domenica 28 agosto 2016

Libri sul grande schermo: IO PRIMA DI TE



Conoscete Jojo Moyes? Quarantasette anni e londinese, due volte vincitrice del Romantic Novel of the Year Award e autrice di una non trascurabile quantità di opere, tra le quali La ragazza che hai lasciato, Innamorarsi in un giorno di pioggia e diversi romanzi ancora inediti in Italia.

Io dei suoi libri ho letto solo La ragazza che hai lasciato... e purtroppo non mi è piaciuto per niente.
Non mi ha presa molto: Liv e Sophie non hanno suscitato nessuna grande emozione, nessun brivido, niente di niente. Forse perché il momento non era quello giusto per assaporare una così densa storia? Magari ero un po' distratta? O troppo infantile? Potrebbe essere... proprio per questo (e in seguito agli infiniti elogi che ho sentito nei confronti della Moyes) ho intenzione di darle una seconda possibilità. Sicuramente rileggerò La ragazza che hai lasciato... ma prima di tutto darà spazio a Io prima di te, che in questi giorni mi sta quasi perseguitando: lo trovo ovunque! In libreria è il primo volume che mi compare davanti agli occhi, a casa delle amiche è su tutte le mensole, online la pubblicità mi assilla. Pubblicità assolutamente gradita, visto che mi trovo davanti agli occhi l'incredibile sorriso di Sam Claflin.
Mesdames e Messieurs, mancano pochissimi giorni all'uscita del film Io prima di te, disponibile nelle sale italiane dal 1 settembre 2016 (è uscito il 3 giugno 2016 negli USA, mannaggia agli americani). Andrete ad ammirare Sam sul grande schermo? Ehm... a vedere il film? Io penso proprio di sì: sarà una delle prime volte che guardo un film senza aver prima imparato a memoria il libro ;)
Spero di non rimanere delusa... ma come potrei essere delusa dagli occhioni di Sam e dalla musica di Ed? (nella colonna sonora troviamo sia Photograph che Thinking Out Loud).

Nell'attesa, ecco qualche informazione su IO PRIMA DI TE.

lunedì 22 agosto 2016

Recensione: Io sono il messaggero di Markus Zusak


A volte le persone sono belle.

Markus Zusak si dimosta davvero un grande autore: originale e coraggioso.




Titolo: Io sono il messaggero
Autore: Markus Zusak
Editore: Frassinelli
Collana: narrativa
Pagine: 404
ISBN-13: 978-8820057312



TRAMA:

L'esistenza di Ed Kennedy scorre tranquilla. Fino al giorno in cui diventa un eroe. Ed ha diciannove anni, una passione sfrenata per i libri, un lavoro da tassista piuttosto precario che gli permette di vivacchiare, e nessuna prospettiva per il futuro. Quando non legge, passa il tempo con gli amici giocando a carte davanti a un bicchiere di birra o porta a spasso il Portinaio, il suo cane, che beve troppo caffè e puzza anche quando è pulito. Con le donne non è particolarmente disinvolto, perché l'unica ragazza che gli interessi davvero è Audrey, la ragione per cui è rimasto in quel posto senza vie d'uscita. Capace di colpirlo al cuore con una frase: "Sei il mio migliore amico". Non serve una pallottola per uccidere un uomo, bastano le parole. Tutto sembra così tremendamente immutabile: finché il caso mette un rapinatore sulla sua strada, e Ed diventa l'eroe del giorno. Da quel momento, comincia a ricevere strani messaggi scritti su carte da gioco, ognuno dei quali lo guida verso nuove memorabili imprese. E mentre Ed diventa sempre più popolare, mentre nota una luce diversa negli occhi di Audrey e la gente lo saluta per strada, inizia a domandarsi: da dove arrivano i messaggi, chi è il messaggero?



RECENSIONE:

Il protagonista e voce narrante è Ed Kennedy, un ragazzo completamente e indubbiamente ordinario.
Un scialbo diciannovenne con nessuna prospettiva per il futuro: lavora come tassista, gioca a carte con gli amici Marvin e Ritchie (ragazzi ancora più “piatti” di lui), è innamorato della sua amica Audrey, è in eterno conflitto con la madre e vive con un cane dipendente da caffé. 
Un giorno Ed viene casualmente coinvolto in una rapina e ancora più casualmente riesce a fermare e far arrestare il rapinatore. Wow, Ed diventa un eroe, tutti i giornali parlano di lui…Eppure il ragazzo si sente ancora vuoto, insignificante.
La vita di Ed, però, volta definitivamente pagina quando comincia a ricevere per posta una serie di assi (carte da gioco)  con su scritto indirizzi, nomi e frasi enigmatiche, tradotte come “richieste” d’aiuto per persone in difficoltà.

domenica 21 agosto 2016

Pensieri disordinati#1

Ascolta il mio cuore.



Nella mia infazia spicca un libro con questo titolo, "Ascolta il mio cuore", scritto da Bianca Pitzorno. Un libro che la mia maestra delle elementari ci ha letto in classe e che io ho riletto da sola diverse volte, non solo quando ero ancora piccola, ma anche un paio di anni fa, quando ero alla fine della seconda superiore e stavo riguardando le bozze di "Vuoi conoscere un casino?".

"Ascolta il mio cuore", chiede una delle protagoniste del romanzo della Pitzorno. Una richiesta semplice, però fondamentale. Ascolta come batte, ascolta cosa dice, ascolta tutte le sue mute parole... Ascoltami. E capiscimi.


Avete presente quella sensazione di quando vi sembra che tutti intorno a voi... non riescano a cogliere il vero senso di quello che dite? Di quando il vostro messaggio pare scontrarsi con un muro di gomma? Lo colpisce e boom, ritorna indietro.
Mi hanno detto parecchie volte che io sembro un muro di gomma, che sono testarda e che non riesco a cambiare il mio modo di fare. "Sono stronza, insomma... ", questo ho pensato, "sono stronza e non posso farci niente." Un ragionamento abbastanza idiota ed egoista, no?

E poi, pensandoci meglio, ho capito che non "sono stronza e non posso farci niente". Sono chiusa nei confronti del mondo quando mi aggrappo a principi che non so argomentare. E questo quando capita? Capita quando sono gli altri a stabilire i miei principi.
Un amico una volta mi ha detto: "Usa la tua testa, hai un cervellino così carino".
Magari aveva ragione, magari quando le idee sono davvero mie, sono... vere? Non dico giuste, non dico sensatissime, ma vere. Le sento, le comprendo a fondo e capisco quando sono sbagliate da difendere, visto che conosco tutte le loro sfaccettature. Capisco quando ho ragione e quando no.
Se invece mi fido ciecamente di ciò che mi suggeriscono gli altri affogo nei loro discorsi e non so più come uscire dalla tempesta, non trovo più la luce... e resto lì. Che la loro opinione sia perfettamente valida o una totale cazzata, io ci sono sprofondata dentro e ho perso la mia oggettività. Ho perso la mia identità.

Non mi piace il gelato al pistacchio, non mi piace la Coca Cola, detesto l'insalata con troppo sale e le scarpe con il tacco, eliminerei dalla faccia delle Terra le cimici e distruggerei ogni tarantola del mondo... queste cose mi fanno schifo, tutte schifissimo... ma c'è solo una cosa che odio, odio profondamente: quelle persone che mi obbligano a non essere me. A non farmi parlare, a non farmi avere un'opinione, quelle che mi imboccano di loro stessi fino a farmi scoppiare. Quelle persone che non ascoltano il mio cuore. Colpa anche mia, ovviamente, colpa mia perché mi faccio trattare così. Ho troppo spesso considerato amore (in tutti i sensi, che sia amicizia o famiglia o innamoramento) il credere a quello che esce dalle dolci labbra di quella persona a cui voglio bene. Mi sono fidata in modo sbagliato. Volevano tutti fare il mio bene... ma mi hanno privata della mia essenza.

Mi sono promessa (giurando nel nome dell'Angelo) di sforzarmi ogni istante della mia vita per essere meglio di come sono ora, per essere più giusta, più attenta, più sicura, più aperta verso il mondo. Mi costa fatica e ancora sbaglio molto, ma ci sto provando. E odio chi vuole impedirmi di migliorarmi. Odio chi mi rifiuta perché sono diversa da lui/lei/loro. Odio chi è felice solo se sono un suo specchio. Odio chi non sa mettere l'orecchio sul mio petto e ascoltare il mio cuore. Boom, boom, tum, tum. Ogni cuore è diverso, ogni cuore ha il suo battito, ogni cuore è meravigliosamente unico e ha la sua musica da far ascoltare. Ascoltare le parole non basta, bisogna impegnarsi per percepire ogni sfumatura, ogni minuscola vibrazione, ogni dettaglio. Niente è insignificante. Tutto ciò che comunichiamo ha un valore.

Lo so che il verbo "odiare" è cattivo... mmh... non li odio? Ma li combatterò, combatterò chi mi priva del mio essere me, così come combatterò quella parte di me che cercherà di far assomigliare gli altri a me.
 

Da qualche tempo stavo pensando di creare una rubrica dedicata a "pensieri random": stasera mi sono decisa. Sono incazzata, scusatemi... ma questa rubrica sarà quasi interamente formata da pensieri troppo emotivi e un po' personali... Io vi avviso ;)

Concludo qui, perché altrimenti scriverei altre trecento righe.

Domani trovate dieci minuti del vostro tempo per dedicarvi al cuore di qualcun' altro.


Alex

lunedì 15 agosto 2016

RECENSIONE: Will ti presento Will di John Green e David Levithan


Libro da top 10.

 

Libro trovato per caso sullo scaffale di un’amica, che me lo ha consigliato come l'ottava meraviglia del mondo. Ora le do ragione... e credo che andrò a comprarmene una copia per rileggerlo una volta a settimana ;)



TITOLO: Will ti presento Will
AUTORE: John Green e David Levithan
EDITORE: Piemme
COLLANA: Freeway
PAGINE: 336
ISBN
: 978-88-566-4166-0


TRAMA:
Una sera, nel più improbabile angolo di Chicago, due ragazzi di nome Will Grayson si incontrano. Will e Will non potrebbero essere più diversi, ma dal momento in cui i loro mondi collidono, le loro vite, già piuttosto complicate, prendono direzioni inaspettate, portandoli a scoprire cose completamente nuove sull’amicizia, l’amore e, soprattutto, su loro stessi.





RECENSIONE:

John e David formano una coppia eccezionale: i due Will sono completamente opposti e complementari, ma contemporaneamente simili e vicini l’uno all’altro. 



Il romanzo racconta in parallelo le vite di due Will Grayson, che d’ora in avanti chiamerò Will#1 e Will#2.

Will #1
(presentato da John Green) ha due genitori modello, un’amica di nome Jane della quale potrebbe o meno essere innamorato, e un migliore amico enorme e omosessuale, Tiny.


"Penso a quanto sia importante un migliore amico. Quando ti svegli la mattina e metti le gambe fuori dal letto e appoggi i piedi per terra e ti alzi in piedi. Non è che ti avvicini al bordo del letto e guardi giù per assicurarti che il pavimento sia ancora lì. Il pavimento c’è sempre."
 
Will #2 (raccontato da David Levithan) può essere descritto con un unico, semplice aggettivo: depresso. Estremamente  depresso. Insomma sta solo aspettando il momento giusto per suicidarsi. Will#2 ha una mamma troppo invadente e un’amica che detesta, Maura.
Nessuno dei due Will è davvero felice, sono entrambi intrappolati in una situazione della quale non sono soddisfatti.
Poi si incontrano per caso… e boom, ecco la rinascita, iniziano a vivere.
Dopo un momento da incubo (e voglie omicide)  per Will#2 si chiude una porta e si apre un portone: grazie a Will#1 conosce Tiny.
Eccentrico, esagerato, invadente, un po’ egocentrico, amante della musica e dello spettacolo, bisognoso di amore e pronto a elargirne… Tiny è il ragazzo che Will ha sempre sognato, il ragazzo che potrebbe capirlo, aiutarlo e dargli speranza.

mercoledì 10 agosto 2016

RECENSIONE: The summer trilogy di Jenny Han



Libri passatempo.


Dieci giorni di mare trascorsi tra beach volley, tuffi e libri. Quest’anno ho scelto una lettura leggera, un intrattenimento non troppo impegnativo: The summer trilogy di Jenny Han, letta per intero in inglese.
Impressione generale: c'è di meglio, molto di meglio. Che gran delusione.


  1. L'estate nei tuoi occhi – The Summer I Turned Pretty
  2. Non è estate senza di te It's not summer without you
  3. Per noi sarà sempre estate We'll always have summer

    Autore: Jenny Han
    Editore: Piemme
    Collana: Freeway
    Prezzo: 10, 97 (Amazon)



Belly misura il tempo in estati.Tutto ciò che di bello e magico è accaduto nella sua vita, è accaduto fra giugno e agosto. L'inverno è solo il periodo che la divide dalla prossima estate, dalla casa sulla spiaggia, da Susannah e i suoi due figli, da Conrad e Jeremiah. Loro sono gli amici con cui è cresciuta: Jeremiah è il ragazzo su cui contare, Conrad quello che ti fa battere il cuore. E quest'estate si rivela ancora più speciale, perché sta accadendo ciò che Belly sta aspettando da tempo e che sembrava non sarebbe mal accaduto...

Pagine: 306 
ISBN: 978-8856624892



Belly ha sempre contato ogni singolo giorno che la separava dall'estate, cioè da Conrad e Jeremiah. Ma non quest'anno. Perché Susannah è di nuovo molto malata e Jeremiah ha smesso di curarsene. Tutto quello che nella vita di Belly era bello e giusto sta crollando e lei vuole solo che quell'inverno non finisca mai. Poi però arriva una telefonata che cambia tutto di nuovo: Conrad è scomparso.

Pagine: 322
ISBN 978-88-566-2490-8






Sono passati due anni da quando Conrad ha detto a Belly di mettersi con suo fratello. Da allora, lei e
Jeremiah sono stati inseparabili. Ma la loro relazione non è felice come dovrebbe. Infatti, quando Jeremiah commette il peggiore errore che un ragazzo può commettere, Belly è costretta a chiedersi se quello sia davvero il grande amore. Davvero Jeremiah è li ragazzo giusto? Davvero lei ha smesso di amare Conrad?

Pagine: 347 
ISBN: 978-8856624915





RECENSIONE:

Libri passatempo, questa è la definizione perfetta per la trilogia, che di certo non eccelle per creatività, innovatività o stile coinvolgente. Certi libri ti rimangono impressi a fuoco nella memoria… questo, pur non essendo da buttare, semplicemente… non è nulla di che. La Han ci ha proposto tre libri semplici, freschi, giovani, spensierati, ideali da leggere sotto l’ombrellone nelle calde giornate estive, quando l’unico desiderio è godersi le vacanze senza troppe preoccupazioni; oppure - perché no? -  in quelle fredde e monotone giornate invernali per cercare di ricordare il sapore del mare, il sole bollente sulla pelle e i granelli della sabbia tra le dita dei piedi. 

lunedì 8 agosto 2016

DAGLI SCAFFALI DEGLI AUTORI... E NON SOLO!

“Never trust anyone who has not brought a book with them.”
― Lemony Snicket, Horseradish


INFORMAZIONE DI SERVIZIO:
Una volta al mese (il giorno verrà definito in base agli impegni scolastici), pubblicheremo consigli di lettura, alcuni da parte di autori celebri, altri semplicemente proposti da noi;)

Anche (e soprattutto) i grandi scrittori hanno i loro libri preferiti, quei libri che hanno lasciato un segno indelebile nel loro cuore e che ora consiglierebbero a chiunque.
Provate a chiedere:"Mi proponi un libro da leggere?", e loro vi allungano i campioni dei loro scaffali.





GAYLE FORMAN (autrice di Resta anche domani)

CONSIGLIA: 

Sembrava una felicità (Dept. of Speculation) by Jenny Offill


“What can be possibly said of the plight of young, hip Brookynites that hasn’t already been said before? Yet Offill’s slim book manages to find a fresh take, chronicling the life of a young couple through love, marriage, children, betrayal and back again, by letting what goes unsaid speak the loudest.”

Sembrava una felicità è il ritratto di una donna, ma è soprattutto una riflessione sui misteri dell’intimità di coppia, della fiducia, della felicità e dell’amore. L’eroina creata da Jenny Offill, prima io narrante poi “Moglie”, si confronta con una serie di eventi felici e di catastrofi – le ambizioni personali in stallo, la scoperta dell’altro, la nascita di una bambina, il proprio ruolo di moglie, amante e madre, e infine il tradimento del marito.Con un linguaggio che brilla di arguzia e feroce desiderio, Jenny Offill ha realizzato una storia d’amore venata di suspense che ha la velocità di un treno che sfreccia nella notte a tutta velocità.Sembrava una felicità è un romanzo da divorare in una sola seduta, anche se le intuizioni e le meditazioni che propone continuano a emozionare nel tempo.Jenny Offill e l’attrice americana Maggie Gyllenhaal stanno lavorando al progetto di un film tratto dal libro.



lunedì 1 agosto 2016

RECENSIONE: Cercando Alaska di John Green



 Un istante fa la differenza.

Ho letto “Cercando Alaska” due volte: la prima, in inglese, un paio di anni fa; la seconda, in italiano, settimana scorsa. Quindi, subito vi consiglio la lettura dell’originale: le esclamazioni dei personaggi, la loro personalità e l’atmosfera emergono molto più chiaramente dalla vera penna di John Green che non dalla traduzione.



ATTENZIONE: SPOILER!


Titolo: Cercando Alaska
Autore: John Green

Edizione: Rizzoli
Prezzo: 14, 90 euro 
Collana: Oltre 
Pagine: 324
ISBN: 9788817076340


TRAMA:

Miles Halter, sedici anni, colto e introverso, comincia a frequentare un'esclusiva prep school dell'Alabama. Qui lega subito con Chip, povero e brillantissimo, ammesso alla scuola grazie a una borsa di studio, e con Alaska Young, divertente, sexy, attraente, avventurosa studentessa di cui tutti sono innamorati. Insieme bevono, fumano, stanno svegli la notte e inventano scherzi brillanti e complicati. Ma Miles non ci mette molto a capire che Alaska è infelice, e quando lei muore schiantandosi in auto vuole sapere perché. È stato davvero un incidente? O Alaska ha cercato la morte? 




RECENSIONE:

Il racconto di Miles, detto Ciccio, voce narrante del romanzo, ruota intorno a un istante drammatico,  avvicinandosi e allontanandosi inesorabilmente da esso. Insomma, la sua vita può essere divisa in un Prima  e in un Dopo, e lui non potrà mai tornare indietro: la tragedia sarà così sconvolgente da non poterla in alcun modo dimenticare.
Quando ho iniziato a leggerlo non sapevo cosa fosse il prima/dopo. Ho dovuto aspettare 195 pagine prima di avere una risposta. E la risposta è arrivata, inaspettata e improvvisa: mi ci è voluta qualche pagina per realizzare. La vita è troppo effimera.  Un istante prima ci siamo e poi puff, l’istante dopo ci siamo dissolti.
  

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