre!
Il che vuol dire... nuovo mese, nuove opere in uscita in libreria, nuovi libri da aggiungere alla WL e... tanti soldini da spendere ;)

Ecco qui alcune novità del mese che ho aggiunto alla mia lista dei desideri **



L'incredibile viaggio di un piccolo robot dal cuore grande di Deborah Install


In libreria dal 2 ottobre
Editore: Piemme

Ben e sua moglie non sono esattamente in un momento felice del loro matrimonio. Sarà che Ben, trentenne, sembra non avere ancora deciso cosa fare della sua vita e aver messo in soffitta i sogni di un tempo. Cosa che Amy, dedita alla carriera di avvocato, non gli perdona: "non hai mai realizzato niente in vita tua", gli rimprovera spesso. Forse per questo, quando un piccolo robot scalcinato compare nel loro giardino - non si sa da dove provenga, e poi è un modello vecchissimo, non come i moderni "androidi" che le amiche di Amy usano per le faccende domestiche -, Ben decide di prendersene cura. Da dove arriva il piccolo, dolcissimo Tang? Un robot vintage che non ha funzioni utili, dice solo poche parole, e ogni tanto piange e strepita se le cose non vanno come vuole lui. Eppure tra Tang e Ben inizia a nascere silenziosamente un'amicizia. Adesso finalmente Ben ha una missione: riportare a casa quel piccolo robot che ha bisogno di essere aggiustato, ma sa come "aggiustare" gli esseri umani intorno a lui. Comincia così un lungo viaggio che li porterà intorno al mondo, e che insegnerà a Ben un paio di cose sul senso della vita. E forse, proprio grazie a questo incontro speciale, Ben riuscirà a riavvicinarsi ad Amy che, in fondo al cuore, lo stava solo aspettando.


mercoledì 28 settembre 2016

Alex intervista... Connie Furnari!

Benvenuti e benvenute alla seconda puntata di "Alex intervista..." !

L'ospite di oggi è una donna tutta d'un pezzo, una scrittrice prolifica e abile in molteplici generi, una voce che non teme di farsi sentire... Accogliamo calorosamente Connie Furnari!
Mi sembra quasi di essere in uno studio televisivo, quindi sono esaltata. Oddio, stanno applaudendo tutti, oddio, svengo.


CONNIE FURNARI Connie Furnari è nata a Catania, il 6 Dicembre del 1976. Si è laureata in Lettere con una tesi di psicanalisi freudiana sul “racconto perturbante”: un’analisi su come il fantastico interagisca nella vita reale, in modo diverso da persona a persona, fin dalle fiabe dell’infanzia. Ha vinto numerosi premi con le sue poesie e ha pubblicato racconti in diverse antologie. Scrive per la rivista on line Fantasy Planet e aderisce a numerosi siti letterari. Da sempre appassionata di scrittura e di cinema, vive tra centinaia di libri e dvd; adora leggere, disegnare fumetti manga e dipingere quadri a olio mentre ascolta musica classica. Scrive fiabe per bambini, fantasy, urban fantasy e paranormal romance.

1.) Ciao Connie, benvenuta nel nostro caotico universo e grazie per aver accettato di essere qui oggi. Ti va di presentarti ai nostri lettori in maniera stravagante? Oltre a essere una (molto abile) scrittrice… Chi è Connie Furnari? Ciao a tutti e grazie per lo spazio. Non c’è molto da dire, sono una persona come tante, mi piace tantissimo scrivere e leggere.

2.)  Nella tua vita hai sperimentato molto, scritto opere appartenenti alle tipologie più varie:  articoli, fiabe, poesie, racconti dei generi più disparati, romanzi fantasy in tutte le salse… Dove trovi l’ispirazione? Cosa ti “suggerisce” il tipo di scritto al quale vuoi dedicarti? Come riesci ad adattare il tuo stile alle necessità imposte dal genere? Credo sia un dono innato. Fin da piccola mi sono sempre esercitata a scrivere vari genere, per questo sono piuttosto versatile. Leggo di tutto, forse dipende anche da quello.
 

sabato 24 settembre 2016

RECENSIONE: Il fu Mattia Pascal di Pirandello

La vita può essere assurda 


E io che rifiutavo i "classici"... E io che non volevo dar ascolto ai prof che me li consigliavano... E io che vivevo di YA e fantasy... E io che finora mi son persa un sacco di libri eccezionali. 




TITOLO: il fu Mattia Pascal 
AUTORE: Luigi Pirandello 
ANNO DI PUBBLICAZIONE: 1904


TRAMA:

Il protagonista del romanzo, Mattia Pascal, è un uomo che, non sopportando più di condurre un’esistenza grigia e monotona con la moglie e la suocera, decide di allontanarsi da casa. Recatosi a Montecarlo, vince una forte somma al gioco. Durante il viaggio di ritorno, egli legge casualmente la notizia del ritrovamento del “suo” cadavere: in realtà, si tratta di un errore in cui sono incorsi i suoi compaesani. Dopo l’iniziale comprensibile sorpresa, Mattia Pascal ha come una folgorazione: si sente finalmente libero e può uscire per sempre dalla condizione insopportabile in cui è vissuto fino ad allora. Si reca quindi a Roma dove si fa chiamare Adriano Meis, intenzionato a cominciare una nuova vita.




RECENSIONE:

Premessa: prima di iniziare a scrivere questa recensione ho riflettuto molto a lungo su quale cammino scegliere per parlarvi di questo libro: sarebbe stato meglio qualcosa di professionale o qualcosa di molto più libero ed emotivo?
Insomma, avrei dovuto cercare di fare un'analisi letteraria di "Il fu Mattia Pascal", tenendo in considerazione la vita e le idee di Pirandello... o avrei semplicemente potuto darvi la mia interpretazione a caldo?
Ho optato per la seconda possibilità. Non sono un critico letterario e, in tutta onestà, non ne so abbastanza per provare a sviscerare le profondità più misteriose e segrete di quest'opera. Sono, però, una lettrice molto "sentimentale", e come tale vi espongo le mie personalissime impressioni.


“Il pensiero più fastidioso e più affliggente che si possa avere, vivendo: quello della morte.”

"Il fu Mattia Pascal" è divertente e tristissimo allo stesso tempo. Dopo alcune (poche) pagine iniziali che mi hanno lasciata abbastanza indifferente, Mattia Pascal ha iniziato a
farmi sorridere, ridacchiare, e scoppiare in grosse e grasse risate. Sto esagerando? Non credo: le sue considerazioni per suocera e moglie sono di un'ironia stupenda, le sfighe che al principio lo affliggono assurde, la fortuna che poi gioca in suo favore alquanto improbabile...E le sue reazioni lasciano spiazzato e allegrissimo il lettore.
Per essere proprio sincera sincera... ridevo delle sue sfortune: non è carino, lo so, ridere dei disastri altrui... Perdonami, Mattia, non ho saputo trattenermi!
Poi, piano piano, è sopraggiunta la malinconia, piano piano sono entrata nel corpo e nell'anima di Mattia, piano piano siamo entrati in sintonia e ho compreso i suoi disagi, i suoi dispiaceri, il suo strazio. Nella seconda metà mi ha quasi fatta piangere.

sabato 17 settembre 2016

PAGINE RUBATE: Mrs Dalloway

Durante l'estate, tra i libri assegnati dai miei prof, uno in particolare è stato un piacere inatteso: mi riferisco a Mrs Dalloway (La signora Dalloway) di Virginia Woolf.
Certamente leggerlo in inglese non è stato una passeggiata: qualche dettaglio me lo sono perso, ma ciò nonostante sono stata catturata dalla giornata di Clarissa e dalla personalità dei vari personaggi, affascinata dall'infinità di pensieri di ognuno e dai loro atteggiamenti in continua alternanza tra maschera e sincerità.
Mrs Dalloway funziona molto come " un'intervista doppia" (avete presente?): ogni personaggio si mostra agli altri protetto da una finta perfezione, ma permette solo all'invisibile lettore di scoprire le emozioni che gelosamente nascoste alla società.

Lasciatevi sprofondare nella mente e nel cuore dei personaggi di Virginia Woolf... con alcune PAGINE RUBATE (estratti) da Mrs Dalloway.





 ..."Ecco che cosa significa essere giovani" meditava Peter Walsh, passando oltre quei due. Farsi una scenata (la povera giovane pareva proprio disperata, a mezzo del mattino). "Ma che cosa sarà successo" egli si domandò; "che cosa le avrà detto quel giovanotto col soprabito, per ridurla in quello stato? In che razza d’impicci si saranno cacciati, perché tutt’e due abbiano una faccia così stravolta, con questo bel mattino d’estate?" Ciò che più lo divertiva al ritorno in Inghilterra, dopo cinque anni d’assenza, era l’aspetto delle cose; i primi giorni almeno, apparivano nuove, inusitate: innamorati che si bisticciavano sotto un albero; e la vita quotidiana dei parchi. Mai Londra gli era sembrata tanto incantevole: la dolcezza delle lontananze, la ricchezza, tutta quella vegetazione; e il vivere civile, dopo l’India, egli pensava camminando sull’erba. Indubbiamente quella suscettibilità alle impressioni era stata la sua rovina. Alla sua età egli subiva ancora, come un giovanotto, magari come una ragazza, quelle alternative d’umore: giornate buone, giornate cattive, senza ragione alcuna; un bel visino lo rendeva felice, la vista di una trasandata zitella gli dava immediatamente ai nervi. Dopo l’India era naturale che s’innamorasse di ogni donna che gli capitava tra i piedi. Erano così fresche, e anche le più povere vestivano sicuramente meglio che cinque anni fa; agli occhi suoi, mai la moda aveva donato tanto alle donne. I lunghi mantelli neri, la sveltezza e l’eleganza; e poi la deliziosa, e a quanto pareva generale, abitudine di dipingersi. Tutte le donne, anche le più rispettabili, avevano una rosa sulle gote, labbra come scolpite e riccioli di un nero d’inchiostro di china. Le minime cose miravano a un effetto artistico; era certo che si fosse verificata una rivoluzione. Chissà che cosa ne pensava la gioventù, si domandava Peter Walsh. Comunque quei cinque anni – dal 1918 al 1923 – dovevano aver avuto una grande importanza...


giovedì 15 settembre 2016

SEGNALAZIONE: Ricominciare - per seguire la propria strada

Ciao testoline incasinate!

Mi prendo una pausa dai compiti di francese per segnalarvi un piccolo capolavoro: Ricominciare - per seguire la propria strada, romanzo scritto da Siria Ielapi (una mia quasi coetanea) che denuncia al mondo due spietati nemici dell'adolescenza (e non solo): bullismo e anoressia.

Ricominciare mi ha colpita molto per l'eleganza con la quale l'autrice è riuscita a trattare due temi così complessi, per il modo in cui rende il lettore partecipe delle difficoltà e dei turbamenti emotivi che spesso un ragazzo/ una ragazza si trova costretto a sopportare.

Un romanzo tosto... Ma che insegna a continuare a "combattere" nella vita, perché niente e nessuno può sconfiggerci, finché non siamo noi ad arrenderci.



TITOLO: Ricominciare - per seguire la propria strada
Risultati immagini per ricominciare siria ielapi recensioniAUTORE: Siria Ielapi 
CASA EDITRICE: il Ciliegio edizioni 
N. PAGINE: 96
ISBN: 9788867711130 
PREZZO: 12 euro  

TRAMA: 
Una ragazza vive una adolescenza problematica: resa schiava dal bullismo, diventa vittima della terribile malattia dell’anoressia. Durante il periodo trascorso tra cure ed ospedale, si rende conto che dentro di lei sta nascendo l’esigenza di mettere per iscritto i propri sentimenti e ciò la porterà a sviluppare una passione incontenibile: quella per la scrittura. Grazie a quest’ultima percorre un cammino di maturazione interiore,  che le permette di riacquistare l’autostima e di prendersi una soddisfacente rivincita verso tutti coloro che l’avevano moralmente distrutta.

BIOGRAFIA AUTRICE: 
Siria Ielapi è nata nel 1996 e abita a Monguzzo (Como). Frequenta il Liceo Carlo Porta di Erba (Como).
Ha sempre avuto la passione per la scrittura, ma ha cominciato a cimentarsi con i primi racconti o bozze di libri a dodici anni.
Ricominciare – Per seguire la propria strada è la sua opera d’esordio.


Non serve strappare le pagine della vita, basta saper voltar pagina e ricominciare.
- Jim Morrison



¿CHE NE PENSATE?



Alex

mercoledì 14 settembre 2016

SCUOLA DI CARTA

Buonasera a tutti!

L'Apocalisse ha avuto inizio La scuola è cominciata da nemmeno 72 ore e io già conto i giorni che mi separano dalla fine di questo supplizio da luglio.
Scherzi a parte, sono veramente abbastanza in panico: dopo tre giorni ho già due verifiche fissate, un'interrogazione e prospettive poche rosee di interi pomeriggio di studio. Ah, tutti i miei professori mi hanno già ripetuto almeno un miliardo di volte che "Dobbiamo prepararci alla maturità!".
Notare il "prepararci", come se l'esame dovessero sostenerlo LORO.
Ci terrei anche a sottolineare che a me studiare piace: sono il tipo di adorabile fanciulla che adora curiosare ovunque e scoprire cose nuove, ragionare, riflettere, apprendere... Insomma, sono un pochino una secchioncella.
Ma, cari professori, perdonatemi se vorrei anche avere il tempo per respirare e magari per vivere come una diciottenne degli anni 2000 e non come il buon Leopardi in gioventù (solo, deprimentemente solo).

Per fortuna, ringraziamo il cielo, non solo noi giovani in carne e ossa affrontiamo l'ardua impresa scolastica: possiamo trovare conforto nei nostri compagni di carta, che, nei modi più bizzarri ed emozionanti, vivono strabilianti avventure tra i banchi di scuola.

Vi propongo, quindi, alcuni libri (tutti ambientati "in classe") che potranno stimolarvi, rallegrarvi o commuovervi nei prossimi nove mesi ;)




TITOLO: Cecile è il futuro di tutti
AUTORE: Marie Aude Murail
CASA EDITRICE: Giunti
Risultati immagini per cecile è il futuro di tutti 
TRAMA:
Cécile Barrois ha 22 anni, una laurea, con abilitazione all’insegnamento nella scuola primaria e il suo primo lavoro: una prima presso la scuola elementare Louis-Guilloux a Parigi. Si realizza così il suo sogno, fin da quando era bambina: diventare maestra. A scuola ci sono anche molti alunni, tutti fratelli e cugini, originari della Costa d’Avorio, e appartenenti a una famiglia un tempo facoltosa e molto in vista nel paese, fuggita dopo un colpo di stato. I genitori dei bambini francesi e le insegnanti non vedono di buon occhio i “neri”, ma sanno che la loro presenza è indispensabile perché la scuola non chiuda per numero insufficiente di allievi. Tra problemi di insegnamento e di cuore, la vicenda si complica quando la domanda di asilo della famiglia Baoulé viene respinta per “mancanza di documentazione”. La conclusione è una vera sorpresa e cela un mistero che solo le forze unite di più persone, coinvolte dalla giovane insegnante, possono svelare.

CONSIGLIATO A: chi ama la giustizia, chi fa il tifo per "i diversi", chi eliminerebbe la parola "razza" dal dizionario e chi non si arrende mai.

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venerdì 9 settembre 2016

Alex intervista... TANIA PAXIA!


Buona sera a tutti!
"Alex intervista..." è una rubrica dedicata a personaggi (saranno soprattutto scrittori/scrittrici, ma non solo...) più o meno celebri, però sempre presentati per un motivo particolare: sanno il fatto loro. Sanno il fatto loro? Sì, esatto. Sono bravi in quello che fanno, e, soprattutto, amano quello che fanno. I nostri ospiti sono ragazzi e ragazze, uomini e donne appassionati del loro lavoro e pronti a regalarci un pochino della loro esperienza.



"Le strane logiche dell'amore" vi dice qualcosa? Se nomino "The Woden's Day" vi si accende la lampadina? Allora indovinare non vi sarà difficile...
Con immenso piacere, ecco a voi la nostra prima "ospite": Tania Paxia!
28 anni, vive a Bibbona (in provincia di Livorno), gestisce il blog "Nicholas ed Evelyn e il Diamante Guardiano" ed è un'autrice incredibilmente prolifica (qui trovate i suoi romanzi).
 

1. Ciao Tania! Benvenuta nel mio piccolo mondo incasinato :D Questa è la prima intervista che scrivo in vita mia… Sono emozionatissima! Partiamo? Partiamo (alla scoperta di una giovane e talentuosa autrice).
Tania… Chi è Tania Paxia? Ti va di presentarti ai nostri lettori?
Grazie a te per l’ospitalità :) Chi è Tania? Eh bella domanda! È una ragazza piena di sogni che spera di realizzare. Vive anche lei in un mondo incasinato e all’età di ventotto anni cerca ancora la propria strada. Per il resto, vive di libri.:)

mercoledì 7 settembre 2016

DUE ANNI DOPO la conclusione di "Vuoi conoscere un casino?"


(ATTENZIONE: Questa lettera non è un testo ufficiale, bensì nasce dalla volontà di render giustizia a chi ha ricevuto torto. )

 
"Il paradosso del sentimento di vendetta è che ti rende dipendente da chi ti ha fatto del male, facendoti credere che ti libererai dal dolore solo quando farai soffrire i tuoi persecutori."
(Laura Hillenbrand)

Come ho molte volte detto, ho scritto "Vuoi conoscere un casino?" per vendicarmi di chi mi ha frantumato il cuore. La vendetta, però, non dà soddisfazione. Soprattutto quando la persona della quale vorresti vendicarti si dimostra, alla fine, molto migliore di te (in questo caso, molto migliore di me).

Ecco a voi un finale alternativo (e giusto) di "Vuoi conoscere un casino?".



"Dedicato a Riccardo, il mio unico e insostituibile Rubio
il mio imperfetto ma perfetto compagno di vita."




07/09/2016
Dolce Martina, 

alla fine è stato davvero unico e insostituibile. Alla fine il biondo vince tutto.
Ho sempre saputo che il mio angelo ce l'avrebbe fatta. Non ha avuto bisogno di me per farcela, ha solo avuto bisogno di trovarsi, di trovare se stesso e di prendere una decisione. Avrei voluto essere al suo fianco in quel momento, però sono stata egoista e non c'ero. Forse è stato meglio così. Forse con me non avrebbe mai preso la strada per tornare in Paradiso. Martina, di recente continuo a pensare a lui come a un angelo. Come un angelo bellissimo, che è stato cacciato dal cielo, che è caduto e si è fatto male, tanto, si è ammaccato le costole, ha perso le ali, ed è rimasto zoppicante e rancoroso per tanto tempo.

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